Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giorgio Cossu – Mamulengo. Il teatro popolare di burattini in Brasile
La mostra è composta di quaranta scatti che raccontano e documentano il lavoro di otto mamulengueiros
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nel Nordest brasiliano (in portoghese "Nordeste") è fiorita una ricca tradizione di teatro popolare di burattini che è sopravvissuta per più di due secoli attraverso la trasmissione orale della cultura.
Le caratteristiche del Mamulengo sono la forte connessione con la cultura della regione e lo stretto vincolo con gli strati popolari, visto che, nella sua formazione tradizionale, il Mamulengo è un teatro destinato ai meno abbienti della società.
Infatti, fino alla metà degli anni Settanta il Mamulengo, insieme ai circhi mambembes e ad altri spettacoli popolari, era il divertimento preferito delle popolazioni a basso reddito dellʼinterno e delle capitali del Nordeste, grazie alle rappresentazioni in spazi aperti, nelle fiere, nelle piazze che raggiungevano un gran numero di spettatori. Nei piccoli agglomerati rurali, poi, le rappresentazioni avvenivano generalmente durante la notte e potevano durare fino a otto ore. Seppur sempre più raro, ancora oggi possiamo incontrare questo tipo di spettacolo, principalmente attorno a piccole città nellʼentroterra di Pernambuco.
La mostra composta di quaranta scatti che raccontano e documentano il lavoro di otto mamulengueiros è accompagnata dal volume Mamulengo. Il teatro popolare di burattini in Brasile che, oltre a riunire l’intero reportage di Giorgio Cossu con interviste raccolte sul campo da Celina Dávila, si avvale dell’introduzione storica di Izabela Brochado, ricercatrice presso l'Università di Brasilia. Al catalogo è allegato un dvd che contiene uno slideshow per ogni burattinaio, dove le fotografie sono sincronizzate con l'audio originale delle interviste per mostrare la matrice sonora da cui sono estratti i testi del libro. Il volume, inserito nella collana “Archivio Gian Renzo Morteo” dell’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare, è pubblicato da Titivillus Edizioni.
* * *
Giorgio Cossu nasce a Napoli nel 1973. Da diversi anni lavora nel campo della fotografia etnografica e di scena su cui è incentrata la maggior parte della sua ricerca e produzione. Sta sviluppando da tempo un progetto di documentazione sul Teatro di Figura nel Mondo che lo ha portato a lavorare con alcune delle compagnie più importanti nel panorama artistico contemporaneo. I suoi lavori sono stati esposti in Italia, Germania, Portogallo e Brasile. Ha collaborato con la Ducati Motor Holding S.p.A con cui ha pubblicato un libro di documentazione fotografica in Zimbabwe e attualmente collabora con l’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare di Grugliasco a diversi progetti di documentazione fotografica.
Le caratteristiche del Mamulengo sono la forte connessione con la cultura della regione e lo stretto vincolo con gli strati popolari, visto che, nella sua formazione tradizionale, il Mamulengo è un teatro destinato ai meno abbienti della società.
Infatti, fino alla metà degli anni Settanta il Mamulengo, insieme ai circhi mambembes e ad altri spettacoli popolari, era il divertimento preferito delle popolazioni a basso reddito dellʼinterno e delle capitali del Nordeste, grazie alle rappresentazioni in spazi aperti, nelle fiere, nelle piazze che raggiungevano un gran numero di spettatori. Nei piccoli agglomerati rurali, poi, le rappresentazioni avvenivano generalmente durante la notte e potevano durare fino a otto ore. Seppur sempre più raro, ancora oggi possiamo incontrare questo tipo di spettacolo, principalmente attorno a piccole città nellʼentroterra di Pernambuco.
La mostra composta di quaranta scatti che raccontano e documentano il lavoro di otto mamulengueiros è accompagnata dal volume Mamulengo. Il teatro popolare di burattini in Brasile che, oltre a riunire l’intero reportage di Giorgio Cossu con interviste raccolte sul campo da Celina Dávila, si avvale dell’introduzione storica di Izabela Brochado, ricercatrice presso l'Università di Brasilia. Al catalogo è allegato un dvd che contiene uno slideshow per ogni burattinaio, dove le fotografie sono sincronizzate con l'audio originale delle interviste per mostrare la matrice sonora da cui sono estratti i testi del libro. Il volume, inserito nella collana “Archivio Gian Renzo Morteo” dell’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare, è pubblicato da Titivillus Edizioni.
* * *
Giorgio Cossu nasce a Napoli nel 1973. Da diversi anni lavora nel campo della fotografia etnografica e di scena su cui è incentrata la maggior parte della sua ricerca e produzione. Sta sviluppando da tempo un progetto di documentazione sul Teatro di Figura nel Mondo che lo ha portato a lavorare con alcune delle compagnie più importanti nel panorama artistico contemporaneo. I suoi lavori sono stati esposti in Italia, Germania, Portogallo e Brasile. Ha collaborato con la Ducati Motor Holding S.p.A con cui ha pubblicato un libro di documentazione fotografica in Zimbabwe e attualmente collabora con l’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare di Grugliasco a diversi progetti di documentazione fotografica.
16
febbraio 2017
Giorgio Cossu – Mamulengo. Il teatro popolare di burattini in Brasile
Dal 16 febbraio al 23 marzo 2017
fotografia
Location
TEATRO VILLA PAMPHILJ – VILLINO CORSINI
Roma, Via Di San Pancrazio, 10, (Roma)
Roma, Via Di San Pancrazio, 10, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle 17,00
Autore