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Giorgio Dalla Costa – Image the invisible
Come ogni anno, ormai da cinque edizioni, il New Generation Festival di Lonigo presenta la sua Preview Exhibition, esposizione che mira a presentare presso le sale espositive di Palazzo Pisani il lavoro di artisti selezionati che operano nel contemporaneo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Come ogni anno, ormai da cinque edizioni, il New Generation Festival di Lonigo presenta la sua Preview Exhibition, esposizione che mira a presentare presso le sale espositive di Palazzo Pisani il lavoro di artisti selezionati che operano nel contemporaneo.
Dal 6 al 20 settembre 2015 la Casa della Cultura leonicena ospiterà la mostra personale di Giorgio Dalla Costa “Image the invisible”, volta a delineare la ricerca dell'artista leoniceno, legata al profondo dell'anima e alla gestualità della pittura libera da freni inibitori. “Tolgo materia per riempire lo spazio…” esordisce Giorgio Dalla Costa parlando della sua arte. Dietro il pensiero umano c'è l'oscurità. Dietro il pensiero umano Giorgio Dalla Costa traccia i primordi di un'arte in divenire. Nulla è scritto, nulla deriva da una progettualità precostituita. Siamo nudi, di fronte alla tela; osserviamo noi stessi in balia dell'ignoto, consci che qualcosa sta per avvenire. È la poesia dell'arte, un momento, una frazione di secondo che accende la miccia della vita, della vita vera, fatta di passione e di sincerità. Nulla nasconde una tela bianca. È una domanda, null'altro che una domanda che rivolgiamo a noi stessi. Dalla Costa è il poeta seduto in riva ad un mare silenzioso, in attesa del fragore delle onde che, un tempo lontano, si avvicina sempre più fino a divenire urlo assordante. Si alza, Giorgio, aggredisce la tela, urla le sue onde investendo la superficie di colori che richiamano l'anima. E noi osserviamo attoniti il grande spettacolo dell'arte, madre natura di un uomo che improvvisamente ha mille storie da raccontare, raccolte in un pennello, in un gesto, in un semplice, univoco, movimento. Sembra di vivere l'esperienza di una nascita, la si avverte dalle vibrazioni della tela, nell'estasi catartica di colui che parla il linguaggio del contemporaneo, eroe dei nostri tempi fatti spesso dalla superficialità dei mass media. Una meditazione interiore così profonda che spinge Dalla Costa a toccarla, la tela, mentre ancora è fradicia di colore acrilico steso con ampie volute dinamiche nel più tipico gesto informale. Alchimia? Arte o Poesia? Dalla Costa è l'insieme irrevocabile di alambicchi fumanti, pennelli grondanti e lettere ancora non scritte. È seduto ora, Giorgio. Minuti ad osservare ogni singolo passaggio, ogni singola goccia del sudore steso in quel racconto, esausto, ma ancora in cerca di un ultimo momento, un ultimo gesto, per poter considerare il suo racconto, terminato. Solo allora le luci si accendono, il palco freme, il pubblico applaude. Il suo viaggio è concluso, dietro la sua anima, ora, riusciamo a leggere un'oscurità fatta di gialli e rossi, neri acrilici e vernici alla nitro nel momento in cui i nostri occhi si fondono con quelle pennellate. Un momento, che da ora, viene chiamato Arte. Giorgio Dalla Costa nasce nel 1970 ad Arzignano (VI); nel 1988 si diploma Grafico Pubblicitario e due anni più tardi apre uno studio di pubblicità e comunicazione che conduce fino al 2002, quando decide di dedicarsi definitivamente all’arte. “Questa mostra rappresenta il lavoro di un artista che stimiamo moltissimo” afferma Matteo Vanzan di MV Eventi, curatore dell'esposizione “capace di suscitare emozioni uniche non solo grazie alla sua ricerca, ma attraverso riflessioni profonde sullo stato dell'uomo narrate con ampie volute di colore e gestualità fluide, sicure ma mai aggressive. Non per nulla abbiamo scelto Giorgio per inaugurare il quinto New Generation Festival, che aprirà i battenti il prossimo 3 ottobre presso Palazzo Pisani proprio con la sua performance live”.
Dal 6 al 20 settembre 2015 la Casa della Cultura leonicena ospiterà la mostra personale di Giorgio Dalla Costa “Image the invisible”, volta a delineare la ricerca dell'artista leoniceno, legata al profondo dell'anima e alla gestualità della pittura libera da freni inibitori. “Tolgo materia per riempire lo spazio…” esordisce Giorgio Dalla Costa parlando della sua arte. Dietro il pensiero umano c'è l'oscurità. Dietro il pensiero umano Giorgio Dalla Costa traccia i primordi di un'arte in divenire. Nulla è scritto, nulla deriva da una progettualità precostituita. Siamo nudi, di fronte alla tela; osserviamo noi stessi in balia dell'ignoto, consci che qualcosa sta per avvenire. È la poesia dell'arte, un momento, una frazione di secondo che accende la miccia della vita, della vita vera, fatta di passione e di sincerità. Nulla nasconde una tela bianca. È una domanda, null'altro che una domanda che rivolgiamo a noi stessi. Dalla Costa è il poeta seduto in riva ad un mare silenzioso, in attesa del fragore delle onde che, un tempo lontano, si avvicina sempre più fino a divenire urlo assordante. Si alza, Giorgio, aggredisce la tela, urla le sue onde investendo la superficie di colori che richiamano l'anima. E noi osserviamo attoniti il grande spettacolo dell'arte, madre natura di un uomo che improvvisamente ha mille storie da raccontare, raccolte in un pennello, in un gesto, in un semplice, univoco, movimento. Sembra di vivere l'esperienza di una nascita, la si avverte dalle vibrazioni della tela, nell'estasi catartica di colui che parla il linguaggio del contemporaneo, eroe dei nostri tempi fatti spesso dalla superficialità dei mass media. Una meditazione interiore così profonda che spinge Dalla Costa a toccarla, la tela, mentre ancora è fradicia di colore acrilico steso con ampie volute dinamiche nel più tipico gesto informale. Alchimia? Arte o Poesia? Dalla Costa è l'insieme irrevocabile di alambicchi fumanti, pennelli grondanti e lettere ancora non scritte. È seduto ora, Giorgio. Minuti ad osservare ogni singolo passaggio, ogni singola goccia del sudore steso in quel racconto, esausto, ma ancora in cerca di un ultimo momento, un ultimo gesto, per poter considerare il suo racconto, terminato. Solo allora le luci si accendono, il palco freme, il pubblico applaude. Il suo viaggio è concluso, dietro la sua anima, ora, riusciamo a leggere un'oscurità fatta di gialli e rossi, neri acrilici e vernici alla nitro nel momento in cui i nostri occhi si fondono con quelle pennellate. Un momento, che da ora, viene chiamato Arte. Giorgio Dalla Costa nasce nel 1970 ad Arzignano (VI); nel 1988 si diploma Grafico Pubblicitario e due anni più tardi apre uno studio di pubblicità e comunicazione che conduce fino al 2002, quando decide di dedicarsi definitivamente all’arte. “Questa mostra rappresenta il lavoro di un artista che stimiamo moltissimo” afferma Matteo Vanzan di MV Eventi, curatore dell'esposizione “capace di suscitare emozioni uniche non solo grazie alla sua ricerca, ma attraverso riflessioni profonde sullo stato dell'uomo narrate con ampie volute di colore e gestualità fluide, sicure ma mai aggressive. Non per nulla abbiamo scelto Giorgio per inaugurare il quinto New Generation Festival, che aprirà i battenti il prossimo 3 ottobre presso Palazzo Pisani proprio con la sua performance live”.
06
settembre 2015
Giorgio Dalla Costa – Image the invisible
Dal 06 al 20 settembre 2015
arte contemporanea
Location
PALAZZO PISANI
Lonigo, Via Giuseppe Garibaldi, (Vicenza)
Lonigo, Via Giuseppe Garibaldi, (Vicenza)
Orario di apertura
venerdì dalle 16.00 alle19.00, il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00.
Vernissage
6 Settembre 2015, ore 17.00
Autore
Curatore