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Giorgio Dalla Zorza
In mostra otto tele di grandi dimensioni del pittore veneto Giorgio Dalla Zorza (Rovigo, 1946), che offrono una completa panoramica del suo lavoro artistico.
Comunicato stampa
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Il Nuovo Cinquantasei-56, in via Tucidide 56, con il suo SpazioArt, era un tempo la mensa della Richard Ginori all’Ortica, uno di quei borghi alle porte di Milano, come Lambrate, che erano territori di agricoltura e industria, gli stessi già raccontati da Testori e da Pasolini, che oggi sono invece zone di gallerie d’arte e atelier. Non è un caso, infatti, se la nuova gestione di quello che un tempo si chiamava il “56 Lounge Bar”, con un nome fin troppo fashion, oggi punta tutto sulla creatività e qualità, attenzione per i dettagli: cucina raffinata con una buona scelta di etichette di vino, una speciale attenzione ai cocktail e al servizio bar, oltre che, non da ultimo, un luogo di esposizioni e prossimamente anche di concerti.
Creatività e qualità, una sintesi perfetta. La creatività sta nell’uso di uno spazio industriale come sede di un bar-ristorante, nella volontà di sperimentare e creare sempre ricette e cocktail nuovi, come nella scelta di artisti da esporre. Esiste già un gruppo specificatamente creato per seguire le varie mostre che si susseguiranno nello SpazioArt del Nuovo Cinquantasei-56: il Gruppo si chiama Wild Bunch, ed è a cura di G.T, il fondatore.
La qualità sta nella continua attenzione ai dettagli e nella precisa volontà di offrire un servizio accogliente e curato ai clienti.
Queste le linee guida del Nuovo Cinquantasei che sta già creando intorno a sé un gruppo di sostenitori e affezionati.
Non si creda di arrivare al Cinquantasei per una banale happyour o una serata disco: qui l’aperitivo punta soprattutto sull’ottima scelta di vini da accompagnare a focaccia fatta in casa (come il pane), per proseguire magari con una cena nel locale stesso. Se a pranzo è possibile assaggiare una serie di piatti caldi e freddi, insalate, alla sera il locale è avvolto da una luce calda e si respira un’atmosfera tranquilla: ricette che miscelano sapientemente sapori della nostra cucina con influenze asiatiche e nordiche (i menù utilizzano sempre ingredienti stagionali. Si può fare un pasto completo con 25 euro, bevande escluse: ottima la tagliata di manzo con tortino di patate o la ricciola con verdure al wok, come gli strascinati con sarde, pinoli, zafferano e uvetta sultanina; o le crespelle gratinate con taleggio, carciofi e radicchio), e la presenza di piccole attenzioni che impreziosiscono la serata, come il servizio di guardaroba e la rapidità con cui vengono servite le diverse portate durante la cena.
Per quanto riguarda il servizio bar, una delle prerogative è la continua invenzione di nuovi cocktail, lasciandosi influenzare, come per la cucina, anche da ciò che si assaggia in altri paesi europei e del mondo.
Cinquantasei-56 Spazio Art, GIORGIO DALLA ZORZA. 5-26 gennaio 2010.
Inaugura domani la prima mostra all’interno dello SpazioArt del Nuovo Cinquantasei-56, a cura di G.T., fondatore del gruppo Wild Bunch: saranno esposte, fino al 26 gennaio, 8 tele del pittore veneto Giorgio Dalla Zorza (Rovigo, 1946), artista della scomposizione della forma.
Inizialmente autodidatta, ha conseguito il diploma alla Scuola Superiore d’Arte del Castello Sforzesco di Milano nel 1971, e ha frequentato il corso libero del nudo all’Accademia di Brera negli anni Settanta.
Scrive di lui Guttuso:“tu dipingi più col cuore che con le mani o la testa”, per indicare le sue forme sinuose, in cui i contorni si mischiano, come spinti da un vento, un’energia esterna: perché, quello che Zorza vede e ritrae negli oggetti che lo circondano, è anche ciò che lui stesso chiama uno “Spazio Cosmico-Cromatico”. Vede la realtà, e la dipinge, ma è la sua verità, in cui le forme sono trasformate e libere di sforare dai contorni abituali. Il movimento è l’aspetto che più colpisce delle tele di Zorza, che rende la dinamicità delle sue figure con l’uso di tinte cromatiche sempre molto forti e accese. Il colore è la forza vitale delle sue tele, ciò da cui partono le forme e si trasformano.
Guardando una delle sue “Tauromachie” è istintivo, immediato il collegamento con un toro, anche se apparentemente nulla è prettamente figurativo. L e otto tele in mostra (tutte olio su juta, di cui la maggior parte di grandi dimensioni, 150 o 180 x 100cm), offrono una completa ed esaustiva panoramica del suo lavoro artistico.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Creatività e qualità, una sintesi perfetta. La creatività sta nell’uso di uno spazio industriale come sede di un bar-ristorante, nella volontà di sperimentare e creare sempre ricette e cocktail nuovi, come nella scelta di artisti da esporre. Esiste già un gruppo specificatamente creato per seguire le varie mostre che si susseguiranno nello SpazioArt del Nuovo Cinquantasei-56: il Gruppo si chiama Wild Bunch, ed è a cura di G.T, il fondatore.
La qualità sta nella continua attenzione ai dettagli e nella precisa volontà di offrire un servizio accogliente e curato ai clienti.
Queste le linee guida del Nuovo Cinquantasei che sta già creando intorno a sé un gruppo di sostenitori e affezionati.
Non si creda di arrivare al Cinquantasei per una banale happyour o una serata disco: qui l’aperitivo punta soprattutto sull’ottima scelta di vini da accompagnare a focaccia fatta in casa (come il pane), per proseguire magari con una cena nel locale stesso. Se a pranzo è possibile assaggiare una serie di piatti caldi e freddi, insalate, alla sera il locale è avvolto da una luce calda e si respira un’atmosfera tranquilla: ricette che miscelano sapientemente sapori della nostra cucina con influenze asiatiche e nordiche (i menù utilizzano sempre ingredienti stagionali. Si può fare un pasto completo con 25 euro, bevande escluse: ottima la tagliata di manzo con tortino di patate o la ricciola con verdure al wok, come gli strascinati con sarde, pinoli, zafferano e uvetta sultanina; o le crespelle gratinate con taleggio, carciofi e radicchio), e la presenza di piccole attenzioni che impreziosiscono la serata, come il servizio di guardaroba e la rapidità con cui vengono servite le diverse portate durante la cena.
Per quanto riguarda il servizio bar, una delle prerogative è la continua invenzione di nuovi cocktail, lasciandosi influenzare, come per la cucina, anche da ciò che si assaggia in altri paesi europei e del mondo.
Cinquantasei-56 Spazio Art, GIORGIO DALLA ZORZA. 5-26 gennaio 2010.
Inaugura domani la prima mostra all’interno dello SpazioArt del Nuovo Cinquantasei-56, a cura di G.T., fondatore del gruppo Wild Bunch: saranno esposte, fino al 26 gennaio, 8 tele del pittore veneto Giorgio Dalla Zorza (Rovigo, 1946), artista della scomposizione della forma.
Inizialmente autodidatta, ha conseguito il diploma alla Scuola Superiore d’Arte del Castello Sforzesco di Milano nel 1971, e ha frequentato il corso libero del nudo all’Accademia di Brera negli anni Settanta.
Scrive di lui Guttuso:“tu dipingi più col cuore che con le mani o la testa”, per indicare le sue forme sinuose, in cui i contorni si mischiano, come spinti da un vento, un’energia esterna: perché, quello che Zorza vede e ritrae negli oggetti che lo circondano, è anche ciò che lui stesso chiama uno “Spazio Cosmico-Cromatico”. Vede la realtà, e la dipinge, ma è la sua verità, in cui le forme sono trasformate e libere di sforare dai contorni abituali. Il movimento è l’aspetto che più colpisce delle tele di Zorza, che rende la dinamicità delle sue figure con l’uso di tinte cromatiche sempre molto forti e accese. Il colore è la forza vitale delle sue tele, ciò da cui partono le forme e si trasformano.
Guardando una delle sue “Tauromachie” è istintivo, immediato il collegamento con un toro, anche se apparentemente nulla è prettamente figurativo. L e otto tele in mostra (tutte olio su juta, di cui la maggior parte di grandi dimensioni, 150 o 180 x 100cm), offrono una completa ed esaustiva panoramica del suo lavoro artistico.
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05
gennaio 2010
Giorgio Dalla Zorza
Dal 05 al 26 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
CINQUANTASEI-56
Milano, Via Tucidide, 56, (Milano)
Milano, Via Tucidide, 56, (Milano)
Vernissage
5 Gennaio 2010, ore 18.30
Autore