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Giorgio De Chirico e qualche amico pittore
Un’inedita mostra su Giorgio De Chirico apre i battenti sabato 4 dicembre alle ore 17.30 alla Galleria D’Arte Maggiore. Pretesto e commento critico di quest’affascinante rassegna, la riscoperta di epistole, articoli e alcune pagine autobiografiche dello stesso Giorgio De Chirico
Comunicato stampa
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Un’inedita mostra su Giorgio De Chirico apre i battenti sabato 4 dicembre alle ore 17.30 alla Galleria D’Arte Maggiore. Pretesto e commento critico di quest’affascinante rassegna, la riscoperta di epistole, articoli e alcune pagine autobiografiche dello stesso Giorgio De Chirico, vera traduzione e nuova chiave di lettura per la vita e le opere del padre della Metafisica. E proprio grazie a questi carteggi Giorgio De Chirico è messo a confronto con le opere dei suoi amici pittori, Soffici, Carrà, De Pisis, Morandi e Rosai, quelli che ha stimato e con cui ha intrattenuto stretti rapporti fino al 1926. Una rassegna unica, curata da Franco e Roberta Calarota insieme a Luigi Cavallo, autore dell’edizione critica, che per la prima volta indaga i rapporti intercorsi tra i vari protagonisti di quel periodo storico.
La riscoperta di carteggi, articoli, epistole e di alcune pagine autobiografiche dello stesso Giorgio De Chirico sono il pretesto e il commento critico a questa affascinante mostra. Un viaggio per immagini, tra le opere e le parole di alcuni tra i più grandi e rappresentativi Maestri del ‘900 italiano. Protagonista indiscusso della rassegna Giorgio de Chirico, il cui percorso artistico si sviluppa attraverso varie fasi stilistiche: dalla metafisica al ritorno alla dimensione classica, dalla reinvenzione della pittura dei grandi maestri del passato (Rubens, Delacroix, Canaletto) alla neo metafisica degli ultimi decenni. Consultato e contestato, studiosi e artisti gli hanno volentieri fatto omaggio; come tutti i grandi, è tenuto vivo dalle sue molteplici sfaccettature creative: pittore, scultore, scrittore.
Questa mostra riunisce alcune importanti pagine di pittura di Giorgio De Chirico, come il famoso Autoritratto con la madre del 1921, Ettore e Andromaca, i Gladiatori, opere rappresentative anche dal punto di vista critico e stilistico, che gridano al mondo la sua profonda convinzione: la metafisica non riguarda la tematica dei quadri, ma la qualità della pittura. Solo la materia pittorica è il vero riconoscimento del flusso di pensiero. Un’esposizione unica, che grazie a opere di particolare significato e a un catalogo ricco di documenti storici, illustra e spiega i principali cicli tematici di quel periodo.
Circa trenta dipinti di De Chirico e un insieme di opere di quegli artisti che il maestro ha stimato, almeno in certi periodi, e di cui ha scritto, Soffici, Carrà, de Pisis, Morandi, Rosai, sono la documentazione visiva di quei carteggi. Ma com’è noto, il controverso è sempre in agguato nel carattere di De Chirico e non è un caso se negli anni anche sugli amici, ha potuto cambiare parere. Nel complesso la mostra è un breve sguardo su alcuni luoghi intensi della nostra arte figurativa, che ha dato carattere al secolo appena concluso.
La riscoperta di carteggi, articoli, epistole e di alcune pagine autobiografiche dello stesso Giorgio De Chirico sono il pretesto e il commento critico a questa affascinante mostra. Un viaggio per immagini, tra le opere e le parole di alcuni tra i più grandi e rappresentativi Maestri del ‘900 italiano. Protagonista indiscusso della rassegna Giorgio de Chirico, il cui percorso artistico si sviluppa attraverso varie fasi stilistiche: dalla metafisica al ritorno alla dimensione classica, dalla reinvenzione della pittura dei grandi maestri del passato (Rubens, Delacroix, Canaletto) alla neo metafisica degli ultimi decenni. Consultato e contestato, studiosi e artisti gli hanno volentieri fatto omaggio; come tutti i grandi, è tenuto vivo dalle sue molteplici sfaccettature creative: pittore, scultore, scrittore.
Questa mostra riunisce alcune importanti pagine di pittura di Giorgio De Chirico, come il famoso Autoritratto con la madre del 1921, Ettore e Andromaca, i Gladiatori, opere rappresentative anche dal punto di vista critico e stilistico, che gridano al mondo la sua profonda convinzione: la metafisica non riguarda la tematica dei quadri, ma la qualità della pittura. Solo la materia pittorica è il vero riconoscimento del flusso di pensiero. Un’esposizione unica, che grazie a opere di particolare significato e a un catalogo ricco di documenti storici, illustra e spiega i principali cicli tematici di quel periodo.
Circa trenta dipinti di De Chirico e un insieme di opere di quegli artisti che il maestro ha stimato, almeno in certi periodi, e di cui ha scritto, Soffici, Carrà, de Pisis, Morandi, Rosai, sono la documentazione visiva di quei carteggi. Ma com’è noto, il controverso è sempre in agguato nel carattere di De Chirico e non è un caso se negli anni anche sugli amici, ha potuto cambiare parere. Nel complesso la mostra è un breve sguardo su alcuni luoghi intensi della nostra arte figurativa, che ha dato carattere al secolo appena concluso.
04
dicembre 2004
Giorgio De Chirico e qualche amico pittore
Dal 04 dicembre 2004 al 29 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE MAGGIORE
Bologna, Via D'Azeglio, 15, (Bologna)
Bologna, Via D'Azeglio, 15, (Bologna)
Orario di apertura
lun. 16.30-19.30
mar.-sab. mattina 10.30-12.30 pomeriggio 16.30-19.30
Vernissage
4 Dicembre 2004, ore 17.30