Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giorgio Mercuri – Fire
Attraverso le opere di Mercuri percorriamo I territori della mente e dello sguardo in una sequenza mai interrotta di piccoli scatti cene un anematografo della materia e dei colori che costruisce una ideale geografia delle Marche
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La prima volta che ho incontrato Giorgio è stato nei suo studio di Filottrano (da Mons Fillorum Octrani) una calda giornata di giugno Mentre fuori un sole accecaste scaldava le corone di mattoni chiari della smaglio e stagliava ambre lungo le strade in salita. Nel riquadro della sua finestra in lontananza le curve dolci delle colline si rincorrevano, strato dopo strato fino a perdersi nella linea interrotta del mare. Crinali continui uno dopo l'altro, perpendicolari alla linea dell'acqua, con altrettanti fiumi che scendevano dall'Appennino Adriatico. Paesaggio antico, piattaforma sedimentaria che si sgretola sotto l’azione della pioggia; Il solco ed il monte riducendosi senza posa verso quella piatta striscia sabbiosa che divide la terra dal mare. La tela è divisa in due campi. Il colore cola da una parte all’altra, in mille rivoli che si perdono nello sfondo denso di impasto. Il quadro mi introduce nella terra delle Marche, come un tappeto velante, che letteralmente trasporta la mente ad una visione zenitale del paesaggio. La terra mi suggerisce un continuo ritorno interrotto verso il luogo di origine delle cose. Il gesto del pennello di Mercuri ricerca la terra e le crete fino ad entrare in vibrazione e segnare il luogo dell'acqua, del movimento del pantarein biologico che trasforma l’artista nella “testa matta”, pendolo ermeneutico che tutto riporta in discussione. Ed ecco che esplora stati intermedi dove vive l'ombra dimenticata delle persone, piccole silhouette fragili ed essenziali come anime sacre dl un santuario senza tempo, introducono nere opere “il trasferimento della figura”, ambiguo stimolo all'interpretazione del segno astratto e dell’artigianato della materia.
“Teste matte” si dispongono in cerchio, come aureole improbabili del monte Conero, testa matta del litorale marchigiano, eccezione splendida e sinistra che tutto precipita nel segno della catastrofe. Così la terra si spezza, gli acidi corrodono le tavole, il cartone si spella il pennello si trasforma in cesoia, coltello, le mani stesse diventano attrezzi, toccando e ornando il gesso e la carta l’umido ed il secco dei paesaggi improvvisi che appaiono sono l'impulso del piacere dell’incontro con l'arte. Attraverso le opere di Mercuri percorriamo I territori della mente e dello sguardo in una sequenza mai interrotta di piccoli scatti cene un anematografo della materia e dei colori che costruisce una ideale geografia delle Marche. Ma nel momento in cui pensiamo di cullarci nell’illusione di un sentiero conosciuto, lo scarto e l’imprevisto ci sorprendono, smascherando la consuetudine e ripristinando il gusto della scoperta e di una visione che attraversando la tenue membrana del fenomeno, ci Introduce verso paesaggi e figure che non avremmo aspettato, Così Mercuri ci trasporta con le sue 'teste matte” verso una Regione conosciuta ma sempre nuova, ripristinando il gusto di saltare sopra il cavallo alato dell’Arte, che unisce con un colpo d'ala territori ed epoche per riconciliarci con il piacere dell'immaginazione senza sosta.
Cristiano Toraldo di Francia
Giorgio MERCURI nasce a Senigallia (AN) il 10 Agosto 1962.
Si diploma Geometra nel 1983 e si laurea all'Università di Bologna in Comunicazione e Progettazione Visiva nel 1992.
Risiede a Filottrano (AN) in P.zza Bramante, 10
Frequenta il corso di Sistemi Grafici tenuto dall'architetto Franco la Cecla e dal prof Giovanni Anceschi della scuola di ULM, approfondendo lo studio sulla psicologia della Gestald in rapporto alla percezione dell'oggetto e dell'utilizzo come strumento progettuale.
Viene pubblicato un suo lavoro nel n° 3 della rivista bimestrale "Sistemi Grafici", nel frattempo collabora alla progettazione dei marchio CON.FA.PRO. delle farmacie comunali di Bologna.
Pubblica con il C.E.R.D. (Centro di Ricerca e Documentazione ) di Urbino "Così fan tutti„, manualetto tecnico per l'uso di materiale artistico e fotografico.
Viene invitato alla California State University a presentare un suo lavoro nel corso della rassegna "Architettura & Arte".
Collabora con la Cotto David di Ascìano (SI) in occasione di Europolis di Bologna.
Viene invitato per la seconda volta alla California State University nella rassegna "Architettura & Auto".
Nel 1998 consegue la specializzazione di Progettazione Restauro Archivio alla scuola di restauro di Ostra con il soprintendente Dott. Mario Biondi.
Dal 1998 collabora con la RAI di Milano curando la scenografia in diversi programmi culturali. Collabora inoltre con diversi studi di Architettura e progettazione visiva come la Frassa Associati di Milano.
Attualmente cura la parte artistica di vari programmi televisivi interessandosi alla progettazione di elementi scenografici.
“Teste matte” si dispongono in cerchio, come aureole improbabili del monte Conero, testa matta del litorale marchigiano, eccezione splendida e sinistra che tutto precipita nel segno della catastrofe. Così la terra si spezza, gli acidi corrodono le tavole, il cartone si spella il pennello si trasforma in cesoia, coltello, le mani stesse diventano attrezzi, toccando e ornando il gesso e la carta l’umido ed il secco dei paesaggi improvvisi che appaiono sono l'impulso del piacere dell’incontro con l'arte. Attraverso le opere di Mercuri percorriamo I territori della mente e dello sguardo in una sequenza mai interrotta di piccoli scatti cene un anematografo della materia e dei colori che costruisce una ideale geografia delle Marche. Ma nel momento in cui pensiamo di cullarci nell’illusione di un sentiero conosciuto, lo scarto e l’imprevisto ci sorprendono, smascherando la consuetudine e ripristinando il gusto della scoperta e di una visione che attraversando la tenue membrana del fenomeno, ci Introduce verso paesaggi e figure che non avremmo aspettato, Così Mercuri ci trasporta con le sue 'teste matte” verso una Regione conosciuta ma sempre nuova, ripristinando il gusto di saltare sopra il cavallo alato dell’Arte, che unisce con un colpo d'ala territori ed epoche per riconciliarci con il piacere dell'immaginazione senza sosta.
Cristiano Toraldo di Francia
Giorgio MERCURI nasce a Senigallia (AN) il 10 Agosto 1962.
Si diploma Geometra nel 1983 e si laurea all'Università di Bologna in Comunicazione e Progettazione Visiva nel 1992.
Risiede a Filottrano (AN) in P.zza Bramante, 10
Frequenta il corso di Sistemi Grafici tenuto dall'architetto Franco la Cecla e dal prof Giovanni Anceschi della scuola di ULM, approfondendo lo studio sulla psicologia della Gestald in rapporto alla percezione dell'oggetto e dell'utilizzo come strumento progettuale.
Viene pubblicato un suo lavoro nel n° 3 della rivista bimestrale "Sistemi Grafici", nel frattempo collabora alla progettazione dei marchio CON.FA.PRO. delle farmacie comunali di Bologna.
Pubblica con il C.E.R.D. (Centro di Ricerca e Documentazione ) di Urbino "Così fan tutti„, manualetto tecnico per l'uso di materiale artistico e fotografico.
Viene invitato alla California State University a presentare un suo lavoro nel corso della rassegna "Architettura & Arte".
Collabora con la Cotto David di Ascìano (SI) in occasione di Europolis di Bologna.
Viene invitato per la seconda volta alla California State University nella rassegna "Architettura & Auto".
Nel 1998 consegue la specializzazione di Progettazione Restauro Archivio alla scuola di restauro di Ostra con il soprintendente Dott. Mario Biondi.
Dal 1998 collabora con la RAI di Milano curando la scenografia in diversi programmi culturali. Collabora inoltre con diversi studi di Architettura e progettazione visiva come la Frassa Associati di Milano.
Attualmente cura la parte artistica di vari programmi televisivi interessandosi alla progettazione di elementi scenografici.
26
luglio 2008
Giorgio Mercuri – Fire
Dal 26 luglio al 07 agosto 2008
arte contemporanea
Location
L’IDIOMA CENTRO D’ARTE
Ascoli Piceno, Via Delle Torri, 23, (Ascoli Piceno)
Ascoli Piceno, Via Delle Torri, 23, (Ascoli Piceno)
Orario di apertura
feriali: 18,00 - 20,00 / festivi: 10,30 - 12,00
Vernissage
26 Luglio 2008, ore 19,00
Autore
Curatore