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Giorgio Moiso – A bocca aperta!
Modulando i gesti sulle vibrazioni, i bassi, le accelerate del jazz suonato dal vivo, l’artista ligure torna a “calpestare” la terra.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un nuovo appuntamento proposto da Franz Paludetto e Daniele Chechi nel distretto della ceramica artistica di Castellamonte. Il primo luglio alle 19 il Centro Ceramico La Fornace di Castellamonte ospita la performance A bocca aperta di Giorgio Moiso.
Modulando i gesti sulle vibrazioni, i bassi, le accelerate del jazz suonato dal vivo, l’artista ligure torna a “calpestare” la terra. Quell’argilla che è materia della sua scultura, superficie che assorbe e rifrange i pigmenti e gli inserti dorati, tiene traccia delle forme del suo corpo e memoria dei suoi gesti. Moiso salta, scivola, manipola, si arrotola e graffia l’argilla che raccoglie, nella sua forma mutevole e plasmabile di tappeto di terra, le dimensioni dei movimenti e restituisce, in non più di un’ora di musica, gli aspetti salienti del rapporto dell’artista con la ceramica, con l’arte, con la vita.
La grande scultura a terra (3 metri per 6) viene poi tagliata in formelle 30 x 30, cotta e smaltata, per rimanere stabilmente della forma impressale dall’incontro veloce, intenso e gioioso con Moiso. Piccoli pezzi di una storia, frammenti di un’opera esistenziale, pronti per intraprendere nuovi e autonomi percorsi.
D.B.
Il Centro Ceramico La Fornace di Castellamonte
All'interno del Centro Ceramico la Fornace di Castellamonte si conserva la memoria storica della patria delle ceramiche. La struttura, miracolosamente sopravvissuta intatta nel tempo, un imponente fabbricato che raccoglie un intero comprensorio, fu realizzata a fine Settecento ed utilizzata per circa due secoli nella produzione artigiana di manufatti di alto valore artistico.
Oggi questi spazi di particolare interesse architettonico, suddivisi in gallerie interne a volte di mattoni e saloni con soffitti in legno, sono utilizzati in parte come area museale - con oggetti storici esposti in prossimità delle antiche linee di produzione restaurate - in parte come spazi espositivi per collezioni artistiche, mostre ed eventi.
Due cortili interni separati da un corpo traverso ne esaltano le forme architettoniche.
Aggirandoci in questi luoghi, torna in mente la teoria di William Morris sulla dimensione sociale dell'arte applicata all’artigianato, un esercizio pratico che si risolve nell’elevazione qualitativa del prodotto.
Modulando i gesti sulle vibrazioni, i bassi, le accelerate del jazz suonato dal vivo, l’artista ligure torna a “calpestare” la terra. Quell’argilla che è materia della sua scultura, superficie che assorbe e rifrange i pigmenti e gli inserti dorati, tiene traccia delle forme del suo corpo e memoria dei suoi gesti. Moiso salta, scivola, manipola, si arrotola e graffia l’argilla che raccoglie, nella sua forma mutevole e plasmabile di tappeto di terra, le dimensioni dei movimenti e restituisce, in non più di un’ora di musica, gli aspetti salienti del rapporto dell’artista con la ceramica, con l’arte, con la vita.
La grande scultura a terra (3 metri per 6) viene poi tagliata in formelle 30 x 30, cotta e smaltata, per rimanere stabilmente della forma impressale dall’incontro veloce, intenso e gioioso con Moiso. Piccoli pezzi di una storia, frammenti di un’opera esistenziale, pronti per intraprendere nuovi e autonomi percorsi.
D.B.
Il Centro Ceramico La Fornace di Castellamonte
All'interno del Centro Ceramico la Fornace di Castellamonte si conserva la memoria storica della patria delle ceramiche. La struttura, miracolosamente sopravvissuta intatta nel tempo, un imponente fabbricato che raccoglie un intero comprensorio, fu realizzata a fine Settecento ed utilizzata per circa due secoli nella produzione artigiana di manufatti di alto valore artistico.
Oggi questi spazi di particolare interesse architettonico, suddivisi in gallerie interne a volte di mattoni e saloni con soffitti in legno, sono utilizzati in parte come area museale - con oggetti storici esposti in prossimità delle antiche linee di produzione restaurate - in parte come spazi espositivi per collezioni artistiche, mostre ed eventi.
Due cortili interni separati da un corpo traverso ne esaltano le forme architettoniche.
Aggirandoci in questi luoghi, torna in mente la teoria di William Morris sulla dimensione sociale dell'arte applicata all’artigianato, un esercizio pratico che si risolve nell’elevazione qualitativa del prodotto.
01
luglio 2010
Giorgio Moiso – A bocca aperta!
01 luglio 2010
arte contemporanea
Location
CENTRO CERAMICO LA FORNACE
Castellamonte, Frazione Spineto, 61, (Torino)
Castellamonte, Frazione Spineto, 61, (Torino)
Vernissage
1 Luglio 2010, ore 19
Sito web
www.castellodirivara.it
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