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Giorgio Ramella – Orienti
Quadri di spessa matericità che rendono tattili le emozioni e le suggestioni di un fiabesco immaginario orientale, l’India delle spezie e degli arabeschi, dei templi, delle donne dalla pelle ambrata e dai sari sgargianti.
Comunicato stampa
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Negli ultimi due anni l’immaginario pittorico di Giorgio Ramella “ha viaggiato” per l’India, ponendo al centro della sua ricerca artistica questa terra millenaria dall’esuberanza sfaccettata e piena di contrasti, sensuale e policroma. Ne sono nati quadri e disegni che evocano la dimensione favolosa, insieme magica e crudele, de “Le mille e una notte”. Interni di palazzi da cui si scorgono vedute. Ambienti che mescolano lo spazio architettonico e quello naturale, uno dentro l’altro, come seguendo uno sguardo che esplora. In un silenzio estratto dal tempo, in stanze, verande e terrazze si muovono figure femminili come idoli, colte in pose statuarie, magari mentre si specchiano compiaciute, seni come pomi, adorne solo di gioielli, in una nudità solare. Intanto all’orizzonte si stagliano i profili di cupole e minareti, foreste e giardini, cieli al tramonto o squarciati da fulmini e lampi tra aria e terra. Tutto sta apparentemente immobile, avvolto da una sensazione oppiacea, eppure si avverte una sensazione di pericolo indefinito, una lieve minaccia latente, come un serpente accovacciato dietro a una tenda preziosa. Dorme acciambellato, ma prima o poi si sveglierà per strisciare ovunque. Questa ambiguità si traduce in un’energia sotterranea e fluorescente, che anima un ricco ciclo pittorico dal segno carnale e ubertoso. Quadri di spessa matericità che rendono tattili le emozioni e le suggestioni di un fiabesco immaginario orientale, l’India delle spezie e degli arabeschi, dei templi, delle donne dalla pelle ambrata e dai sari sgargianti. Arancio, rosa, carminio, ocra come cannella, coriandolo, paprika, curry. Immagini che raccontano con una prospettiva libera e decostruita, che sovverte la composizione in visioni mosse, dove si affaccia sempre la tentazione dell’astratto. Giorgio Ramella ha sempre alternato momenti di concezione astratta ad altri figurativi, a partire dagli anni Sessanta. Insieme alle pitture sono in mostra anche una serie di disegni di natura erotica, schizzi veloci di matita e colore che rielaborano le storie e le illustrazioni del Kamasutra.
Un sesso trasfigurato, come cerimonie rituali antiche, eseguiti con leggerezza poetica.
Un sesso trasfigurato, come cerimonie rituali antiche, eseguiti con leggerezza poetica.
15
gennaio 2004
Giorgio Ramella – Orienti
Dal 15 gennaio al 14 febbraio 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA GIAMPIERO BIASUTTI
Torino, Via Della Rocca, 6B, (Torino)
Torino, Via Della Rocca, 6B, (Torino)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, ore 10,30-12,30; 15,30-19,30
Vernissage
15 Gennaio 2004, ore 18
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