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Giorgio Scalco – XXXI Biennale di pittura di Trissino
La mostra presenta 41 tele, di medie e grandi dimensioni, che percorrono l’itinerario creativo del maestro scledense
Comunicato stampa
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Sabato 27 ottobre apre la XXXI biennale di pittura di Trissino con l’inaugurazione della personale del maestro scledense Giorgio Scalco.
Trissino - Sabato 27 ottobre verrà inaugurata la XXXI biennale di pittura con la mostra dedicata a Giorgio Scalco, realizzata dalla Pro Loco di Trissino in collaborazione con l’Amministrazione comunale.
La mostra presenta 41 tele, di medie e grandi dimensioni, che percorrono l’itinerario creativo del maestro scledense. Un viaggio che inizia con le nature morte, caratterizzanti la produzione degli anni Ottanta, che ritraggono l’intimo universo del pittore attraverso oggetti e arredi della sua realtà quotidiana; per proseguire con i paesaggi che richiamano le terre dell’artista: l’altopiano di Asiago o la campagna intorno a Roma dove ora vive. Scalco propone una rivisitazione nostalgica di tali luoghi, cari alla memoria, epurati dagli elementi della civiltà industriale che ne hanno mutato il volto. Il percorso si completa con le figure, soggetti ritratti in una dimensione sospesa, fuori dal tempo, senza dialogo con lo spettatore, in cui la famiglia emerge come tema dominante.
“La biennale di pittura di Trissino – spiega Vinicio Perin, Sindaco di Trissino – vanta ormai una tradizione consolidata di esposizioni di nomi storici come Dorazio, Veronesi, Tadini, Perilli e Sassu, solo per citarne alcuni. La mostra di Giorgio Scalco è una scelta particolarmente significativa che oltre a portare in città le opere di un noto artista contemporaneo ci parla di un mondo di luoghi, oggetti e figure che sono anche i nostri”.
Nato a Schio, Vicenza, nel 1929, Giorgio Scalco, dopo una borsa di studio al Centro Sperimentale di Cinematografia e il diploma in Scenografia, lavora per molti anni a CineCittà come scenografo. In seguito si dedica al mosaico, all'affresco e alla vetreria istoriata. Dal 1961 comincia il suo avvicinamento alla pittura alla quale deciderà ben presto di dedicarsi professionalmente. Difficile da catalogare nelle varie scuole o movimenti artistici succedutisi nella seconda metà del ’900, Scalco non abbandona le sue passioni, anzi le fonde adeguando l’intensa sensibilità pittorica alla composizione architettonica della scena.
Come scrive Gilberto Algranti nella recensione del catalogo dell’ Antologia della figurazione contemporanea. Italia: le ultime generazioni “Volumi sicuri, forme compiute e fortemente plastiche nelle figure, nelle cose, paesaggi veri senza sogno: questo è il mondo di Giorgio Scalco. Il racconto non è mai enfatico, mai retorico, la tela ospita la narrazione come una storia antica come la vita e non ha bisogno di fronzoli e di ricercatezze, non si compiace di invenzioni ma punta diritto al vero, forse indugiando su alcuni dettagli salienti che vogliono confermare la sua propensione a non transigere mai dal pensiero profondo che la sospinge. Così Giorgio Scalco vuole cantare la poesia del quotidiano, fatta di parole che non indugiano negli effetti ma mirano al cuore. Facile criticare quello che si vede, più difficile riuscire a restituire la grande dignità della verità anche alle cose più semplici e ai sentimenti più genuini.”
L'esposizione sarà documentata da un catalogo edito da Tekne Eventi - Spazio Figurae, contenente le immagini delle opere esposte e accompagnata da un testo di Gilberto Algranti, da due presentazioni del Sindaco e del Presidente della Pro Loco di Trissino, e da un’intervista all’artista di Alessia Mesirca Morlotti.
Giorgio Scalco – Curriculum vitae
Giorgio Scalco è nato a Schio (VI) nel 1929. Dopo la Maturità Classica si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza presso l'Università Cattolica di Milano. Fin da bambino si dedica allo studio del disegno privatamente. Nel 1952 si trasferisce a Roma dove lavora come grafico e illustratore. Nel 1954 è ammesso al Centro Sperimentale di Cinematografia, dove ottiene la borsa di studio e si diploma poi in Architettura scenica, ottenendo il Ciak d'Oro dalla Presidenza del Consiglio. Fino al 1960 lavora come architetto-scenografo a Cinecittà. Nel 1958 riprende la mai trascurata attività di pittore, iniziando una regolare attività espositiva. Fino agli anni ‘70 ha avuto una intensa attività decorativa (affresco, mosaico, vetrata istoliata) in Italia e all' estero, in edifici pubblici e privati, collaborando con i più importanti architetti romani. Nel 1960 inizia la collaborazione con Sam Swartz della Guldhall Gallery di Chicago. Si reca negli Stati Uniti dove studia il Realismo Americano. Influenti i viaggi in Russia: a Mosca, dove opera nell'edificio dell'Istituto per il Commercio, e a Susdal, nei monasteri Copti dove si restaurano le antiche icone. Nel 1981 inizia la collaborazione con la Galleria Forni di Bologna con la quale espone in gallerie italiane ed estere, con più di cento mostre personali; si ricordano le personali al Grand Palais di Parigi, alla Galleria Steltman di Amsterdam, alla Galleria Solomon di Londra, alla Galleria Prom di Monaco di Baviera; partecipa ad Arco a Madrid, alla London Fair, all’ICAF di Los Angeles, al museo Le Foret di Tokio, alla grande mostra “Die Kraft Der Bilder” alla Martin-Gropius-Bau di Berlino, tiene una vasta personale al Panorama Museum di Bad Frankenhausen, vicino a Lipsia. Importante la collaborazione con la giapponese Galleria Tamenaga, con la quale espone a Tokio, Osaka, Kioto, Parigi e New York. Nel 1999 è presente alla prima mostra di pittura italiana a Shangai. Dal 1968 al 1992 è stato titolare di cattedra presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, città dove vive e lavora.
Trissino - Sabato 27 ottobre verrà inaugurata la XXXI biennale di pittura con la mostra dedicata a Giorgio Scalco, realizzata dalla Pro Loco di Trissino in collaborazione con l’Amministrazione comunale.
La mostra presenta 41 tele, di medie e grandi dimensioni, che percorrono l’itinerario creativo del maestro scledense. Un viaggio che inizia con le nature morte, caratterizzanti la produzione degli anni Ottanta, che ritraggono l’intimo universo del pittore attraverso oggetti e arredi della sua realtà quotidiana; per proseguire con i paesaggi che richiamano le terre dell’artista: l’altopiano di Asiago o la campagna intorno a Roma dove ora vive. Scalco propone una rivisitazione nostalgica di tali luoghi, cari alla memoria, epurati dagli elementi della civiltà industriale che ne hanno mutato il volto. Il percorso si completa con le figure, soggetti ritratti in una dimensione sospesa, fuori dal tempo, senza dialogo con lo spettatore, in cui la famiglia emerge come tema dominante.
“La biennale di pittura di Trissino – spiega Vinicio Perin, Sindaco di Trissino – vanta ormai una tradizione consolidata di esposizioni di nomi storici come Dorazio, Veronesi, Tadini, Perilli e Sassu, solo per citarne alcuni. La mostra di Giorgio Scalco è una scelta particolarmente significativa che oltre a portare in città le opere di un noto artista contemporaneo ci parla di un mondo di luoghi, oggetti e figure che sono anche i nostri”.
Nato a Schio, Vicenza, nel 1929, Giorgio Scalco, dopo una borsa di studio al Centro Sperimentale di Cinematografia e il diploma in Scenografia, lavora per molti anni a CineCittà come scenografo. In seguito si dedica al mosaico, all'affresco e alla vetreria istoriata. Dal 1961 comincia il suo avvicinamento alla pittura alla quale deciderà ben presto di dedicarsi professionalmente. Difficile da catalogare nelle varie scuole o movimenti artistici succedutisi nella seconda metà del ’900, Scalco non abbandona le sue passioni, anzi le fonde adeguando l’intensa sensibilità pittorica alla composizione architettonica della scena.
Come scrive Gilberto Algranti nella recensione del catalogo dell’ Antologia della figurazione contemporanea. Italia: le ultime generazioni “Volumi sicuri, forme compiute e fortemente plastiche nelle figure, nelle cose, paesaggi veri senza sogno: questo è il mondo di Giorgio Scalco. Il racconto non è mai enfatico, mai retorico, la tela ospita la narrazione come una storia antica come la vita e non ha bisogno di fronzoli e di ricercatezze, non si compiace di invenzioni ma punta diritto al vero, forse indugiando su alcuni dettagli salienti che vogliono confermare la sua propensione a non transigere mai dal pensiero profondo che la sospinge. Così Giorgio Scalco vuole cantare la poesia del quotidiano, fatta di parole che non indugiano negli effetti ma mirano al cuore. Facile criticare quello che si vede, più difficile riuscire a restituire la grande dignità della verità anche alle cose più semplici e ai sentimenti più genuini.”
L'esposizione sarà documentata da un catalogo edito da Tekne Eventi - Spazio Figurae, contenente le immagini delle opere esposte e accompagnata da un testo di Gilberto Algranti, da due presentazioni del Sindaco e del Presidente della Pro Loco di Trissino, e da un’intervista all’artista di Alessia Mesirca Morlotti.
Giorgio Scalco – Curriculum vitae
Giorgio Scalco è nato a Schio (VI) nel 1929. Dopo la Maturità Classica si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza presso l'Università Cattolica di Milano. Fin da bambino si dedica allo studio del disegno privatamente. Nel 1952 si trasferisce a Roma dove lavora come grafico e illustratore. Nel 1954 è ammesso al Centro Sperimentale di Cinematografia, dove ottiene la borsa di studio e si diploma poi in Architettura scenica, ottenendo il Ciak d'Oro dalla Presidenza del Consiglio. Fino al 1960 lavora come architetto-scenografo a Cinecittà. Nel 1958 riprende la mai trascurata attività di pittore, iniziando una regolare attività espositiva. Fino agli anni ‘70 ha avuto una intensa attività decorativa (affresco, mosaico, vetrata istoliata) in Italia e all' estero, in edifici pubblici e privati, collaborando con i più importanti architetti romani. Nel 1960 inizia la collaborazione con Sam Swartz della Guldhall Gallery di Chicago. Si reca negli Stati Uniti dove studia il Realismo Americano. Influenti i viaggi in Russia: a Mosca, dove opera nell'edificio dell'Istituto per il Commercio, e a Susdal, nei monasteri Copti dove si restaurano le antiche icone. Nel 1981 inizia la collaborazione con la Galleria Forni di Bologna con la quale espone in gallerie italiane ed estere, con più di cento mostre personali; si ricordano le personali al Grand Palais di Parigi, alla Galleria Steltman di Amsterdam, alla Galleria Solomon di Londra, alla Galleria Prom di Monaco di Baviera; partecipa ad Arco a Madrid, alla London Fair, all’ICAF di Los Angeles, al museo Le Foret di Tokio, alla grande mostra “Die Kraft Der Bilder” alla Martin-Gropius-Bau di Berlino, tiene una vasta personale al Panorama Museum di Bad Frankenhausen, vicino a Lipsia. Importante la collaborazione con la giapponese Galleria Tamenaga, con la quale espone a Tokio, Osaka, Kioto, Parigi e New York. Nel 1999 è presente alla prima mostra di pittura italiana a Shangai. Dal 1968 al 1992 è stato titolare di cattedra presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, città dove vive e lavora.
27
ottobre 2007
Giorgio Scalco – XXXI Biennale di pittura di Trissino
Dal 27 ottobre al 18 novembre 2007
arte contemporanea
Location
EX MUNICIPIO
Trissino, piazza municipio, 1, (Vicenza)
Trissino, piazza municipio, 1, (Vicenza)
Orario di apertura
Dal martedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00, il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Vernissage
27 Ottobre 2007, ore 17
Ufficio stampa
BEATRICE PUBLIC RELATIONS
Autore
Curatore