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Giorgio Sovana – Sculture inedite
L’intensità arcaica dell’antica scultura romanica lombarda, la conoscenza delle più profonde regole della natura espresse nella classicità, entrambe si ritrovano nell’opera di Giorgio Sovana
Comunicato stampa
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L’ intensità arcaica dell’ antica scultura romanica lombarda, la conoscenza delle più profonde regole della natura espresse nella classicità, entrambe si ritrovano nell’ opera di Giorgio Sovana.
Eppure, lontano dai fasti eterni della pietra e del marmo, Sovana, che prende il suo nome da un’ antica città etrusca, predilige scolpire il legno, materiale immediato che ha, al tempo stesso, una valenza antica e profondamente contemporanea.
Così come antiche e contemporanee sono le forme che l’ artista propone in questa mostra: torsi acefali maschili e femminili, quasi fossero sculture classiche su cui il tempo si è accanito, colorate di quel pallido rosa irreale inaugurato dalla pittura di Matisse. Figure a tutto tondo che hanno la possanza e l’ ardore delle Korai e dei Kuroi arcaici, contaminati da una pittura espressionista che le rende vibranti, mantenendole in una stato sospeso tra la realtà dell’ essere ed una dimensione sognante dove hanno luogo la bellezza e l’ eterno.
Da sempre la scultura più di ogni altra arte evoca la dimensione di ciò che è reale e di quello che è fatto per rimanere. Sarà perché la progettualità dell’ artista deve necessariamente fare i conti con la materia, sarà perché quanto di più antico al mondo esiste ad esse appartiene, ma pare più difficile in scultura barare in nome di un’ avanguardia che spesso appartiene più all’ idea bislacca di quest’ epoca destinata a finire che non alle cose dell’ arte che per definizione vanno oltre la dimensione presente.
In tale senso lo scultore si confronta con la dimensione più arcaica della forma umana vivificandola con una ricerca che ha la forza dell’ immanenza e al tempo stesso una vivacità di timbro stilistico che pare addirittura giocare col tempo.
Giorgio Sovana ha in passato esposto presso i Musei Civici di Varese, presso il comune di Reggio Emilia, alla Biennale internazionale del Bronzo di Padova, a Palazzo Cicogna a Busto Arsizio, alla Basilica di San Nicola in Carcere a Roma, alla galleria di Fabio Sargentini sempre a Roma, e presso altre importanti gallerie italiane e straniere.
Eppure, lontano dai fasti eterni della pietra e del marmo, Sovana, che prende il suo nome da un’ antica città etrusca, predilige scolpire il legno, materiale immediato che ha, al tempo stesso, una valenza antica e profondamente contemporanea.
Così come antiche e contemporanee sono le forme che l’ artista propone in questa mostra: torsi acefali maschili e femminili, quasi fossero sculture classiche su cui il tempo si è accanito, colorate di quel pallido rosa irreale inaugurato dalla pittura di Matisse. Figure a tutto tondo che hanno la possanza e l’ ardore delle Korai e dei Kuroi arcaici, contaminati da una pittura espressionista che le rende vibranti, mantenendole in una stato sospeso tra la realtà dell’ essere ed una dimensione sognante dove hanno luogo la bellezza e l’ eterno.
Da sempre la scultura più di ogni altra arte evoca la dimensione di ciò che è reale e di quello che è fatto per rimanere. Sarà perché la progettualità dell’ artista deve necessariamente fare i conti con la materia, sarà perché quanto di più antico al mondo esiste ad esse appartiene, ma pare più difficile in scultura barare in nome di un’ avanguardia che spesso appartiene più all’ idea bislacca di quest’ epoca destinata a finire che non alle cose dell’ arte che per definizione vanno oltre la dimensione presente.
In tale senso lo scultore si confronta con la dimensione più arcaica della forma umana vivificandola con una ricerca che ha la forza dell’ immanenza e al tempo stesso una vivacità di timbro stilistico che pare addirittura giocare col tempo.
Giorgio Sovana ha in passato esposto presso i Musei Civici di Varese, presso il comune di Reggio Emilia, alla Biennale internazionale del Bronzo di Padova, a Palazzo Cicogna a Busto Arsizio, alla Basilica di San Nicola in Carcere a Roma, alla galleria di Fabio Sargentini sempre a Roma, e presso altre importanti gallerie italiane e straniere.
17
marzo 2007
Giorgio Sovana – Sculture inedite
Dal 17 marzo al 06 aprile 2007
arte contemporanea
Location
UNDERGALLERY
Daverio, Piazza Monte Grappa, 6, (Varese)
Daverio, Piazza Monte Grappa, 6, (Varese)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
17 Marzo 2007, ore 17
Autore