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Giorgio Tani – Acropolis
Le immagini di Acropolis contengono tutte le contraddizioni del moderno pensare, insieme all’antica e universale sorpresa dell’esploratore: i bastioni della cittadella sono inespugnabili torri con le feritoie dell’olio bollente. Il lampione liberty è un mostro a tre teste che attende la battaglia, gli scheletri degli alberi sono radiografie di un tempo ormai morto
Comunicato stampa
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Sembra essere moderno tutto ciò che comprendiamo, mentre diventa antico tutto quello che non sappiamo più ricondurre all’uso corrente. Nel mezzo c’è la traccia dell’intuizione, il galleggiamento delle conoscenze che vengono dal passato e che vivono in un limbo inesplorato di sensazioni messe a tacere dall’affanno del vivere.
Le immagini di Acropolis contengono tutte le contraddizioni del moderno pensare, insieme all’antica e universale sorpresa dell’esploratore: i bastioni della cittadella sono inespugnabili torri con le feritoie dell’olio bollente. Il lampione liberty è un mostro a tre teste che attende la battaglia, gli scheletri degli alberi sono radiografie di un tempo ormai morto.
Oltre la cinta del castello compaiono i fantasmi degli abitanti: hanno lasciato graffiti di manifesti sui muri, statuette funerarie che implorano, edicole di stele votive, leggiadrie di corpi cubisti e miti riflessi sulle sculture di vetro. Hanno lasciato mostri mosaicati, nostalgie di donne sugli intagli dell’antico violino e
dolmen di acciaio che si inerpicano lungo le pareti di calcestruzzo. Una sfinge è compressa tra due colossi pietrificati, di lontano un severo mausoleo incombe sulla scalinata dei sacrifici.
Questo luogo è molti luoghi diversi, sperduti nel tempo e nello spazio, eppure è la stessa città di concezione universale: gabbia, potente urlo di protezione e condanna, spazio di nostalgia e labirinto. In questo viaggiare non si può pensare al ritorno. Adesso, nel limitato presente, c’è da ascoltare il lento spirito del passato e il passo veloce del futuro. Sta ad ognuno ritrovare nella propria città, ma ancor più nei labirinti della propria mente, la stessa sacralità di questo sguardo, l’acutezza che spia e si sorprende per i segnali leggiadri, le ombre e le pesantezze che
ogni passo della storia dell’uomo lascia sul selciato dell'esperienza dei sensi.
Giorgio Tani
Nasce a Firenze nel 1936. Inizia a fotografare nel 1966 motivato dalla alluvione di Firenze sulla quale produce un cortometraggio trasmesso dalla televisione. Nel 1967 si iscrive al Gruppo Fotografico Il Cupolone. Ottiene numerosissimi successi in Concorsi Nazionali ed Internazionali. Nel 1976 fonda a Campi Bisenzio (Fi) il Gruppo Fotografico Ideavisiva del quale è tuttora Presidente. Nella FIAF, iniziando da Delegato di Zona, ricopre le cariche di Vice-Presidente e poi di Presidente per tre mandati consecutivi
previsti dallo Statuto. Ne è attualmente Presidente Onorario. Ha curato il settore editoriale dando vita, come Direttore Responsabile alla rivista II Fotoamatore, oggi Fotoit, incarico presieduto per circa 20 anni. Ha iniziato e condotto la pubblicazione delle Monografie FIAF, arrivate al n° 60, con l'idea di farne una antologia delle Fotografia Amatoriale Italiana. È stato Direttore del Dipartimento Attività Editoriali e delle pubblicazioni inerenti, Tendenze della Fotografia Italiana e Grandi Autori fino al 2008. Predilige il Bianco nero ed il racconto fotografico, ma si dedica, come fotografo e come critico fotografico, ad ogni settore
espressivo e linguistico della Fotografia.
Pubblicazioni:
"Poesie e immagini' con Gaetano Basti poeta - Edizioni G. e G. - Firenze 1976,
"Gubbio la corsa dei ceri' - Ed. Ideavisiva 1981,
"Territori dell'uomo' Tani, Banchi, Toninelli - Ed. Castalia - Torino 1992
“Giorgio Tani Autore dell’anno 2009” – Ed. FIAF 2009
Numerosissimi i saggi di prefazione e di introduzione critica a libri e pubblicazioni di altri fotografi.
Per informazioni
cizanum@libero.it
Tel. 3391392457
Le immagini di Acropolis contengono tutte le contraddizioni del moderno pensare, insieme all’antica e universale sorpresa dell’esploratore: i bastioni della cittadella sono inespugnabili torri con le feritoie dell’olio bollente. Il lampione liberty è un mostro a tre teste che attende la battaglia, gli scheletri degli alberi sono radiografie di un tempo ormai morto.
Oltre la cinta del castello compaiono i fantasmi degli abitanti: hanno lasciato graffiti di manifesti sui muri, statuette funerarie che implorano, edicole di stele votive, leggiadrie di corpi cubisti e miti riflessi sulle sculture di vetro. Hanno lasciato mostri mosaicati, nostalgie di donne sugli intagli dell’antico violino e
dolmen di acciaio che si inerpicano lungo le pareti di calcestruzzo. Una sfinge è compressa tra due colossi pietrificati, di lontano un severo mausoleo incombe sulla scalinata dei sacrifici.
Questo luogo è molti luoghi diversi, sperduti nel tempo e nello spazio, eppure è la stessa città di concezione universale: gabbia, potente urlo di protezione e condanna, spazio di nostalgia e labirinto. In questo viaggiare non si può pensare al ritorno. Adesso, nel limitato presente, c’è da ascoltare il lento spirito del passato e il passo veloce del futuro. Sta ad ognuno ritrovare nella propria città, ma ancor più nei labirinti della propria mente, la stessa sacralità di questo sguardo, l’acutezza che spia e si sorprende per i segnali leggiadri, le ombre e le pesantezze che
ogni passo della storia dell’uomo lascia sul selciato dell'esperienza dei sensi.
Giorgio Tani
Nasce a Firenze nel 1936. Inizia a fotografare nel 1966 motivato dalla alluvione di Firenze sulla quale produce un cortometraggio trasmesso dalla televisione. Nel 1967 si iscrive al Gruppo Fotografico Il Cupolone. Ottiene numerosissimi successi in Concorsi Nazionali ed Internazionali. Nel 1976 fonda a Campi Bisenzio (Fi) il Gruppo Fotografico Ideavisiva del quale è tuttora Presidente. Nella FIAF, iniziando da Delegato di Zona, ricopre le cariche di Vice-Presidente e poi di Presidente per tre mandati consecutivi
previsti dallo Statuto. Ne è attualmente Presidente Onorario. Ha curato il settore editoriale dando vita, come Direttore Responsabile alla rivista II Fotoamatore, oggi Fotoit, incarico presieduto per circa 20 anni. Ha iniziato e condotto la pubblicazione delle Monografie FIAF, arrivate al n° 60, con l'idea di farne una antologia delle Fotografia Amatoriale Italiana. È stato Direttore del Dipartimento Attività Editoriali e delle pubblicazioni inerenti, Tendenze della Fotografia Italiana e Grandi Autori fino al 2008. Predilige il Bianco nero ed il racconto fotografico, ma si dedica, come fotografo e come critico fotografico, ad ogni settore
espressivo e linguistico della Fotografia.
Pubblicazioni:
"Poesie e immagini' con Gaetano Basti poeta - Edizioni G. e G. - Firenze 1976,
"Gubbio la corsa dei ceri' - Ed. Ideavisiva 1981,
"Territori dell'uomo' Tani, Banchi, Toninelli - Ed. Castalia - Torino 1992
“Giorgio Tani Autore dell’anno 2009” – Ed. FIAF 2009
Numerosissimi i saggi di prefazione e di introduzione critica a libri e pubblicazioni di altri fotografi.
Per informazioni
cizanum@libero.it
Tel. 3391392457
16
febbraio 2014
Giorgio Tani – Acropolis
Dal 16 febbraio al 02 marzo 2014
fotografia
Location
VILLA MARAZZI CENTRO CULTURALE
Cesano Boscone, Via Dante Alighieri, 47, (Milano)
Cesano Boscone, Via Dante Alighieri, 47, (Milano)
Orario di apertura
Venerdì: dalle 17.00 alle 19. Sabato e Domenica: dalle 10.30 alle 12.30 - dalle 17.00 alle 19
Vernissage
16 Febbraio 2014, ore 11.15
Autore