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Giornate FAI di Primavera
Alla scoperta del patrimonio storico industriale del Museo dell’Energia Idroelettrica di Cedegolo. Dalla sala delle sfere, alla stanza delle dighe, dalla condotta forzata fino alla turbina-alternatore per ammirare l’acqua trasformarsi in energia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Apertura della stagione museale del musil di Cedegolo con le Giornate del Fai di Primavera. Protagonista il capolavoro di archeologia industriale a due passi da Brescia.
Tra le montagne della Valle Camonica, in una gola scavata dal fiume Oglio, sorge il Museo dell’Energia Idroelettrica collocato all’interno di una ex centrale costruita tra il 1909 e il 1910 su progetto dell’Architetto bresciano Egidio Dabbeni.
Un mirabile esempio di recupero funzionale e architettonico di un ex edificio produttivo, oggi luogo ricco di suggestione e memoria storica, da esplorare e ammirare gratuitamente durante le Giornate Fai di Primavera: sabato 24 marzo dalle 14 alle 18, domenica 25 marzo dalle 10 fino alle 18.
Il museo raccoglie le testimonianze del lavoro, del sapere e della tecnica utilizzati nel corso del Novecento per trasformare l’acqua in energia elettrica. Il percorso museale è pensato come un’esperienza multisensoriale ed interattiva per ascoltare, guardare, toccare, far funzionare, conoscere, stupire ed emozionare.
L’ingresso al museo è preceduto dal grande piazzale d'ingresso, dal balcone panoramico sul fiume, dalla fontana che simula la caduta dell’acqua dai fianchi delle montagne e dalle grandi lame di ferro dell'insegna che sorprendono il visitatore creando una forte suggestione.
All’interno la struttura comprende alcuni spazi per le esposizioni temporanee, come le gallerie sotterranee recentemente ristrutturate, e l’ampio ampio e luminoso open space per la mostra permanente. E’ la collocazione ideale per le attrezzature e i reperti di inizio secolo che rappresentano il cuore del patrimonio del musil: l’alternatore Gadda-Brioschi-Finzi, la grande turbina del 1903 e i quattro tralicci provenienti dall’elettrodotto della centrale, ancora dotati degli isolatori in vetro originale .
Il percorso espositivo, ricco di soluzioni multisensoriali, come il fragoroso rumore di una condotta forzata, si snoda a partire dalla sala delle sfere dove sono ricostruiti i fenomeni meteorologici e dove la goccia d'acqua nasce, si forma e cade sulla terra. Da qui il visitatore percorre la storia di questa goccia d’acqua che diventa energia e che segna l’inizio dell’era della civiltà contemporanea.
Nella stanza delle dighe ci accoglie un'installazione multimediale che documenta la formazione dei laghi artificiali, la costruzione dei bacini e il funzionamento delle dighe. Modelli di dighe e sbarramenti, videoproiezioni cortometraggi d'autore raccontano l'epopea dei grandi lavori idroelettrici attraverso le parole dei loro protagonisti.
Seguiamo il percorso dell’acqua all’interno di un grande cilindro, attraversiamo così la condotta forzata dove l’acqua viene indirizzata alla turbina.
Qui nell'ex sala macchine della centrale, dove è stato ricollocato un gruppo turbina-alternatore della Riva Monneret, si scoprono i segreti visibili e invisibili di questo sistema complesso che, attraverso l'albero che unisce turbina e alternatore, attivando i campi magnetici, trasforma il movimento prodotto dall'acqua in elettricità, compiendo il ‘miracolo' della trasformazione dell’energia cinetica in elettricità.
L'esperienza continua nella zona “elettrica” dove macchinari, strumenti e un sistema in rete di videogiochi narrano la funzione dell’energia elettrica, come regolarla, gestirla e distribuirla sul territorio.
In occasione delle Giornate di Primavera del FAI le visite guidate sono gratuite. E’ richiesta prenotazione selezionando l’evento su www.faiprenotazioni.it
Tra le montagne della Valle Camonica, in una gola scavata dal fiume Oglio, sorge il Museo dell’Energia Idroelettrica collocato all’interno di una ex centrale costruita tra il 1909 e il 1910 su progetto dell’Architetto bresciano Egidio Dabbeni.
Un mirabile esempio di recupero funzionale e architettonico di un ex edificio produttivo, oggi luogo ricco di suggestione e memoria storica, da esplorare e ammirare gratuitamente durante le Giornate Fai di Primavera: sabato 24 marzo dalle 14 alle 18, domenica 25 marzo dalle 10 fino alle 18.
Il museo raccoglie le testimonianze del lavoro, del sapere e della tecnica utilizzati nel corso del Novecento per trasformare l’acqua in energia elettrica. Il percorso museale è pensato come un’esperienza multisensoriale ed interattiva per ascoltare, guardare, toccare, far funzionare, conoscere, stupire ed emozionare.
L’ingresso al museo è preceduto dal grande piazzale d'ingresso, dal balcone panoramico sul fiume, dalla fontana che simula la caduta dell’acqua dai fianchi delle montagne e dalle grandi lame di ferro dell'insegna che sorprendono il visitatore creando una forte suggestione.
All’interno la struttura comprende alcuni spazi per le esposizioni temporanee, come le gallerie sotterranee recentemente ristrutturate, e l’ampio ampio e luminoso open space per la mostra permanente. E’ la collocazione ideale per le attrezzature e i reperti di inizio secolo che rappresentano il cuore del patrimonio del musil: l’alternatore Gadda-Brioschi-Finzi, la grande turbina del 1903 e i quattro tralicci provenienti dall’elettrodotto della centrale, ancora dotati degli isolatori in vetro originale .
Il percorso espositivo, ricco di soluzioni multisensoriali, come il fragoroso rumore di una condotta forzata, si snoda a partire dalla sala delle sfere dove sono ricostruiti i fenomeni meteorologici e dove la goccia d'acqua nasce, si forma e cade sulla terra. Da qui il visitatore percorre la storia di questa goccia d’acqua che diventa energia e che segna l’inizio dell’era della civiltà contemporanea.
Nella stanza delle dighe ci accoglie un'installazione multimediale che documenta la formazione dei laghi artificiali, la costruzione dei bacini e il funzionamento delle dighe. Modelli di dighe e sbarramenti, videoproiezioni cortometraggi d'autore raccontano l'epopea dei grandi lavori idroelettrici attraverso le parole dei loro protagonisti.
Seguiamo il percorso dell’acqua all’interno di un grande cilindro, attraversiamo così la condotta forzata dove l’acqua viene indirizzata alla turbina.
Qui nell'ex sala macchine della centrale, dove è stato ricollocato un gruppo turbina-alternatore della Riva Monneret, si scoprono i segreti visibili e invisibili di questo sistema complesso che, attraverso l'albero che unisce turbina e alternatore, attivando i campi magnetici, trasforma il movimento prodotto dall'acqua in elettricità, compiendo il ‘miracolo' della trasformazione dell’energia cinetica in elettricità.
L'esperienza continua nella zona “elettrica” dove macchinari, strumenti e un sistema in rete di videogiochi narrano la funzione dell’energia elettrica, come regolarla, gestirla e distribuirla sul territorio.
In occasione delle Giornate di Primavera del FAI le visite guidate sono gratuite. E’ richiesta prenotazione selezionando l’evento su www.faiprenotazioni.it
24
marzo 2018
Giornate FAI di Primavera
Dal 24 al 25 marzo 2018
archeologia
Location
MUSIL – MUSEO DELL’ENERGIA IDROELETTRICA
Cedegolo, Via Roma, 48, (Brescia)
Cedegolo, Via Roma, 48, (Brescia)
Orario di apertura
sabato 24 marzo dalle 14 alle 18, domenica 25 marzo dalle 10 fino alle 18.
Vernissage
24 Marzo 2018, ore 14.00