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Giosetta Fioroni e la scuola di Piazza del Popolo
ART&CO Parma rende omaggio a Giosetta Fioroni e alla Scuola di Piazza del Popolo, nata nella splendida Roma degli anni ’60 dagli artisti che si ritrovavano al Caffè Rosati e condividevano i fervori e le nuove idee di quel periodo.
Comunicato stampa
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Giosetta Fioroni, Tano Festa, Franco Angeli e Mario Schifano hanno reinterpretato a proprio modo la forte influenza della Pop Art Americana e gli stimoli che anche altri movimenti culturali stavano portando in Italia. La Roma anni '60 è caratterizzata da un clima ricco di entusiasmo, in cui confluiscono stimoli diversi: teatro, performance, cinema, fotografia, letteratura e poesia, in favore di innovazione e di contaminazione. Si sperimentano nuove tecniche, nuovi materiali, nuovi soggetti: nell’arco di un decennio il modo di fare arte cambia radicalmente.
La “Popular Art” si appropria dei mezzi di comunicazione di massa e delle tecnologie per creare opere d'arte riprendendo pubblicità, oggetti di largo consumo e motivi presi dall'immaginario comune, senza essere per questo né una critica né un’assimilazione ai valori del consumismo bensì una presa di coscienza dei tempi, del mondo che cambiava e delle nuove immagini che portava con sè, attinte ovunque: dalle insegne stradali ai simboli del potere monetario americano, il dollaro, ai poster per strada, al cinema. Quello che viene rappresentato e reinterpretato dai nostri è però la realtà storica, lo spazio, la grande bellezza che li circonda. Così Tano Festa: "Mi dispiace per gli americani che hanno così poca storia alle spalle, ma per un artista italiano, romano e per di più vissuto a un passo dalle mura vaticane, pop(olare) è la Cappella Sistina."
La Pop art italiana riesce dunque a far convivere senza fatica la novità della nuova interpretazione artistica con il patrimonio culturale e artistico della penisola, regalandoci opere immortali e che hanno saputo cambiare il modo di interpretare l'arte da lì in avanti, declinando anche in termini più colti e concettuali le immagini quotidiane e “pop”.
La “Popular Art” si appropria dei mezzi di comunicazione di massa e delle tecnologie per creare opere d'arte riprendendo pubblicità, oggetti di largo consumo e motivi presi dall'immaginario comune, senza essere per questo né una critica né un’assimilazione ai valori del consumismo bensì una presa di coscienza dei tempi, del mondo che cambiava e delle nuove immagini che portava con sè, attinte ovunque: dalle insegne stradali ai simboli del potere monetario americano, il dollaro, ai poster per strada, al cinema. Quello che viene rappresentato e reinterpretato dai nostri è però la realtà storica, lo spazio, la grande bellezza che li circonda. Così Tano Festa: "Mi dispiace per gli americani che hanno così poca storia alle spalle, ma per un artista italiano, romano e per di più vissuto a un passo dalle mura vaticane, pop(olare) è la Cappella Sistina."
La Pop art italiana riesce dunque a far convivere senza fatica la novità della nuova interpretazione artistica con il patrimonio culturale e artistico della penisola, regalandoci opere immortali e che hanno saputo cambiare il modo di interpretare l'arte da lì in avanti, declinando anche in termini più colti e concettuali le immagini quotidiane e “pop”.
03
dicembre 2016
Giosetta Fioroni e la scuola di Piazza del Popolo
Dal 03 dicembre 2016 al 17 gennaio 2017
arte contemporanea
Location
L’ART GALLERY
Parma, Borgo San Vitale, 3, (Parma)
Parma, Borgo San Vitale, 3, (Parma)
Orario di apertura
Aperto tutti i giorni, ingresso libero dal Bistrot TEN
Vernissage
3 Dicembre 2016, h 17,30-21,30
Autore
Curatore