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Giosetta Fioroni – La luna nera
Filastrocche, sogni e poesie. Carte e ceramiche
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria Radium Artis, dal 4 aprile al 17 maggio, dedica con grande piacere e particolare affetto la sua mostra di primavera a Giosetta Fioroni, una protagonista della storia dell’arte italiana della seconda metà del Novecento. Si tratta di un'esposizione personale, la prima a Reggio Emilia dell’artista, che include una decina di opere su carta del 2008 ed una serie di ceramiche policrome realizzate in anni diversi, a testimonianza del lungo lavoro di questa grande artista che sa ben coniugare materiali, linguaggi ed espressività diverse attraverso una profonda sensibilità.
I titoli delle opere stesse ( “La casa del mago”, “La luna nera”, “La fata del buongiorno”, “Le stelle cadenti”) evocano i ricordi e le favole dell’infanzia, che hanno continuato a fermentare nel suo immaginario il tema della memoria e del sogno, della fiaba e della magia. Questi temi del resto, sono da sempre cari e fondanti del suo lavoro e mai abbandonati dalla Fioroni nell’arco di tutta la sua ricerca artistica.
Scrive di Giosetta Fioroni il famoso scrittore Goffredo Parise, suo compagno di vita fino alla morte nel 1986: ”Giosetta Fioroni è una persona che cammina in modo leggero: certe volte, non vista, saltella. Questi saltelli non recuperano il tempo perduto, né per andare a scuola né per vivere, recuperano però completamente il tempo dell’ispirazione e del suo sentimento, così indispensabile, oggi, in arte figurativa. L’ideologia figurativa di Giosetta Fioroni è la ricerca dell’infanzia perduta…”.
Queste parole rimbalzano nei nostri cuori osservando le opere di Giosetta che diventano, immediatamente, parte del nostro sentire e occhi nuovi per guardare il mondo.
Parise sosteneva che Giosetta sa estrarre, o meglio infondere, dalle figure o simboli femminili che usa, questi sentimenti ineffabili, non facilmente definibili ed analizzabili, i soli a comporre quello che si dice lo stile, in definitiva, la poesia.
Non a caso è stato scelto, per questa mostra, il titolo “La luna nera”: intendiamo fare pensare e capire, attraverso l’opera di Giosetta Fioroni, quanto l’espressione artistica possa combinare e fondere sentimenti che appartengono alla vita, quella vissuta e quella narrata dagli scrittori e dai poeti.
“La luna nera” (o Lilith) rappresenta alcuni lati oscuri dell’animo umano, delinea il centro delle pulsioni inconsce come componenti individuali di ogni essere. Il significato astrologico di Lilith affonda le sue radici nei miti e nelle leggende antiche e le origini del suo simbolismo si ritrovano nelle prime versioni della Bibbia ebraica. Secondo un'antica tradizione Lilith è il nome della prima donna creata, prima compagna di Adamo, precedente ad Eva, ripudiata e scacciata dall'Eden perchè trasgredì al volere divino, ed è stata in seguito associata ai drammi della vita.
Dalla fine dell’Ottocento, con la crescente emancipazione femminile nel mondo occidentale, la figura di Lilith diventa il simbolo del femminile che finalmente rifiuta di assoggettarsi al maschile: la donna forte che non piega la propria volontà a quella dell’uomo e viene posta a fianco di simboli come quello della Grande Madre.
La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle ore 16.00 alle 19.30, sabato e domenica anche dalle ore 10.00 alle 12.30.
Biografia:
Giosetta Fioroni nasce a Roma in una famiglia di artisti: il padre Mario è scultore e la madre Francesca dipinge ed è marionettista. La Fioroni frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma dove l’incontro con Toti Scialoja è elemento importante nel suo destino di artista; Scialoja aveva all’epoca rapporti con i principali esponenti dell’Espressionismo Astratto americano. Giosetta inizia il suo lavoro a Roma negli anni ’60, partecipando, unica figura femminile, a “La Scuola di Piazza del Popolo” con Angeli, Festa e Schifano, uno dei movimenti innovativi dell’arte italiana dopo la stagione dell’informale. Memorabili sono, di questo periodo, i suoi dipinti in cui utilizza il colore argento dell’alluminio industriale.
Ha partecipato da allora a numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero. Tra di esse, ricordiamo almeno le ripetute presenze alla Biennale di Venezia – nel 1956, nel 1964, invitata da Maurizio Calvesi, nel 1993, con una sala personale curata da Achille Bonito Oliva.
Ricordiamo le mostre personali alla Galleria “La Tartaruga” di Roma nel 1961, al Naviglio di Milano e al Cavallino di Venezia. Nel 1982 è tra gli artisti invitati, a Londra, alla grande esposizione “Arte italiana 1962-1982”. Nel 1990 la Calcografia Nazionale di Roma allestisce una grande mostra antologica dedicata al suo lavoro su carta.
Al 1993 risale la prima esperienza con la ceramica, avviata a Faenza nella bottega Gatti; da allora ha realizzato numerosi cicli, in particolare “I teatrini”. A Mantova, alla Galleria Corraini, espone “Lettere a artisti, poeti e amici” intendendo così sottolineare il rapporto con gli scrittori e con i poeti, che l’artista ha coltivato fin dall’inizio della propria attività - la Fioroni frequentava ed era amica di molti esponenti del Gruppo 63, che proprio a Reggio Emilia tenne una delle prime sedi d’incontro. Nel 2000 Spirale Arte espone nella nuova sede di Milano una speciale mostra di carte alla quale seguiranno molte altre mostre presso le altre sedi della galleria. A Roma la Camera dei Deputati le ha dedicato una personale, “Dì al tempo di tornare”, così come il Museo Laboratorio dell’Università la Sapienza di Roma. Nel 2005 l’editore Skira ha pubblicato una monografia sul suo lavoro in ceramica, e sta per uscire sempre edita da Skira un’ importante monografia curata da Germano Celant.
I titoli delle opere stesse ( “La casa del mago”, “La luna nera”, “La fata del buongiorno”, “Le stelle cadenti”) evocano i ricordi e le favole dell’infanzia, che hanno continuato a fermentare nel suo immaginario il tema della memoria e del sogno, della fiaba e della magia. Questi temi del resto, sono da sempre cari e fondanti del suo lavoro e mai abbandonati dalla Fioroni nell’arco di tutta la sua ricerca artistica.
Scrive di Giosetta Fioroni il famoso scrittore Goffredo Parise, suo compagno di vita fino alla morte nel 1986: ”Giosetta Fioroni è una persona che cammina in modo leggero: certe volte, non vista, saltella. Questi saltelli non recuperano il tempo perduto, né per andare a scuola né per vivere, recuperano però completamente il tempo dell’ispirazione e del suo sentimento, così indispensabile, oggi, in arte figurativa. L’ideologia figurativa di Giosetta Fioroni è la ricerca dell’infanzia perduta…”.
Queste parole rimbalzano nei nostri cuori osservando le opere di Giosetta che diventano, immediatamente, parte del nostro sentire e occhi nuovi per guardare il mondo.
Parise sosteneva che Giosetta sa estrarre, o meglio infondere, dalle figure o simboli femminili che usa, questi sentimenti ineffabili, non facilmente definibili ed analizzabili, i soli a comporre quello che si dice lo stile, in definitiva, la poesia.
Non a caso è stato scelto, per questa mostra, il titolo “La luna nera”: intendiamo fare pensare e capire, attraverso l’opera di Giosetta Fioroni, quanto l’espressione artistica possa combinare e fondere sentimenti che appartengono alla vita, quella vissuta e quella narrata dagli scrittori e dai poeti.
“La luna nera” (o Lilith) rappresenta alcuni lati oscuri dell’animo umano, delinea il centro delle pulsioni inconsce come componenti individuali di ogni essere. Il significato astrologico di Lilith affonda le sue radici nei miti e nelle leggende antiche e le origini del suo simbolismo si ritrovano nelle prime versioni della Bibbia ebraica. Secondo un'antica tradizione Lilith è il nome della prima donna creata, prima compagna di Adamo, precedente ad Eva, ripudiata e scacciata dall'Eden perchè trasgredì al volere divino, ed è stata in seguito associata ai drammi della vita.
Dalla fine dell’Ottocento, con la crescente emancipazione femminile nel mondo occidentale, la figura di Lilith diventa il simbolo del femminile che finalmente rifiuta di assoggettarsi al maschile: la donna forte che non piega la propria volontà a quella dell’uomo e viene posta a fianco di simboli come quello della Grande Madre.
La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle ore 16.00 alle 19.30, sabato e domenica anche dalle ore 10.00 alle 12.30.
Biografia:
Giosetta Fioroni nasce a Roma in una famiglia di artisti: il padre Mario è scultore e la madre Francesca dipinge ed è marionettista. La Fioroni frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma dove l’incontro con Toti Scialoja è elemento importante nel suo destino di artista; Scialoja aveva all’epoca rapporti con i principali esponenti dell’Espressionismo Astratto americano. Giosetta inizia il suo lavoro a Roma negli anni ’60, partecipando, unica figura femminile, a “La Scuola di Piazza del Popolo” con Angeli, Festa e Schifano, uno dei movimenti innovativi dell’arte italiana dopo la stagione dell’informale. Memorabili sono, di questo periodo, i suoi dipinti in cui utilizza il colore argento dell’alluminio industriale.
Ha partecipato da allora a numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero. Tra di esse, ricordiamo almeno le ripetute presenze alla Biennale di Venezia – nel 1956, nel 1964, invitata da Maurizio Calvesi, nel 1993, con una sala personale curata da Achille Bonito Oliva.
Ricordiamo le mostre personali alla Galleria “La Tartaruga” di Roma nel 1961, al Naviglio di Milano e al Cavallino di Venezia. Nel 1982 è tra gli artisti invitati, a Londra, alla grande esposizione “Arte italiana 1962-1982”. Nel 1990 la Calcografia Nazionale di Roma allestisce una grande mostra antologica dedicata al suo lavoro su carta.
Al 1993 risale la prima esperienza con la ceramica, avviata a Faenza nella bottega Gatti; da allora ha realizzato numerosi cicli, in particolare “I teatrini”. A Mantova, alla Galleria Corraini, espone “Lettere a artisti, poeti e amici” intendendo così sottolineare il rapporto con gli scrittori e con i poeti, che l’artista ha coltivato fin dall’inizio della propria attività - la Fioroni frequentava ed era amica di molti esponenti del Gruppo 63, che proprio a Reggio Emilia tenne una delle prime sedi d’incontro. Nel 2000 Spirale Arte espone nella nuova sede di Milano una speciale mostra di carte alla quale seguiranno molte altre mostre presso le altre sedi della galleria. A Roma la Camera dei Deputati le ha dedicato una personale, “Dì al tempo di tornare”, così come il Museo Laboratorio dell’Università la Sapienza di Roma. Nel 2005 l’editore Skira ha pubblicato una monografia sul suo lavoro in ceramica, e sta per uscire sempre edita da Skira un’ importante monografia curata da Germano Celant.
04
aprile 2009
Giosetta Fioroni – La luna nera
Dal 04 aprile al 17 maggio 2009
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
GALLERIA RADIUM ARTIS
San Martino In Rio, Via Don P. Borghi, 1/a, (Reggio Nell'emilia)
San Martino In Rio, Via Don P. Borghi, 1/a, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
martedì - venerdì h 16.00 - 19.30
sabato e domenica h 10.00 - 12.30 / 16.00 - 19.30
Vernissage
4 Aprile 2009, ore 18
Autore