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Giosetta Fioroni – L’Amor
L’amor è il titolo della mostra e delle recenti ceramiche che l’artista Giosetta Fioroni ha creato appositamente per la sua personale alla Galleria ZetaEffe
Comunicato stampa
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“L’amor è il titolo della mostra e delle recenti ceramiche che l’artista Giosetta Fioroni ha creato appositamente per la sua personale alla Galleria ZetaEffe (ricordiamo che oltre alle stesse sono presenti in mostra una selezione di dipinti tra cui la “suite” dedicata al poeta Andrea Zanzotto, le ceramiche “Italia” e “Il Tempio di Marte” della serie dei Teatrini e “Un Cappuccetto Rosso Metafisico”, appartenente al ciclo di opere denominato Vestiti).
I dieci Cuori, realizzati dall’artista in collaborazione con la Bottega Gatti di Faenza, nascono in relazione ad una selezione di componimenti in versi di altrettanti poeti e abbracciano un arco temporale molto ampio (da Catullo a Magrelli). Il tema d’ispirazione è l’amore, interpretato nelle sue diverse declinazioni, che unisce le opere ai versi e ne costituisce filo conduttore.
Le ceramiche diventano la trascrizione, per mezzo dell’arte, di quell’allusione poetica contenuta nelle parole che si visualizza ora attraverso la suggestione delle immagini; per questo motivo ogni singolo “cuore” è un racconto compiuto che avviene per mezzo di elementi figurativi dal valore simbolico e narrativo, introducendo in questo modo alla vista una sorta di parafrasi artistica del testo poetico a cui le ceramiche direttamente si riferiscono.”
Giosetta Fioroni nasce a Roma in una famiglia di artisti: il padre Mario è scultore e la madre Francesca dipinge ed è marionettista. Giosetta frequenta l’Accademia di Belle Arti, dove l’incontro con Toti Scialoja è l’elemento importante del suo destino di artista. Negli anni Sessanta ha ideato una serie di tele e carte, detta gli Argenti: ideogrammi di volti, figure e paesaggi realizzati con smalti e vernice industriale di colore alluminio. E’ l’unica figura femminile a far parte di un movimento in seguito definito “Scuola di Piazza del Popolo”, con Franco Angeli, Mario Schifano e Tano Festa. Questi pittori espongono alla Galleria Tartaruga di Plinio De Martiis, a Roma, dove nel 1968 Giosetta inaugura il Teatro delle Mostre, con la Performance La Spia Ottica. Sono di quel periodo le prime esperienze con la macchina da presa e la fotografia. Espone, negli anni Settanta e Ottanta, alla Galleria Naviglio a Milano, Lucio Amelio a Napoli, De’ Foscherari a Bologna, Dell’Oca a Roma, Mazzoli a Modena, Corraini a Mantova, Studio Bernabò a Venezia e alla Galleria Tartaruga di Roma, una personale dedicata a Venezia (luoghi e paesaggi), dal titolo “Laguna”. Gli anni Novanta iniziano con un’antologica alla Calcografia Nazionale di Roma, dedicata a tutto il suo lavoro su carta. Nel 1993 Achille Bonito Oliva la invita alla Biennale di Venezia, dove torna nel 1995 per la mostra Percorsi del gusto. Sempre nel 1993 inizia a Faenza, nella Bottega Gatti, a lavorare la scultura in ceramica, realizzando diversi cicli di opere: i Teatrini , le Case , le Scatole magiche , le Formelle. Esporrà nel 1999 opere di grande formato, le Steli, all’Archivio della Scuola Romana. L’anno precedente aveva scolpito una serie di bassorilievi policromi: i 100 Alberi, esposti in una parete di 25 metri alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma. Altre committenze di allora sono i due portali per il cinema Nuovo Olimpia di Roma e la Madonna Multietnica, visibile oggi nella chiesa Regina Mundi, sempre nella Capitale. A Ravenna, alla Pinacoteca Loggetta Lombardesca, tra il 1999 e il 2000, Claudio Spadoni riunisce in un’antologica tele dagli anni ’60 fino ai nostri giorni. A Mantova, alla Galleria Corraini espone Lettere a artisti, poeti e amici, mostra che sottolinea il rapporto con gli scrittori e con i poeti, che l’artista coltiva da molti anni, in parallele affinità nei libri e nella grafica, nonché la sua passione per la calligrafia. Nel 2000 Spirale Arte nella sede di Milano espone una speciale sequenza di opere su tela, dal titolo Attraverso l’evento, dedicate al poeta Andrea Zanzotto. A Roma la Camera dei Deputati le dedica una personale: Dì al tempo di tornare, come pure fa il Museo Laboratorio dell’Università la Sapienza di Roma. Nel 2002, dalla collaborazione con l’amico fotografo Marco Delogu, nasce Senex: Ritratto d’artista, un’esposizione di foto in light box nell’Ala Mazzoniana della Stazione Termini di Roma. Del 2003 è la personale che inaugura il nuovo spazio romano dell’Officina Arte Al Borghetto con la mostra Case Matte, ispirata alle omonime poesie di Franco Marcoaldi. Nel marzo dello stesso anno il Comune di Roma le dedica un’ampia antologica, intitolata La Beltà, opere dal 1963 al 2003, al Museo dei Mercati di Traiano, curata da Daniela Lancioni e Federica Pirani. Nel marzo 2004 il Centro Studi d’Arte Contemporanea di Parma allestisce una dettagliata retrospettiva dagli anni ’60 a oggi, curata da Gloria Bianchino, con catalogo Skira. A novembre espone con Spirale Arte una selezione di tele storiche e recenti dedicate a Goffredo Parise. Nel giugno 2005 viene pubblicata da Skira un’importante monografia intitolata Ceramiche, presentata alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Sempre del 2005 sono, tra le altre, le mostre Tracce d’argento, curata da Benedetta Carpi De Resmini alla Galleria dell’Oca di Roma, l’antologica L’Estro quotidiano, allestita al Palazzo del Ridotto di Cesena, e Interno Familiare alla Galleria De’ Foscherari di Bologna. Nel 2006 la Fioroni si dedica a due importanti mostre di opere in ceramica: Animalia, presso l’Officina Arte Al Borghetto di Roma, e Fabula, per la Galleria Spirale Arte di Pietrasanta. Un’altra recente celebrazione della sua attività in questo campo è la mostra antologica al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza del 2007, corredata dal catalogo Allemandi, intitotala Viaggio a Faenza, seguita da una mostra personale alla Galleria Spirale Arte di Monza, intitolata La Subitaneità.Tra il 2008 e il 2010 partecipa a diverse personali, tra le quali ricordiamo: Tutto qui mai altrove presso la Immaginaria Arti Visive di Firenze, I Movimenti Remoti alla Galleria Corraini di Mantova, mentre nel 2010 Giosetta Fioroni-Long ago and far away, alla Galleria Eventinove artecontemporanea di Torino e Fogli in forma di libri e altre Carte dedicata a Paul Celan presso La Diagonale Librogalleria a Roma. Negli ultimi giorni del 2009 viene pubblicata dall’editore Skira un’importante monografia storico-biografica dell’artista, curata da Germano Celant. Infine, nel 2011, espone presso la Galleria MarcoRossi artecontemporanea di Monza la mostra dal titolo Argenti degli anni ’60. Da aprile a maggio 2013 si è svolta una mostra al Drawning Center di New York curata da Claire Gilman. Nel 2013 (aprile-giugno). Nell’ottobre 2013 fino a febbraio 2014 la Galleria d’Arte Moderna di Roma, GNAM, allestisce a Giosetta Fioroni un’ampia antologica su tutto il lavoro dell’artista. La Galleria Nazionale d’arte Moderna di Roma ha proposto invece nel 2014 ben due sue mostre, che illustrano bene la complessità della produzione multiforme dell’artista. Innumerevoli sono stati i contributi critici, anche di scrittori e poeti, sull’opera di Giosetta Fioroni e molte, negli ultimi anni, le tesi di laurea a lei dedicate.
I dieci Cuori, realizzati dall’artista in collaborazione con la Bottega Gatti di Faenza, nascono in relazione ad una selezione di componimenti in versi di altrettanti poeti e abbracciano un arco temporale molto ampio (da Catullo a Magrelli). Il tema d’ispirazione è l’amore, interpretato nelle sue diverse declinazioni, che unisce le opere ai versi e ne costituisce filo conduttore.
Le ceramiche diventano la trascrizione, per mezzo dell’arte, di quell’allusione poetica contenuta nelle parole che si visualizza ora attraverso la suggestione delle immagini; per questo motivo ogni singolo “cuore” è un racconto compiuto che avviene per mezzo di elementi figurativi dal valore simbolico e narrativo, introducendo in questo modo alla vista una sorta di parafrasi artistica del testo poetico a cui le ceramiche direttamente si riferiscono.”
Giosetta Fioroni nasce a Roma in una famiglia di artisti: il padre Mario è scultore e la madre Francesca dipinge ed è marionettista. Giosetta frequenta l’Accademia di Belle Arti, dove l’incontro con Toti Scialoja è l’elemento importante del suo destino di artista. Negli anni Sessanta ha ideato una serie di tele e carte, detta gli Argenti: ideogrammi di volti, figure e paesaggi realizzati con smalti e vernice industriale di colore alluminio. E’ l’unica figura femminile a far parte di un movimento in seguito definito “Scuola di Piazza del Popolo”, con Franco Angeli, Mario Schifano e Tano Festa. Questi pittori espongono alla Galleria Tartaruga di Plinio De Martiis, a Roma, dove nel 1968 Giosetta inaugura il Teatro delle Mostre, con la Performance La Spia Ottica. Sono di quel periodo le prime esperienze con la macchina da presa e la fotografia. Espone, negli anni Settanta e Ottanta, alla Galleria Naviglio a Milano, Lucio Amelio a Napoli, De’ Foscherari a Bologna, Dell’Oca a Roma, Mazzoli a Modena, Corraini a Mantova, Studio Bernabò a Venezia e alla Galleria Tartaruga di Roma, una personale dedicata a Venezia (luoghi e paesaggi), dal titolo “Laguna”. Gli anni Novanta iniziano con un’antologica alla Calcografia Nazionale di Roma, dedicata a tutto il suo lavoro su carta. Nel 1993 Achille Bonito Oliva la invita alla Biennale di Venezia, dove torna nel 1995 per la mostra Percorsi del gusto. Sempre nel 1993 inizia a Faenza, nella Bottega Gatti, a lavorare la scultura in ceramica, realizzando diversi cicli di opere: i Teatrini , le Case , le Scatole magiche , le Formelle. Esporrà nel 1999 opere di grande formato, le Steli, all’Archivio della Scuola Romana. L’anno precedente aveva scolpito una serie di bassorilievi policromi: i 100 Alberi, esposti in una parete di 25 metri alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma. Altre committenze di allora sono i due portali per il cinema Nuovo Olimpia di Roma e la Madonna Multietnica, visibile oggi nella chiesa Regina Mundi, sempre nella Capitale. A Ravenna, alla Pinacoteca Loggetta Lombardesca, tra il 1999 e il 2000, Claudio Spadoni riunisce in un’antologica tele dagli anni ’60 fino ai nostri giorni. A Mantova, alla Galleria Corraini espone Lettere a artisti, poeti e amici, mostra che sottolinea il rapporto con gli scrittori e con i poeti, che l’artista coltiva da molti anni, in parallele affinità nei libri e nella grafica, nonché la sua passione per la calligrafia. Nel 2000 Spirale Arte nella sede di Milano espone una speciale sequenza di opere su tela, dal titolo Attraverso l’evento, dedicate al poeta Andrea Zanzotto. A Roma la Camera dei Deputati le dedica una personale: Dì al tempo di tornare, come pure fa il Museo Laboratorio dell’Università la Sapienza di Roma. Nel 2002, dalla collaborazione con l’amico fotografo Marco Delogu, nasce Senex: Ritratto d’artista, un’esposizione di foto in light box nell’Ala Mazzoniana della Stazione Termini di Roma. Del 2003 è la personale che inaugura il nuovo spazio romano dell’Officina Arte Al Borghetto con la mostra Case Matte, ispirata alle omonime poesie di Franco Marcoaldi. Nel marzo dello stesso anno il Comune di Roma le dedica un’ampia antologica, intitolata La Beltà, opere dal 1963 al 2003, al Museo dei Mercati di Traiano, curata da Daniela Lancioni e Federica Pirani. Nel marzo 2004 il Centro Studi d’Arte Contemporanea di Parma allestisce una dettagliata retrospettiva dagli anni ’60 a oggi, curata da Gloria Bianchino, con catalogo Skira. A novembre espone con Spirale Arte una selezione di tele storiche e recenti dedicate a Goffredo Parise. Nel giugno 2005 viene pubblicata da Skira un’importante monografia intitolata Ceramiche, presentata alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Sempre del 2005 sono, tra le altre, le mostre Tracce d’argento, curata da Benedetta Carpi De Resmini alla Galleria dell’Oca di Roma, l’antologica L’Estro quotidiano, allestita al Palazzo del Ridotto di Cesena, e Interno Familiare alla Galleria De’ Foscherari di Bologna. Nel 2006 la Fioroni si dedica a due importanti mostre di opere in ceramica: Animalia, presso l’Officina Arte Al Borghetto di Roma, e Fabula, per la Galleria Spirale Arte di Pietrasanta. Un’altra recente celebrazione della sua attività in questo campo è la mostra antologica al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza del 2007, corredata dal catalogo Allemandi, intitotala Viaggio a Faenza, seguita da una mostra personale alla Galleria Spirale Arte di Monza, intitolata La Subitaneità.Tra il 2008 e il 2010 partecipa a diverse personali, tra le quali ricordiamo: Tutto qui mai altrove presso la Immaginaria Arti Visive di Firenze, I Movimenti Remoti alla Galleria Corraini di Mantova, mentre nel 2010 Giosetta Fioroni-Long ago and far away, alla Galleria Eventinove artecontemporanea di Torino e Fogli in forma di libri e altre Carte dedicata a Paul Celan presso La Diagonale Librogalleria a Roma. Negli ultimi giorni del 2009 viene pubblicata dall’editore Skira un’importante monografia storico-biografica dell’artista, curata da Germano Celant. Infine, nel 2011, espone presso la Galleria MarcoRossi artecontemporanea di Monza la mostra dal titolo Argenti degli anni ’60. Da aprile a maggio 2013 si è svolta una mostra al Drawning Center di New York curata da Claire Gilman. Nel 2013 (aprile-giugno). Nell’ottobre 2013 fino a febbraio 2014 la Galleria d’Arte Moderna di Roma, GNAM, allestisce a Giosetta Fioroni un’ampia antologica su tutto il lavoro dell’artista. La Galleria Nazionale d’arte Moderna di Roma ha proposto invece nel 2014 ben due sue mostre, che illustrano bene la complessità della produzione multiforme dell’artista. Innumerevoli sono stati i contributi critici, anche di scrittori e poeti, sull’opera di Giosetta Fioroni e molte, negli ultimi anni, le tesi di laurea a lei dedicate.
13
giugno 2015
Giosetta Fioroni – L’Amor
Dal 13 giugno all'otto agosto 2015
arte contemporanea
Location
GALLERIA ZETAEFFE
Firenze, Via Maggio, 47r, (Firenze)
Firenze, Via Maggio, 47r, (Firenze)
Orario di apertura
martedì-sabato: 10.00/13.00-15.30/19.30, lunedì: 15.30/19.30; domenica (su appuntamento)
Vernissage
13 Giugno 2015, ore 19.00
Autore
Curatore