Giosetta Fioroni è un’artista conosciuta nel panorama internazionale. Negli anni Sessanta ha fatto parte della Scuola di Piazza del Popolo assieme a Schifano, Festa e Angeli. Ha partecipato a più di 150 mostre in Italia e all’estero ed è stata presente per diversi anni alla Biennale di Venezia; molte ormai le pubblicazioni, cataloghi, libri e opere che fanno riferimento all’artista.
Per lei hanno scritto i maggiori critici e letterati tra cui Arbasino, Valerio Magrelli, Giorgio Manganelli, Giuliano Briganti, Gillo Dorfless, Achille Bonito Oliva, Renato Barilli, Raffaele La Capria, Goffredo Parise e Andrea Zanzotto.

“In fin dei conti, l’arte è un codice che va interpretato e questo risulta con chiarezza dalla ricerca dell’artista che comunica con gli spettatori attraverso una serie di segnali altamente simbolici come il cuore, l’albero, la casa, i fiori, le stelle o la luna. E’ un repertorio di segni primari e infantili che rappresentano la cosiddetta zona di sicurezza e consentono alla Fioroni di entrare immediatamente in sintonia con lo spettatore, che ha così l’impressione di trovarsi di fronte a una figura familiare a cui accostarsi senza sospetti.” (Alberto Fiz)