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Giovan Battista Rotella – Pittura di grande valore. “Una storia della memoria”
Nell’ambito della decima edizione del Progetto Bancartis indetto da BCC Mediocrati, il MACA presenta una collezione di oltre 40 opere del Maestro Giovan Battista Rotella che testimoniano degli ultimi 10 anni di ricerca pittorica e concettuale dell’artista e della sua estrema perizia tecnica.
Comunicato stampa
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A partire da sabato 29 aprile 2017, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) presenta la mostra Pittura di grande valore “una storia della memoria”, personale del pittore e grafico Giovan Battista Rotella (Gimigliano, 1947). La mostra rinnova il fortunato connubio tra il museo alle pendici della Sila Greca e BCC Mediocrati, istituto bancario rendese che, attraverso il Progetto Bancartis, giunto alla sua decima edizione, arricchisce, con scadenza annuale, la propria collezione di opere d’arte, con una particolare attenzione dedicata agli artisti di origine calabrese.
Giovan Battista Rotella segue nelle orme di maestri del calibro di Francesco Guerrieri, Max Marra, Luigi Le Voci e Silvio Vigliaturo – tra i protagonisti delle edizioni precedenti di Bancartis – e presenta, negli spazi del Piano Nobile del settecentesco Palazzo Sanseverino-Falcone, sede del MACA, una collezione di oltre quaranta opere che testimoniano degli ultimi dieci anni di ricerca pittorica e concettuale dell’artista e della sua estrema perizia tecnica, con particolare attenzione ai dipinti più recenti. Il critico e storico dell’arte Paolo Levi scrive dell’artista: «il lavoro pittorico di Rotella appartiene alla storia dell’arte del nostro tempo, appartenendo da una parte all’avanguardia concettuale, e dall’altra alla tradizione».
Le opere che compongono la mostra presentata al MACA tramutano la tela in uno spazio enciclopedico che afferma l’amore dell’artista per la storia dell’arte e i suoi protagonisti, i cui capolavori, riproposti con perfezione iperrealista, si trasformano in francobolli strappati e accartocciati, mescolati a frammenti di lettere, in un esercizio di recupero della memoria, al contempo individuale e collettiva.
«Giovan Battista Rotella – scrive Boris Brollo, curatore della mostra – si è assunto di esser certificatore della memoria letterario-visiva, imponendo a tutti noi una storia meno eclatante, meno monumentale ma più intima e cioè il raccontare per francobolli, per lacerti di buste postali, il fluire dell'esistenza umana compresa fra cultura alta e cultura bassa. Egli si assume con la pittura il raccontare della vita e ne fa la sua storia. Non solo egli ricostruisce per noi una memoria visiva che raccoglie tutta la storia dell'arte citando Renoir, Warhol, Botero, Mirò, Picasso, Modigliani, Puccini, Manzoni, ma pure Tex Willer e Diabolik che sono la cultura “bassa”, quella più popolare, riscattandola così agli occhi stessi della storia, donandole vestigia artistiche inusuali, cioè portandola ad un vissuto culturale inaspettato per un fumetto che si fa pittura di grande valore».
Giovan Battista Rotella segue nelle orme di maestri del calibro di Francesco Guerrieri, Max Marra, Luigi Le Voci e Silvio Vigliaturo – tra i protagonisti delle edizioni precedenti di Bancartis – e presenta, negli spazi del Piano Nobile del settecentesco Palazzo Sanseverino-Falcone, sede del MACA, una collezione di oltre quaranta opere che testimoniano degli ultimi dieci anni di ricerca pittorica e concettuale dell’artista e della sua estrema perizia tecnica, con particolare attenzione ai dipinti più recenti. Il critico e storico dell’arte Paolo Levi scrive dell’artista: «il lavoro pittorico di Rotella appartiene alla storia dell’arte del nostro tempo, appartenendo da una parte all’avanguardia concettuale, e dall’altra alla tradizione».
Le opere che compongono la mostra presentata al MACA tramutano la tela in uno spazio enciclopedico che afferma l’amore dell’artista per la storia dell’arte e i suoi protagonisti, i cui capolavori, riproposti con perfezione iperrealista, si trasformano in francobolli strappati e accartocciati, mescolati a frammenti di lettere, in un esercizio di recupero della memoria, al contempo individuale e collettiva.
«Giovan Battista Rotella – scrive Boris Brollo, curatore della mostra – si è assunto di esser certificatore della memoria letterario-visiva, imponendo a tutti noi una storia meno eclatante, meno monumentale ma più intima e cioè il raccontare per francobolli, per lacerti di buste postali, il fluire dell'esistenza umana compresa fra cultura alta e cultura bassa. Egli si assume con la pittura il raccontare della vita e ne fa la sua storia. Non solo egli ricostruisce per noi una memoria visiva che raccoglie tutta la storia dell'arte citando Renoir, Warhol, Botero, Mirò, Picasso, Modigliani, Puccini, Manzoni, ma pure Tex Willer e Diabolik che sono la cultura “bassa”, quella più popolare, riscattandola così agli occhi stessi della storia, donandole vestigia artistiche inusuali, cioè portandola ad un vissuto culturale inaspettato per un fumetto che si fa pittura di grande valore».
29
aprile 2017
Giovan Battista Rotella – Pittura di grande valore. “Una storia della memoria”
Dal 29 aprile al 04 giugno 2017
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
MACA – MUSEO CIVICO D’ARTE CONTEMPORANEA SILVIO VIGLIATURO
Acri, Piazza Giovanni Falcone, 1, (Cosenza)
Acri, Piazza Giovanni Falcone, 1, (Cosenza)
Orario di apertura
da martedì a domenica, ore 9-13 e 16-19
Vernissage
29 Aprile 2017, ore 18
Autore
Curatore