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Giovanna Brogna Sonnino – Me
Dedicata dall’artista alla fotografa palestinese Karimeh Abbud, nota con lo pseudonimo di Lady Photographer, la personale di Giovanna Brogna Sonnino, “MIE” presenta una selezione di circa trenta opere tra fotografie e collages, alcune delle quali inedite.
Comunicato stampa
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La fotografia e l’arte contemporanea tornano protagoniste alla Galleria d’Arte Susanna Occhipinti di Ragusa che presenta la personale di Giovanna Brogna Sonnino, “MIE”. Dedicata dall’artista alla fotografa palestinese Karimeh Abbud, nota con lo pseudonimo di Lady Photographer, la mostra, dal 25 maggio al 30 giugno 2024, presenta una selezione di circa trenta opere tra fotografie e collages, alcune delle quali inedite.
Personaggio schivo quanto poliedrico, la catanese Giovanna Brogna (classe 1955) è una delle autrici più significative della storia artistica siciliana degli ultimi trent'anni. “In essa il piacere di vedere si manifesta nel piacere di scorgere la bellezza in tutte le cose. Mi è già capitato di dirlo: i suoi lavori fotografici, che sono solo una parte della sua produzione, sono impregnati di cielo. In essi la materia, pur rimanendo interamente materia, sembra tendere all’impalpabilità, a farsi suono e luce. Le sue fotografie sono tutte toccate dalla delicatezza e dal gusto dell'essenziale”, la descrive Diego Mormorio nel volume “Storia essenziale della fotografia” (Ed. Postcart).
Per Giovanna Brogna Sonnino fotografare equivale a prendere appunti e la selezione di scatti presentati, a colori, in bianco e nero rigorosamente su pellicola, hanno sempre una cornice letteraria perché racchiudono pensieri, intuizioni, sensazioni, non facili da tradurre subito in parole ma adatti per essere fermati nelle immagini. Senza artifici, nelle immagini di Giovanna Brogna Sonnino entrano l’effimero, il casuale, l’indeterminato e tutti quegli aspetti della vita che per certi versi la rendono interessante, dove il tempo sembra non esistere. Sono immagini intime, che spesso catturano un solo dettaglio, di un interno, di un paesaggio, di persone, di sé stessa. Il suono è espresso come silenzio, la luce come verità carica di poesia, che predomina sull’estetica. Elementi che si ritrovano non solo nelle fotografie, ma anche nella serie dei 12 collages che saranno esposti in mostra: tutti realizzati nel 2018 con tecnica a ritaglio, strappo e stralci di nastro adesivo e che si ritrovano accanto a ritratti e autoritratti dell'autrice.
Un progetto artistico molto affine alla poetica ricercata dalla gallerista Susanna Occhipinti, come racconta: “Giovanna Brogna/Sonnino è artista poliedrica di grande talento e di spiccata sensibilità, e si pone oggi tra i più significativi autori italiani sperimentatori di forme e ricerche di linguaggio fotografico e audiovisivo. Le opere in mostra fanno emergere in particolar modo la delicatezza, l’intelligenza e l’essenzialità. È qui che trovano spazio brevi pensieri, che appaiono come un fumetto accanto ai ritratti e agli autoritratti dell’autrice, scattati dal 1973 al 1993, e non solo. Tra le sue pagine le paure e le emozioni diventano fulcro della sua pratica filosofica e artistica”.
La mostra è arricchita da un testo di Diego Mormorio: “C'è un’immagine di Giovanna che non avevo mai vista e che Susanna Occhipinti ha scelto di mettere come copertina di questa mostra. Un giovane sta fotografando una donna distesa sulla spiaggia. È Giovanna, la quale, a sua volta, fotografa il fotografo, creando così una magica circolarità: questo è in realtà il senso di tutto il nostro fotografare.”
Personaggio schivo quanto poliedrico, la catanese Giovanna Brogna (classe 1955) è una delle autrici più significative della storia artistica siciliana degli ultimi trent'anni. “In essa il piacere di vedere si manifesta nel piacere di scorgere la bellezza in tutte le cose. Mi è già capitato di dirlo: i suoi lavori fotografici, che sono solo una parte della sua produzione, sono impregnati di cielo. In essi la materia, pur rimanendo interamente materia, sembra tendere all’impalpabilità, a farsi suono e luce. Le sue fotografie sono tutte toccate dalla delicatezza e dal gusto dell'essenziale”, la descrive Diego Mormorio nel volume “Storia essenziale della fotografia” (Ed. Postcart).
Per Giovanna Brogna Sonnino fotografare equivale a prendere appunti e la selezione di scatti presentati, a colori, in bianco e nero rigorosamente su pellicola, hanno sempre una cornice letteraria perché racchiudono pensieri, intuizioni, sensazioni, non facili da tradurre subito in parole ma adatti per essere fermati nelle immagini. Senza artifici, nelle immagini di Giovanna Brogna Sonnino entrano l’effimero, il casuale, l’indeterminato e tutti quegli aspetti della vita che per certi versi la rendono interessante, dove il tempo sembra non esistere. Sono immagini intime, che spesso catturano un solo dettaglio, di un interno, di un paesaggio, di persone, di sé stessa. Il suono è espresso come silenzio, la luce come verità carica di poesia, che predomina sull’estetica. Elementi che si ritrovano non solo nelle fotografie, ma anche nella serie dei 12 collages che saranno esposti in mostra: tutti realizzati nel 2018 con tecnica a ritaglio, strappo e stralci di nastro adesivo e che si ritrovano accanto a ritratti e autoritratti dell'autrice.
Un progetto artistico molto affine alla poetica ricercata dalla gallerista Susanna Occhipinti, come racconta: “Giovanna Brogna/Sonnino è artista poliedrica di grande talento e di spiccata sensibilità, e si pone oggi tra i più significativi autori italiani sperimentatori di forme e ricerche di linguaggio fotografico e audiovisivo. Le opere in mostra fanno emergere in particolar modo la delicatezza, l’intelligenza e l’essenzialità. È qui che trovano spazio brevi pensieri, che appaiono come un fumetto accanto ai ritratti e agli autoritratti dell’autrice, scattati dal 1973 al 1993, e non solo. Tra le sue pagine le paure e le emozioni diventano fulcro della sua pratica filosofica e artistica”.
La mostra è arricchita da un testo di Diego Mormorio: “C'è un’immagine di Giovanna che non avevo mai vista e che Susanna Occhipinti ha scelto di mettere come copertina di questa mostra. Un giovane sta fotografando una donna distesa sulla spiaggia. È Giovanna, la quale, a sua volta, fotografa il fotografo, creando così una magica circolarità: questo è in realtà il senso di tutto il nostro fotografare.”
25
maggio 2024
Giovanna Brogna Sonnino – Me
Dal 25 maggio al 30 giugno 2024
fotografia
Location
SEDI VARIE – Ragusa
Ragusa, (Ragusa)
Ragusa, (Ragusa)
Orario di apertura
lunedì dalle ore 17:00 alle ore 20:00;
dal martedì al sabato dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 17:00 alle ore 20:00
Sito web
Ufficio stampa
Virginia Coletta
Autore
Curatore