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Giovanna Gusmaroli – Di scena in scena
La mostra mette in cornice un nutrito numero di opere dell’illustre artista italiana, dove la tecnica del disegno e del colore sostiene e innalza l’uso delle forme, sicchè la stessa immagine del nudo diviene citazione e cultura.
Comunicato stampa
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Con “Osservatorio delle Arti” si vuole proporre una palpabile analisi di gusti e segnali culturali che artisti italiani e stranieri articolano con linguaggi colti e attraverso preziose testimonianze. Lo scrigno esiodeo di opere e giorni si apre per svelare immagini che sembrano custodire come un segreto, come un oracolo, il centro del mondo. E’ così che questo progetto ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza, critico di piano internazionale, campiona una sorta di mappa del mondo dell’arte in cui sono presentati i nodi culturali più originali della Storia dell’Arte Contemporanea. I sogni collettivi suggeriscono immagini diverse e tutto è riposizionato in questo sentiero secondo una logica testuale e di orientamento geografico; perché l’arte è anche un’arma politica. La mostra mette in cornice con il titolo “Di scena in scena” un nutrito numero di opere dell'illustre artista italiana, dove la tecnica del disegno e del colore sostiene e innalza l'uso delle forme, sicchè la stessa immagine del nudo diviene citazione e cultura.
All’inaugurazione ci sarà la presenza dell’Artista che firmerà i cataloghi, personalizzandoli, e la partecipazione di giornalisti e intellettuali.
Scrive Carlo Franza nel testo : “Giovanna Gusmaroli è un'artista milanese, nata e vissuta da sempre a Milano, per cui la cultura e la sensibilità artistica acquisita si è formata tutta nel clima lombardo più intenso degli anni Sessanta/Settanta del Novecento. Si è diplomata in Scenografia all’Accademia di Brera allieva del Prof. Varisco, e ha mantenuto stretto il rapporto con il lavoro di architettura e di insegnamento che pure l'hanno investita di pari passo. Nel suo vivere la pittura, è stato vivace il mantenimento culturale della scelta che ha fatto frequentando, dopo gli studi e la professione, anche la Scuola del nudo, rieditando una sorta di teatralissimo vivere il presente, il quotidiano, nel rappresentare il corpo nudo, quasi scelta pirandelliana di un essere che recita a soggetto. Il soggetto è soprattutto l’elemento femminile, il corpo della donna, e il viso come espressione totale del vissuto, appena accennato. Questo corpo identitario è stato poi innervato in una scenografia di movimenti, di sguardi, di atteggiamenti. La bellezza in queste opere recenti realizzate da Giovanna Gusmaroli, si rivela sorprendentemente irresistibile. E’ come trovarsi in uno stato nostalgico dove le figure tradiscono la finzione che esprime un’ottusa vanità dell’essersi dimenticata di se stessa, per effetto del proprio intimo e teatralissimo gioco. Donne e madonne diventano un sacrario e producono con alfabeti diversi, visioni
nuove, urgenze febbricitanti. Tutto vive in un sogno-racconto, in uno svelarsi alla vita, grazie anche al sapiente artificio che fa elaborare scenografie e icone del presente. Giovanna Gusmaroli intende con la geografia tecnica del montaggio scenografico del soggetto-oggetto che invade inesorabilmente l’occhio dello spettatore, svelare immagini esposte e disposte tra echi che tradiscono un respiro ermetico e magico. La nostra artista che vanta studi classici all’interno della gloriosa Accademia di Belle Arti di Brera vive da qualche tempo una vivace ricerca nella formulazione non solo tecnica, con l’uso dell’arte pittorica e del disegno, che non spazia su sorprese decorative, semmai costruttive, ma nella ripresa dell’immagine, la cosiddetta immagine salvata che buona parte della critica italiana e in primis il sottoscritto, indicarono come l’esempio più colto e confacente con la lunga tradizione dell’arte italiana.
Ecco allora Giovanna Gusmaroli sorprendere la bellezza come una realtà viva capace di trasmettere ancora esemplari pagine di poesia, e non solo, ma riesce proprio con la costruzione ad elaborare una sorta di scenario composito della realtà che diventa via via sempre nuova. E difatti le sue quadrature non sono mai fini a se stesse, ma fanno vivere l’immagine sempre rapportata con la geografia dell'esistenza, con i drammi, le conquiste e le fibrillazioni dell’universo femminile. Le opere sono quindi fortemente soggettive, poco imbevute di gusto ma cariche di cultura, di resocontismo finale, adatto a far percepire una bellezza che si è forgiata solidamente e si è imposta come pratica culturale. .Il clima di questo stile è unitario, si accerta in una corposa visione che sa di plastica, si carica di capitoli che sono tanti quante le pongono in essere forme la cui composizione, e una vibrazione fondamentalmente umana. L’intensità di energia in questi nudi si avvita e diviene, nella gagliarda coesione, linea che preme sulle forme, con una elaborazione penetrante, raffinata, scenografica, per via di quelle larghe pennellate che fanno da pannello alle alle cavità, alle luci e alle ombre. Nel nudo, soprattutto, si legge una tenace volontà di uscire dal flusso della propria vita, dal ritmo della propria vitalità, con una disciplina severa e una pacificazione dell’ispirazione troppo appassionata di elementi vissuti, che si porgono all’occhio con un colore che sa di macchia pur con i suoi passaggi di luci e di ombre. Ogni nudo, velato e disciolto, abita uno spazio sfumato, sottile, poetico; diviene versione individualizzata dei riflessi del mondo reale sulla coscienza e sulla sensibilità”.
Biografia dell’artista
Giovanna Gusmaroli (Vanngio) è nata a Milano nel 1941. Si è laureata in Architettura al Politecnico di Milano e Diplomata all'Accademia di Belle Arti di Brera in Scenografia con il Prof. Varisco. Ha tenuto mostre personali (Milano, Artecultura, 2010) e collettive (Fratelli d'Italia, Artestudio 26-Milano e Borgo Cardigliano- Specchia/Lecce 2011). Da anni frequenta il Corso della Libera Scuola del Nudo dell' Accademia di Brera tenuto dal Prof. Massimo Zuppelli, distinguendosi in numerose mostre annuali. Nel 2011 l'illustre Storico dell'Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza le cura la mostra all'Otel Ristotheatre di Firenze. Ancora nel 2011 vince il Premio delle Arti Premio della Cultura edizione XXIII a Milano.
Biografia del Curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano-Lecce nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco - Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 ( di cui è presidente di giuria dal 2001) e il premio Città di Tricase nel 2008.
All’inaugurazione ci sarà la presenza dell’Artista che firmerà i cataloghi, personalizzandoli, e la partecipazione di giornalisti e intellettuali.
Scrive Carlo Franza nel testo : “Giovanna Gusmaroli è un'artista milanese, nata e vissuta da sempre a Milano, per cui la cultura e la sensibilità artistica acquisita si è formata tutta nel clima lombardo più intenso degli anni Sessanta/Settanta del Novecento. Si è diplomata in Scenografia all’Accademia di Brera allieva del Prof. Varisco, e ha mantenuto stretto il rapporto con il lavoro di architettura e di insegnamento che pure l'hanno investita di pari passo. Nel suo vivere la pittura, è stato vivace il mantenimento culturale della scelta che ha fatto frequentando, dopo gli studi e la professione, anche la Scuola del nudo, rieditando una sorta di teatralissimo vivere il presente, il quotidiano, nel rappresentare il corpo nudo, quasi scelta pirandelliana di un essere che recita a soggetto. Il soggetto è soprattutto l’elemento femminile, il corpo della donna, e il viso come espressione totale del vissuto, appena accennato. Questo corpo identitario è stato poi innervato in una scenografia di movimenti, di sguardi, di atteggiamenti. La bellezza in queste opere recenti realizzate da Giovanna Gusmaroli, si rivela sorprendentemente irresistibile. E’ come trovarsi in uno stato nostalgico dove le figure tradiscono la finzione che esprime un’ottusa vanità dell’essersi dimenticata di se stessa, per effetto del proprio intimo e teatralissimo gioco. Donne e madonne diventano un sacrario e producono con alfabeti diversi, visioni
nuove, urgenze febbricitanti. Tutto vive in un sogno-racconto, in uno svelarsi alla vita, grazie anche al sapiente artificio che fa elaborare scenografie e icone del presente. Giovanna Gusmaroli intende con la geografia tecnica del montaggio scenografico del soggetto-oggetto che invade inesorabilmente l’occhio dello spettatore, svelare immagini esposte e disposte tra echi che tradiscono un respiro ermetico e magico. La nostra artista che vanta studi classici all’interno della gloriosa Accademia di Belle Arti di Brera vive da qualche tempo una vivace ricerca nella formulazione non solo tecnica, con l’uso dell’arte pittorica e del disegno, che non spazia su sorprese decorative, semmai costruttive, ma nella ripresa dell’immagine, la cosiddetta immagine salvata che buona parte della critica italiana e in primis il sottoscritto, indicarono come l’esempio più colto e confacente con la lunga tradizione dell’arte italiana.
Ecco allora Giovanna Gusmaroli sorprendere la bellezza come una realtà viva capace di trasmettere ancora esemplari pagine di poesia, e non solo, ma riesce proprio con la costruzione ad elaborare una sorta di scenario composito della realtà che diventa via via sempre nuova. E difatti le sue quadrature non sono mai fini a se stesse, ma fanno vivere l’immagine sempre rapportata con la geografia dell'esistenza, con i drammi, le conquiste e le fibrillazioni dell’universo femminile. Le opere sono quindi fortemente soggettive, poco imbevute di gusto ma cariche di cultura, di resocontismo finale, adatto a far percepire una bellezza che si è forgiata solidamente e si è imposta come pratica culturale. .Il clima di questo stile è unitario, si accerta in una corposa visione che sa di plastica, si carica di capitoli che sono tanti quante le pongono in essere forme la cui composizione, e una vibrazione fondamentalmente umana. L’intensità di energia in questi nudi si avvita e diviene, nella gagliarda coesione, linea che preme sulle forme, con una elaborazione penetrante, raffinata, scenografica, per via di quelle larghe pennellate che fanno da pannello alle alle cavità, alle luci e alle ombre. Nel nudo, soprattutto, si legge una tenace volontà di uscire dal flusso della propria vita, dal ritmo della propria vitalità, con una disciplina severa e una pacificazione dell’ispirazione troppo appassionata di elementi vissuti, che si porgono all’occhio con un colore che sa di macchia pur con i suoi passaggi di luci e di ombre. Ogni nudo, velato e disciolto, abita uno spazio sfumato, sottile, poetico; diviene versione individualizzata dei riflessi del mondo reale sulla coscienza e sulla sensibilità”.
Biografia dell’artista
Giovanna Gusmaroli (Vanngio) è nata a Milano nel 1941. Si è laureata in Architettura al Politecnico di Milano e Diplomata all'Accademia di Belle Arti di Brera in Scenografia con il Prof. Varisco. Ha tenuto mostre personali (Milano, Artecultura, 2010) e collettive (Fratelli d'Italia, Artestudio 26-Milano e Borgo Cardigliano- Specchia/Lecce 2011). Da anni frequenta il Corso della Libera Scuola del Nudo dell' Accademia di Brera tenuto dal Prof. Massimo Zuppelli, distinguendosi in numerose mostre annuali. Nel 2011 l'illustre Storico dell'Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza le cura la mostra all'Otel Ristotheatre di Firenze. Ancora nel 2011 vince il Premio delle Arti Premio della Cultura edizione XXIII a Milano.
Biografia del Curatore
Carlo Franza, nato ad Alessano-Lecce nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’Arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco - Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 ( di cui è presidente di giuria dal 2001) e il premio Città di Tricase nel 2008.
24
settembre 2011
Giovanna Gusmaroli – Di scena in scena
Dal 24 settembre al 16 dicembre 2011
arte contemporanea
Location
OTEL RISTOTHEATRE
Firenze, Via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, 9, (Firenze)
Firenze, Via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, 9, (Firenze)
Orario di apertura
Dal giovedì alla domenica, ad Eventi
Vernissage
24 Settembre 2011, ore 19.00
Autore
Curatore