Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giovanna Lacedra – Eva della vertigine
Gilda Contemporary Art presenta Eva della vertigine, performance scritta e interpretata da Giovanna Lacedra. L’azione performativa si svolgerà all’interno della mostra in corso LEILI di Darya Ershad e Janan Nozari.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Eva della vertigine è un’azione che dà simbolicamente voce ai forzati silenzi femminili attraverso alcuni versi tratti dalla raccolta di poesie “Adrenalina”, della scrittrice libanese Joumana Haddad.
Partendo da una riflessione sulla violazione dei diritti femminili e del diritto ad essere se stesse, ad espandersi e fluire, la performance si sviluppa sullo sfondo di un mare danzante, argenteo, dalle onde gentili e carezzevoli. Una donna dal capo coperto e vestita di nero stringe nella mano destra una rosa bianca, e nella mano sinistra uno specchio. Come la Nuda Veritas Klimtiana, la donna rivolge quello specchio verso di noi e ci chiede di guardarci dentro, ci chiede di cercare dentro tutte le risposte, e le radici di ogni preconcetto.
AI suoi piedi un bacile ricolmo di latte, un recinto di spine e una mela.
Ogni oggetto si fa simbolo di desiderio e negazione di questo, metafora visiva di una intima lotta femminile per il diritto alla propria, personale vertigine.
Giovanna Lacedra (1977) è un’artista performer e docente di storia dell’arte. Si forma come pittrice presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e si abilita come docente di storia dell’arte e disegno presso la Facoltà di Architettura. Vive per molti anni a Milano, dove insegna storia dell’arte e avvia la sua attività artistica di performer, collaborando con diversi curatori e gallerie e partecipando a numerosi festival di arti performative in tutta Italia. Attualmente risiede e lavora a Ravenna. La sua ricerca in ambito performativo è incentrata su tematiche sociali e più specificamente femminili: la memoria, l’abuso, la solitudine, l’incomunicabilità. Tra gli argomenti trattati: anoressia, abuso all’infanzia, maternità, prevaricazione di genere, manipolazione affettiva. Tra le sue performances: “Io Sottraggo”, “L’Aspirante”, “Nonsonomaistataunabambina”, “Edge”, “Come il Mare in un Bicchiere”, “Amplexus Mater”. Scrive per il Magazine di Arte e Cultura Wall Street International, tenendo una propria rubrica titolata “Per Voce Creativa” in cui ogni mese presenta ed intervista un’artista esponendone la ricerca, la poetica ed il lavoro.
Joumana Haddad è un’autrice di fama, poetessa, giornalista e attivista per i diritti delle donne in Libano. Fondatrice nel 2008 della rivista trimestrale in lingua araba Jasad (Corpo), nei suoi scritti restituisce voce e corpo alle donne, trattando temi che per il suo paese restano un tabù. L’autrice ha autorizzato Giovanna Lacedra ad interpretare i suoi versi all’interno di questa azione performativa.
Partendo da una riflessione sulla violazione dei diritti femminili e del diritto ad essere se stesse, ad espandersi e fluire, la performance si sviluppa sullo sfondo di un mare danzante, argenteo, dalle onde gentili e carezzevoli. Una donna dal capo coperto e vestita di nero stringe nella mano destra una rosa bianca, e nella mano sinistra uno specchio. Come la Nuda Veritas Klimtiana, la donna rivolge quello specchio verso di noi e ci chiede di guardarci dentro, ci chiede di cercare dentro tutte le risposte, e le radici di ogni preconcetto.
AI suoi piedi un bacile ricolmo di latte, un recinto di spine e una mela.
Ogni oggetto si fa simbolo di desiderio e negazione di questo, metafora visiva di una intima lotta femminile per il diritto alla propria, personale vertigine.
Giovanna Lacedra (1977) è un’artista performer e docente di storia dell’arte. Si forma come pittrice presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e si abilita come docente di storia dell’arte e disegno presso la Facoltà di Architettura. Vive per molti anni a Milano, dove insegna storia dell’arte e avvia la sua attività artistica di performer, collaborando con diversi curatori e gallerie e partecipando a numerosi festival di arti performative in tutta Italia. Attualmente risiede e lavora a Ravenna. La sua ricerca in ambito performativo è incentrata su tematiche sociali e più specificamente femminili: la memoria, l’abuso, la solitudine, l’incomunicabilità. Tra gli argomenti trattati: anoressia, abuso all’infanzia, maternità, prevaricazione di genere, manipolazione affettiva. Tra le sue performances: “Io Sottraggo”, “L’Aspirante”, “Nonsonomaistataunabambina”, “Edge”, “Come il Mare in un Bicchiere”, “Amplexus Mater”. Scrive per il Magazine di Arte e Cultura Wall Street International, tenendo una propria rubrica titolata “Per Voce Creativa” in cui ogni mese presenta ed intervista un’artista esponendone la ricerca, la poetica ed il lavoro.
Joumana Haddad è un’autrice di fama, poetessa, giornalista e attivista per i diritti delle donne in Libano. Fondatrice nel 2008 della rivista trimestrale in lingua araba Jasad (Corpo), nei suoi scritti restituisce voce e corpo alle donne, trattando temi che per il suo paese restano un tabù. L’autrice ha autorizzato Giovanna Lacedra ad interpretare i suoi versi all’interno di questa azione performativa.
23
febbraio 2021
Giovanna Lacedra – Eva della vertigine
23 febbraio 2021
arti performative
Location
GILDA CONTEMPORARY ART
Milano, Via San Maurilio, 14, (Milano)
Milano, Via San Maurilio, 14, (Milano)
Sito web
Autore