Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giovanni Boldini / Filippo de Pisis – L’arte per l’arte
Al Castello Estense, monumento simbolo della città di Ferrara, sarà possibile ammirare una galleria di capolavori di Giovanni Boldini e Filippo de Pisis, tra i protagonisti della scena artistica internazionale tra Otto e Novecento.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’ARTE PER L’ARTE. Il Castello Estense ospita Giovanni Boldini e Filippo de Pisis
A partire dal 31 gennaio 2015 al Castello Estense sarà allestita una selezione di capolavori di due grandi pittori ferraresi che sono stati protagonisti della scena artistica tra Otto e Novecento, Giovanni Boldini e Filippo de Pisis. Il monumento simbolo della città farà da cornice alle opere dei due artisti scelte dalle collezioni delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Massari a Ferrara.
L’arte per l’arte. Il Castello Estense ospita Giovanni Boldini e Filippo de Pisis intende riconsegnare al pubblico il patrimonio rimasto celato in seguito al terremoto del 2012 e sottolineare il rilievo della pittura moderna ferrarese attraverso due figure di statura internazionale. L’obiettivo degli organizzatori e degli enti curatori è quello di far vivere i musei nonostante la chiusura della sede che li accoglieva. Più che una mostra sarà, infatti, un allestimento semi-temporaneo che potrà essere visitato sino alla riapertura di Palazzo Massari, ora in corso di restauro.
Le sale fastosamente decorate al piano nobile del Castello Estense e i celebri Camerini di Alfonso I saranno così la sede temporanea di due percorsi monografici che raccontano la parabola creativa di Boldini e De Pisis. I musei ferraresi conservano, infatti, i più ricchi e completi fondi dei due artisti, documentando ogni aspetto della loro ricerca: olii, pastelli e acquerelli, studi e annotazioni boldiniani, e le opere depisisiane verranno messi in dialogo secondo due linee di lettura che restituiranno un intenso ritratto delle personalità artistiche dei due maestri.
Il percorso espositivo si svilupperà a partire dalle sale del Governo, della Devoluzione, dei Paesaggi e delle Geografie, con dipinti, opere su carta e documenti appartenuti a Boldini, dando risalto al ruolo di spicco dell’artista nel rinnovamento della pittura italiana e internazionale. Innanzitutto le prove nella Firenze dei macchiaioli, invenzioni di sorprendente immediatezza come Le sorelle Lascaraky; poi la produzione successiva al trasferimento nella Parigi degli impressionisti, in cui spiccano brillanti evocazioni delle atmosfere della vita moderna – da Notturno a Montmartre alla Cantante mondana – testimoni del confronto con Degas; infine, le icone della ritrattistica – come il Ritratto del piccolo Subercaseaux, Fuoco d’artificio, La passeggiata al Bois de Boulogne o La signora in rosa – che sanciscono l’affermazione della cifra stilistica con cui Boldini si impone come protagonista incontestato di questo genere in Europa e oltreoceano. L’allestimento presenterà, in una affascinante sequenza, i volti delle protagoniste della Belle Époque, da Rita Lydig alla contessa de Leusse a Olivia Concha de Fontecilla, e degli amici artisti, come Degas, Menzel e Whistler.
I Camerini, solitamente non aperti al pubblico, ospiteranno la seconda parte dell’allestimento, dedicata a un altro talento ferrarese attivo sul palcoscenico parigino. A raccontare il percorso creativo di De Pisis saranno le opere che sono entrate a far parte della raccolta ferrarese soprattutto grazie all’attività della Fondazione Pianori e al generoso lascito di Manlio e Franca Malabotta. Aprono la narrazione preziose testimonianze del periodo giovanile, da Natura morta col martin pescatore, dipinta a Ferrara prima del trasferimento nella capitale francese, a Le cipolle di Socrate, rivelatore della riflessione di De Pisis su De Chirico e la pittura metafisica. Seguono i capolavori del periodo parigino che raccontano la nascita di un linguaggio altamente personale: pure invenzioni liriche, come le nature morte marine e Il gladiolo fulminato, o trascrizioni pittoriche delle brucianti emozioni che l’esperienza della Ville lumière procura al pittore, di cui un esempio è Strada di Parigi. Il cerchio si chiude con la produzione successiva al rientro in Italia: penetranti effigi maschili come il Ritratto di Allegro e poi i commoventi capolavori dell’ultima stagione – La rosa nella bottiglia e Natura morta con calamaio – nei quali la poesia delle immagini si spoglia fino all’essenziale.
Un altro fondamentale apporto alla valorizzazione del patrimonio delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea è, infine, offerto dalla pubblicazione dell’edizione critica della corrispondenza boldiniana conservata presso il Museo Giovanni Boldini a cura di una delle conservatrici, Barbara Guidi, che rappresenta un prezioso strumento scientifico per l’evoluzione degli studi sul pittore ferrarese.
Con questa iniziativa, le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara e la Fondazione Ferrara Arte partecipano, in partnership con il Comune di Ferrara, ad un progetto di promozione integrata del patrimonio culturale e ambientale della Regione Emilia-Romagna e degli interventi finanziati attraverso i fondi europei POR FESR tra il 2007 e il 2013. L’arte per l’arte diverrà un’occasione per presentare al pubblico, attraverso specifici appuntamenti e attraverso un info point dedicato, i siti recuperati e valorizzati grazie ai finanziamenti europei, in un percorso ideale dalla città al territorio, dal Castello Estense alla Delizia: dal Castello della Mesola al Museo delle Culture Umane di Comacchio, attraverso i percorsi d’acqua nel parco del Delta. Un sodalizio, quello tra la città e il suo territorio, sempre più profondo, che permette di accompagnare il turista alla scoperta di luoghi suggestivi, spesso fuori dalla rotta della canonica visita turistica alla città d’arte.
L’ARTE PER L’ARTE - Giovanni Boldini and Filippo de Pisis at the Castello Estense
From 31st January 2015 the Castello Estense in Ferrara will host an exhibition of masterpieces by Giovanni Boldini and Filippo de Pisis, two famous painters from the city who achieved international renown in the nineteenth and twentieth centuries. The castle, a symbolic monument for the city, will exhibit works by the two artists taken from the collection of the Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea at Palazzo Massari in Ferrara.
L’arte per l’arte. Giovanni Boldini and Filippo de Pisis at the Castello Estense aims to return the incredible heritage, which has been hidden since the 2012 earthquake, to the community, and to highlight the importance of modern Ferrarese painting through two figures of international significance. This is more than just an exhibition: the organisers and curators want to keep the museums alive despite the closure of their original building, in a semi-permanent installation that will be available to visit until the restoration work is completed on the Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea at Palazzo Massari.
The magnificently decorated rooms on the piano nobile of the Castello Estense and the famous Camerini del Principe will therefore be the temporary location for two monographic exhibitions which explore Boldini and De Pisis’s creative development. Ferrara’s museums contain the richest and most extensive collection of the two artists’ works, showing every perspective of their art: Boldini’s oil paintings, pastel works, watercolours, preparatory works and notes and De Pisis’s paintings will interact in two different interpretations, offering a detailed portrait of the two masters’ artistic personalities.
The first part of the exhibition will be located in the Sala del Governo, Sala della Devoluzione, Sala dei Paesaggi and Sala delle Geografie, with Boldini’s paintings, works on paper and documents highlighting the artist’s importance in the revival of Italian and international painting. This began in Florence amongst the Macchiaioli, where creations like The Lascaraky Sisters reveal a surprising sense of immediacy. Having moved to Paris, the city of the impressionists, he successfully evoked scenes of modern life in works like Nocturne in Montmartre and The Singer, which bear witness to the influence of Degas. Finally, the exhibition displays some of Boldini’s iconic portraits: Portrait of the Young Subercaseaux, Firework, Walking in the Bois de Boulogne and The Lady in Rose, which clearly show the style with which Boldini reinforced his position as a leading portraitist both in Europe and further afield. The exhibition will feature a fascinating series of some of the best-known faces of the Belle Époque, including Madame Lydig, Countess de Leusse and Olivia Concha de Fontecilla, as well as some of his friends, such as the artists Degas, Menzel and Whistler.
The Camerini rooms, usually closed to the public, will house the second part of the exhibition, dedicated to De Pisis, another talented Ferrarese artist who was active on the Parisian art scene. The works that narrate his artistic career entered the Ferrara collection thanks mainly to the Pianori Foundation and the generous bequest of Manlio and Franca Malabotta. The exhibition starts with precious works from his early artistic career: from Still Life with Kingfisher, painted in Ferrara before moving to Paris, to Socrates’ Onions, which shows De Pisis’s studies of De Chirico and metaphysical painting. These are followed by masterpieces from his period in Paris, characterised by a new, highly personal artistic language: lyrical creations that range from his marine still lifes and Gladiolus Struck by Lightning to his pictorial depictions of the burning emotions experienced in the Ville Lumière, such as Paris Street. His artistic work came full circle on his return to Italy, where the poetics of his painting were stripped down to the bare essentials. These works include intense, male portraits such as Portrait of Allegro and his moving, final masterpieces: The Rose in the Bottle and Still Life with Inkpot.
The publication of the critical edition of Boldini’s epistolary, compiled from the correspondence stored in the Giovanni Boldini Museum and edited by one of the museum’s curators, Barbara Guidi, marks another key contribution to the promotion of the Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea’s heritage. This book will be an important scientific tool for studying the Ferrarese painter.
Through this initiative, the Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea and the Fondazione Ferrara Arte, in partnership with the Municipality of Ferrara, aim to promote the cultural and environmental heritage of the Emilia-Romagna region and the work funded by the European Regional Development Fund Regional Operational Programme (POR FESR) 2007-2013. L’arte per l’arte will be a chance to show the public all the sites restored and enhanced using European funding, through specific events and a dedicated info point, incorporating the city and the local area, the Castello Estense and the Delizia, the Mesola Castle and the Museum of Human Cultures in Comacchio, and the watercourses of the Po Delta National Park.
The partnership between the city and the surrounding area grows stronger every day, helping tourists discover new and attractive places in the city of art, away from the usual tourist trail.
A partire dal 31 gennaio 2015 al Castello Estense sarà allestita una selezione di capolavori di due grandi pittori ferraresi che sono stati protagonisti della scena artistica tra Otto e Novecento, Giovanni Boldini e Filippo de Pisis. Il monumento simbolo della città farà da cornice alle opere dei due artisti scelte dalle collezioni delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Massari a Ferrara.
L’arte per l’arte. Il Castello Estense ospita Giovanni Boldini e Filippo de Pisis intende riconsegnare al pubblico il patrimonio rimasto celato in seguito al terremoto del 2012 e sottolineare il rilievo della pittura moderna ferrarese attraverso due figure di statura internazionale. L’obiettivo degli organizzatori e degli enti curatori è quello di far vivere i musei nonostante la chiusura della sede che li accoglieva. Più che una mostra sarà, infatti, un allestimento semi-temporaneo che potrà essere visitato sino alla riapertura di Palazzo Massari, ora in corso di restauro.
Le sale fastosamente decorate al piano nobile del Castello Estense e i celebri Camerini di Alfonso I saranno così la sede temporanea di due percorsi monografici che raccontano la parabola creativa di Boldini e De Pisis. I musei ferraresi conservano, infatti, i più ricchi e completi fondi dei due artisti, documentando ogni aspetto della loro ricerca: olii, pastelli e acquerelli, studi e annotazioni boldiniani, e le opere depisisiane verranno messi in dialogo secondo due linee di lettura che restituiranno un intenso ritratto delle personalità artistiche dei due maestri.
Il percorso espositivo si svilupperà a partire dalle sale del Governo, della Devoluzione, dei Paesaggi e delle Geografie, con dipinti, opere su carta e documenti appartenuti a Boldini, dando risalto al ruolo di spicco dell’artista nel rinnovamento della pittura italiana e internazionale. Innanzitutto le prove nella Firenze dei macchiaioli, invenzioni di sorprendente immediatezza come Le sorelle Lascaraky; poi la produzione successiva al trasferimento nella Parigi degli impressionisti, in cui spiccano brillanti evocazioni delle atmosfere della vita moderna – da Notturno a Montmartre alla Cantante mondana – testimoni del confronto con Degas; infine, le icone della ritrattistica – come il Ritratto del piccolo Subercaseaux, Fuoco d’artificio, La passeggiata al Bois de Boulogne o La signora in rosa – che sanciscono l’affermazione della cifra stilistica con cui Boldini si impone come protagonista incontestato di questo genere in Europa e oltreoceano. L’allestimento presenterà, in una affascinante sequenza, i volti delle protagoniste della Belle Époque, da Rita Lydig alla contessa de Leusse a Olivia Concha de Fontecilla, e degli amici artisti, come Degas, Menzel e Whistler.
I Camerini, solitamente non aperti al pubblico, ospiteranno la seconda parte dell’allestimento, dedicata a un altro talento ferrarese attivo sul palcoscenico parigino. A raccontare il percorso creativo di De Pisis saranno le opere che sono entrate a far parte della raccolta ferrarese soprattutto grazie all’attività della Fondazione Pianori e al generoso lascito di Manlio e Franca Malabotta. Aprono la narrazione preziose testimonianze del periodo giovanile, da Natura morta col martin pescatore, dipinta a Ferrara prima del trasferimento nella capitale francese, a Le cipolle di Socrate, rivelatore della riflessione di De Pisis su De Chirico e la pittura metafisica. Seguono i capolavori del periodo parigino che raccontano la nascita di un linguaggio altamente personale: pure invenzioni liriche, come le nature morte marine e Il gladiolo fulminato, o trascrizioni pittoriche delle brucianti emozioni che l’esperienza della Ville lumière procura al pittore, di cui un esempio è Strada di Parigi. Il cerchio si chiude con la produzione successiva al rientro in Italia: penetranti effigi maschili come il Ritratto di Allegro e poi i commoventi capolavori dell’ultima stagione – La rosa nella bottiglia e Natura morta con calamaio – nei quali la poesia delle immagini si spoglia fino all’essenziale.
Un altro fondamentale apporto alla valorizzazione del patrimonio delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea è, infine, offerto dalla pubblicazione dell’edizione critica della corrispondenza boldiniana conservata presso il Museo Giovanni Boldini a cura di una delle conservatrici, Barbara Guidi, che rappresenta un prezioso strumento scientifico per l’evoluzione degli studi sul pittore ferrarese.
Con questa iniziativa, le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara e la Fondazione Ferrara Arte partecipano, in partnership con il Comune di Ferrara, ad un progetto di promozione integrata del patrimonio culturale e ambientale della Regione Emilia-Romagna e degli interventi finanziati attraverso i fondi europei POR FESR tra il 2007 e il 2013. L’arte per l’arte diverrà un’occasione per presentare al pubblico, attraverso specifici appuntamenti e attraverso un info point dedicato, i siti recuperati e valorizzati grazie ai finanziamenti europei, in un percorso ideale dalla città al territorio, dal Castello Estense alla Delizia: dal Castello della Mesola al Museo delle Culture Umane di Comacchio, attraverso i percorsi d’acqua nel parco del Delta. Un sodalizio, quello tra la città e il suo territorio, sempre più profondo, che permette di accompagnare il turista alla scoperta di luoghi suggestivi, spesso fuori dalla rotta della canonica visita turistica alla città d’arte.
L’ARTE PER L’ARTE - Giovanni Boldini and Filippo de Pisis at the Castello Estense
From 31st January 2015 the Castello Estense in Ferrara will host an exhibition of masterpieces by Giovanni Boldini and Filippo de Pisis, two famous painters from the city who achieved international renown in the nineteenth and twentieth centuries. The castle, a symbolic monument for the city, will exhibit works by the two artists taken from the collection of the Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea at Palazzo Massari in Ferrara.
L’arte per l’arte. Giovanni Boldini and Filippo de Pisis at the Castello Estense aims to return the incredible heritage, which has been hidden since the 2012 earthquake, to the community, and to highlight the importance of modern Ferrarese painting through two figures of international significance. This is more than just an exhibition: the organisers and curators want to keep the museums alive despite the closure of their original building, in a semi-permanent installation that will be available to visit until the restoration work is completed on the Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea at Palazzo Massari.
The magnificently decorated rooms on the piano nobile of the Castello Estense and the famous Camerini del Principe will therefore be the temporary location for two monographic exhibitions which explore Boldini and De Pisis’s creative development. Ferrara’s museums contain the richest and most extensive collection of the two artists’ works, showing every perspective of their art: Boldini’s oil paintings, pastel works, watercolours, preparatory works and notes and De Pisis’s paintings will interact in two different interpretations, offering a detailed portrait of the two masters’ artistic personalities.
The first part of the exhibition will be located in the Sala del Governo, Sala della Devoluzione, Sala dei Paesaggi and Sala delle Geografie, with Boldini’s paintings, works on paper and documents highlighting the artist’s importance in the revival of Italian and international painting. This began in Florence amongst the Macchiaioli, where creations like The Lascaraky Sisters reveal a surprising sense of immediacy. Having moved to Paris, the city of the impressionists, he successfully evoked scenes of modern life in works like Nocturne in Montmartre and The Singer, which bear witness to the influence of Degas. Finally, the exhibition displays some of Boldini’s iconic portraits: Portrait of the Young Subercaseaux, Firework, Walking in the Bois de Boulogne and The Lady in Rose, which clearly show the style with which Boldini reinforced his position as a leading portraitist both in Europe and further afield. The exhibition will feature a fascinating series of some of the best-known faces of the Belle Époque, including Madame Lydig, Countess de Leusse and Olivia Concha de Fontecilla, as well as some of his friends, such as the artists Degas, Menzel and Whistler.
The Camerini rooms, usually closed to the public, will house the second part of the exhibition, dedicated to De Pisis, another talented Ferrarese artist who was active on the Parisian art scene. The works that narrate his artistic career entered the Ferrara collection thanks mainly to the Pianori Foundation and the generous bequest of Manlio and Franca Malabotta. The exhibition starts with precious works from his early artistic career: from Still Life with Kingfisher, painted in Ferrara before moving to Paris, to Socrates’ Onions, which shows De Pisis’s studies of De Chirico and metaphysical painting. These are followed by masterpieces from his period in Paris, characterised by a new, highly personal artistic language: lyrical creations that range from his marine still lifes and Gladiolus Struck by Lightning to his pictorial depictions of the burning emotions experienced in the Ville Lumière, such as Paris Street. His artistic work came full circle on his return to Italy, where the poetics of his painting were stripped down to the bare essentials. These works include intense, male portraits such as Portrait of Allegro and his moving, final masterpieces: The Rose in the Bottle and Still Life with Inkpot.
The publication of the critical edition of Boldini’s epistolary, compiled from the correspondence stored in the Giovanni Boldini Museum and edited by one of the museum’s curators, Barbara Guidi, marks another key contribution to the promotion of the Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea’s heritage. This book will be an important scientific tool for studying the Ferrarese painter.
Through this initiative, the Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea and the Fondazione Ferrara Arte, in partnership with the Municipality of Ferrara, aim to promote the cultural and environmental heritage of the Emilia-Romagna region and the work funded by the European Regional Development Fund Regional Operational Programme (POR FESR) 2007-2013. L’arte per l’arte will be a chance to show the public all the sites restored and enhanced using European funding, through specific events and a dedicated info point, incorporating the city and the local area, the Castello Estense and the Delizia, the Mesola Castle and the Museum of Human Cultures in Comacchio, and the watercourses of the Po Delta National Park.
The partnership between the city and the surrounding area grows stronger every day, helping tourists discover new and attractive places in the city of art, away from the usual tourist trail.
30
gennaio 2015
Giovanni Boldini / Filippo de Pisis – L’arte per l’arte
Dal 30 gennaio 2015 al 04 giugno 2016
arte moderna e contemporanea
Location
CASTELLO ESTENSE
Ferrara, Largo Castello, (Ferrara)
Ferrara, Largo Castello, (Ferrara)
Biglietti
intero € 8,00; ridotto € 6,00
Orario di apertura
31 gennaio - 31 maggio / 1 settembre - 30 settembre: aperto tutti i giorni, ore 9.30-17.30
1 giugno - 30 giugno: aperto tutti i giorni, ore 9.30-13.30 / 15-19
1 luglio - 31 agosto: chiuso il lunedì, ore 9.30-13.30 / 15-19
1 ottobre - 31 dicembre: chiuso il lunedì, ore 9.30-17.30
Vernissage
30 Gennaio 2015, ore 18.00, su invito
Autore
Curatore