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Giovanni Bonaldi – Decostruzioni, permutazioni, ipotesi. Palma, il suono del cielo nel canto di una nuvola
Giovedì 24 settembre alle ore 18:00 inaugura la mostra di Giovanni Bonaldi decostruzioni, permutazioni, ipotesi
“Palma, il suono del cielo nel canto di una nuvola”
Durante l’inaugurazione sarà presentato e distribuito al pubblico il catalogo della mostra.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In occasione della monografica che Bergamo dedica
a Palma il Vecchio, Giovanni Bonaldi raccoglie la
sfida di un dialogo con il maestro che si contendeva
con Tiziano fama e committenti nella Venezia d’inizio
Cinquecento, ma che come lui era nato a Serina. E’
un dialogo che raccoglie spunti e suggestioni talmente
vari che a tratti possono apparire slegati. In realtà, Bonaldi
sa imprimere a ognuno un senso e un’armonia.
Si va dai paesaggi fotografati a quelli raccolti e lasciati
esplodere su tele che sono solo per loro. Dagli scritti di
Isaia Bonomi al confronto con il curatore della mostra
alla Gamec, quel Giovanni C. F. Villa che ha ricondotto
Palma nell’olimpo dei grandi e restituito l’incanto della
sua arte. Tra “i viaggi” che hanno portato alla mostra
“Decostruzioni, permutazioni, ipotesi – Palma, il suono
del cielo nel canto di una nuvola”, c’è anche quello,
reale e simbolico, alla collezione Peggy Guggenheim
di Venezia, per un incontro con il direttore Philp Rylands,
inglese trapiantato in Italia, una vita nell’arte contemporanea
e una tesi di dottorato sul Rinascimento
veneziano. La sua monografia sul Palma, pubblicata
a fine Anni ’80, è stata a lungo il testo di riferimento.
Nella chiaccherata tra le sale della Peggy Bonaldi e
Rylands sviscerano alcune tematiche legate al pittore
bergamasco e affrontano, tra l’altro, l’inedita lettura
legata all’ebraismo. E’ stato solo per caso, ma nel profondo
ha un suo significato prezioso, che l’intervista si
sia svolta il 27 gennaio, giornata della Memoria.
a Palma il Vecchio, Giovanni Bonaldi raccoglie la
sfida di un dialogo con il maestro che si contendeva
con Tiziano fama e committenti nella Venezia d’inizio
Cinquecento, ma che come lui era nato a Serina. E’
un dialogo che raccoglie spunti e suggestioni talmente
vari che a tratti possono apparire slegati. In realtà, Bonaldi
sa imprimere a ognuno un senso e un’armonia.
Si va dai paesaggi fotografati a quelli raccolti e lasciati
esplodere su tele che sono solo per loro. Dagli scritti di
Isaia Bonomi al confronto con il curatore della mostra
alla Gamec, quel Giovanni C. F. Villa che ha ricondotto
Palma nell’olimpo dei grandi e restituito l’incanto della
sua arte. Tra “i viaggi” che hanno portato alla mostra
“Decostruzioni, permutazioni, ipotesi – Palma, il suono
del cielo nel canto di una nuvola”, c’è anche quello,
reale e simbolico, alla collezione Peggy Guggenheim
di Venezia, per un incontro con il direttore Philp Rylands,
inglese trapiantato in Italia, una vita nell’arte contemporanea
e una tesi di dottorato sul Rinascimento
veneziano. La sua monografia sul Palma, pubblicata
a fine Anni ’80, è stata a lungo il testo di riferimento.
Nella chiaccherata tra le sale della Peggy Bonaldi e
Rylands sviscerano alcune tematiche legate al pittore
bergamasco e affrontano, tra l’altro, l’inedita lettura
legata all’ebraismo. E’ stato solo per caso, ma nel profondo
ha un suo significato prezioso, che l’intervista si
sia svolta il 27 gennaio, giornata della Memoria.
24
settembre 2015
Giovanni Bonaldi – Decostruzioni, permutazioni, ipotesi. Palma, il suono del cielo nel canto di una nuvola
Dal 24 settembre al primo novembre 2015
arte contemporanea
Location
ALT ARTE LAVORO TERRITORIO – SPAZIO FAUSTO RADICI
Alzano Lombardo, Via C. Acerbis, 12, (Bergamo)
Alzano Lombardo, Via C. Acerbis, 12, (Bergamo)
Biglietti
Tesseramento annuale intero €5- ridotto €3
Orario di apertura
da giovedì a sabato - 16/19
Vernissage
24 Settembre 2015, ore 18:00
Autore
Curatore