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Giovanni Bonfiglio – Cosmos e Chaos
Giovanni Bonfiglio, artista romano, presenterà per la prima volta al pubblico la sua nuova produzione
Comunicato stampa
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Cos’è che tiene ciascuno di noi sveglio la notte? Qual è la vera ragione per cui ci poniamo continuamente tante domande? Come mai è cosi difficile correre un rischio?
La risposta a questi quesiti la si può rintracciare in una sola parola: l’ignoto. L’essere umano ambisce al completo controllo, non solo della sua esistenza, ma anche di quella degli altri e della natura stessa che lo circonda. Pecca di superbia quando crede che, creandosi dei falsi miti, possa essere padrone di tutto. L’uomo si aspetta costantemente che a ogni azione debba necessariamente corrispondere una reazione ben precisa e, in questo filamentoso e coercitivo schema mentale, asserisce di vivere bene, dimentico che la variante che rende la vita degna di essere vissuta è proprio l’imprevisto, l’ignoto, il caos. L’arte di Giovanni Bonfiglio riflette proprio questo modo di vedere la realtà che lo circonda. Allievo del celebre maestro romano Celestino Ferraresi, nel suo primo periodo artistico studia attentamente le forme che permeano le nostre vite. Le cose, gli oggetti, che Giovanni Bonfiglio pone al centro della sua ricerca stilistica, sono rappresentati con una minuzia tecnica di certosina mano, che gli permette di variare dall’olio, al pastello e infine all’acquerello per i paesaggi. Questa curiosità sperimentativa è la spinta che lo porta a dipingere e che tutt’ora lo spinge a esplorare l’universo Giovanni Bonfiglio non si ferma, però, alla realtà che già conosce, ma vuole fare un salto in avanti, verso l’ignoto astrattismo che può permettersi solo l’artista che prima ha accarezzato gli oggetti con la luce e con le ombre. Interessante il supporto con cui sceglie di giocare: un impasto di truccioli di legno e collante plastico, trafilato in fogli di un centimetro di spessore, in cui rintraccia la matrice rappresentativa del caos. La stessa natura che rappresentava razionalmente diventa qui fulcro di studio della percezione umana, delinenado una interssante dicotomia tra la regolarità delle forme che disegna e l’irregolarità della materia che utilizza, tra razionale e irrazionale, tra ragione d’essere e passione di esistere. Il suo studio verte sul cosmo, l’uomo e il pensiero. Se la riflessione, che guida la mano di Giovanni Bonfiglio, apre la nostra mente all’idea che viviamo di percezioni e non di reali asserzioni, tutto è ignoto per noi, quindi indominabile. Ma mentre i più, davanti a quest’affermazione, saranno presi da panico esistenziale, altri, invece, ne gioiranno. Perchè l’essenza di una vita felice non risiede nel dominare il cosmo, con uno spasmodico controllo, ma nello scivolare fiduciosi attraverso l’ignoto, consapevoli che il caos non è confusione, ma radice primaria di infinite possibilità.
Alessia Ferraro
La risposta a questi quesiti la si può rintracciare in una sola parola: l’ignoto. L’essere umano ambisce al completo controllo, non solo della sua esistenza, ma anche di quella degli altri e della natura stessa che lo circonda. Pecca di superbia quando crede che, creandosi dei falsi miti, possa essere padrone di tutto. L’uomo si aspetta costantemente che a ogni azione debba necessariamente corrispondere una reazione ben precisa e, in questo filamentoso e coercitivo schema mentale, asserisce di vivere bene, dimentico che la variante che rende la vita degna di essere vissuta è proprio l’imprevisto, l’ignoto, il caos. L’arte di Giovanni Bonfiglio riflette proprio questo modo di vedere la realtà che lo circonda. Allievo del celebre maestro romano Celestino Ferraresi, nel suo primo periodo artistico studia attentamente le forme che permeano le nostre vite. Le cose, gli oggetti, che Giovanni Bonfiglio pone al centro della sua ricerca stilistica, sono rappresentati con una minuzia tecnica di certosina mano, che gli permette di variare dall’olio, al pastello e infine all’acquerello per i paesaggi. Questa curiosità sperimentativa è la spinta che lo porta a dipingere e che tutt’ora lo spinge a esplorare l’universo Giovanni Bonfiglio non si ferma, però, alla realtà che già conosce, ma vuole fare un salto in avanti, verso l’ignoto astrattismo che può permettersi solo l’artista che prima ha accarezzato gli oggetti con la luce e con le ombre. Interessante il supporto con cui sceglie di giocare: un impasto di truccioli di legno e collante plastico, trafilato in fogli di un centimetro di spessore, in cui rintraccia la matrice rappresentativa del caos. La stessa natura che rappresentava razionalmente diventa qui fulcro di studio della percezione umana, delinenado una interssante dicotomia tra la regolarità delle forme che disegna e l’irregolarità della materia che utilizza, tra razionale e irrazionale, tra ragione d’essere e passione di esistere. Il suo studio verte sul cosmo, l’uomo e il pensiero. Se la riflessione, che guida la mano di Giovanni Bonfiglio, apre la nostra mente all’idea che viviamo di percezioni e non di reali asserzioni, tutto è ignoto per noi, quindi indominabile. Ma mentre i più, davanti a quest’affermazione, saranno presi da panico esistenziale, altri, invece, ne gioiranno. Perchè l’essenza di una vita felice non risiede nel dominare il cosmo, con uno spasmodico controllo, ma nello scivolare fiduciosi attraverso l’ignoto, consapevoli che il caos non è confusione, ma radice primaria di infinite possibilità.
Alessia Ferraro
26
ottobre 2019
Giovanni Bonfiglio – Cosmos e Chaos
Dal 26 ottobre al 06 novembre 2019
arte contemporanea
Location
IKIGAI ART GALLERY
Roma, Via Sirte, 39, (Roma)
Roma, Via Sirte, 39, (Roma)
Orario di apertura
da martedí a sabato ore 10-13 e 15-19
Vernissage
26 Ottobre 2019, h 18.30
Autore
Curatore