Le immagini aniconiche trasmettono un senso di armonia e sensualità, di intimo nascondimento, di silenzio e attesa, secondo un processo di trasfigurazione della forma derivante dalle riprese ravvicinate di cumuli di neve e ghiaccio.

Giovanni Cappello nasce a Lendinara nel 1956 dove attualmente vive e lavora.

Ha iniziato la sua ricerca nei primi anni ’80 dedicandosi ai generi del ritratto e del paesaggio.

Negli anni ’90, utilizzando vecchie camere ottiche in legno, ha sviluppato una propria originale esperienza, lavorando sul recupero di tecniche antiche e sperimentali, quali la stampa bicromata e il positivo diretto su carta cibachrome.

Il 3° numero de “I quaderni di Sala Celio”, che documenta l’evento e le opere in mostra, sarà distribuito gratuitamente ai visitatori.