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Giovanni Casellato – Made with love
Mostra di scultura
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovanni Casellato, laureato in Architettura presso lo IUAV di Venezia, da diversi anni si
occupa di design e scultura, utilizzando il ferro come materiale da cui partire per i suoi lavori.
Nel suo studio laboratorio ad Altivole nel trevigiano, con l'aiuto fondamentale di quattro
collaboratori le idee prendono forma. Questa sinergia lo ha portato ad esporre in alcune delle
maggiori città Italiane ed Europee, a cimentarsi in esposizioni, all'esperienza di studio e
realizzazione di scenografie teatrali, alla collaborazione con multinazionali per progetti di design
prodotti in scala industriale. Giovanni ricerca in ogni pezzo il fascino del “pezzo unico”,
lavorando meticolosamente sulla linea e sulla finitura come elemento da valorizzare nel suo
aspetto naturale, associandolo a volte ad altri materiali o attraverso vari processi di ossidazione
ed interventi di smerigliatura.
Mostra di scultura dal 6 maggio al 6 giugno 2010
MADE WITH LOVE (fatto con amore)
Giovanni Casellato raccontato da Giovanni Casellato
Convivo con il metallo da quando ero bambino, prima di me due generazioni di fabbri.
Ricordo l'odore per me nauseante del liquido usato per raffreddare le seghe circolari durante il
taglio dei profili nel laboratorio, il rumore a volte assordante, a volte armonico.
Il dolore al contatto occasionale con tubi, lamiere, riccioli o decori appena forgiati accompagnati
da un “sta tento” di mio padre.
Il ferro, un metallo che ho imparato ad amare lavorandolo e che uso quasi con sfida perché è
sporco, pesante, difficile da gestire, scomodo da trasportare .
Un gioco, una alchimia tra conoscenza e statica, sfruttandola e sfidandola per ottenere illusioni,
cercare di dare leggerezza a strutture molto pesanti come il “nastro” agli occhi morbido e
leggero nelle curve e pesa come una utilitaria, o gli “aquiloni“, che seppur di ferro volano.
Sfruttare la metamorfosi dello stesso favorendo processi di ossidazione, esaltando i toni caldi
dal marrone al giallo ocra o smerigliature, per contrastare i grigi naturali della calamina del
ferro, contribuendo a togliere quel luogo comune che vede il ferro naturale verniciato
trasparente come una finitura esteticamente “fredda”.
Appena laureato, sono stato selezionato per partecipare ad una esposizione durante il Salone
del Mobile di Milano con oggetti di design da me disegnati e autoprodotti in diversi materiali,
compreso il ferro. Questo mi ha dato la possibilità di confrontarmi e conoscere molti maestri
come Achille Castiglioni che mi esortò ad usare il ferro come materiale da cui partire per i miei
progetti, vista la capacità che avevo di plasmarlo, lontano dai canoni tradizionali del “ferro
battuto”, e io... l'ho ascoltato.
I miei primi approcci con il mondo dell'arte nascono successivamente, in contemporanea
all'innamoramento di questo materiale e alla nascita dei miei figli, fondamentali “muse” ispiratrici
del mio lavoro, con gli “aquiloni di Filippo” e le “barchette di Laila” . Riuscire a staccarsi dalle
destinazioni d'uso pratiche e dedicarsi alla pura interpretazione di oggetti e non oggetti che a
me suscitano curiosità o regalano sorrisi. L'uso di tecniche diverse per affrontare l'uno o l'altro
tema con il bisogno di sperimentare come l' “arazzo” o i “gomitoli” o “canzone di Marinella”.
Quasi che appropriatomi di una tecnica di lavorazione per raccontare o rappresentare un
soggetto, diventasse dopo obsoleta nell'approccio con il progetto successivo.
Il mio percorso di crescita lo vedo attraverso le mie opere, penso alla diversità tra la “mano di
Brunello” e i “Dervisci”, tra la “Farfalla” esposta in Biennale di Venezia e i tavoli “omaggio
all'emigrante”
Evoluzione o involuzione come riflesso del mio stato d'animo espresso in modo anche
inconscio dalle cose che ho progettato e realizzato.
Osservo le sculture in ordine cronologico e rivivo le emozioni provate mentre crescevano,
ripercorro le difficoltà, le gioie, le fatiche, i cali e i picchi di energia nella fase embrionale, le
risate... le imprecazioni.
Se penso alla fortuna che ho nel vivere il mio lavoro con passione, interpretare fisicamente
concetti o riflessioni , riconosciute e fatte proprie da persone che se ne appropriano per esaltare
il loro spirito o semplicemente perché vedendole strappano un sorriso rievocando ricordi.
Quando mi è stato proposto di esporre a Roma, in una location colta, ma non convenzionale
all'arte, sentendo la passione che traspariva dagli organizzatori ho pensato di esporre oggetti e
sculture che in questi ultimi anni mi hanno più caratterizzato e che rappresentano il mio
pensiero, il mio percorso, e con affetto le osservo perché sono state “fatte con amore”.
Giovanni.
LOCATION
Luxury Shoroom Milleocchiali Via Vittorio Emanuele II, 9 Roma
Spazio commerciale destinato alla vendita di occhiali. Un'architettura d'interni contemporanea
che ben si presta sia per la raffinatezza dello spazio, la rigorosità dei colori e per l'apertura e
sensibilità dei titolari ad ospitare eventi culturali.
occupa di design e scultura, utilizzando il ferro come materiale da cui partire per i suoi lavori.
Nel suo studio laboratorio ad Altivole nel trevigiano, con l'aiuto fondamentale di quattro
collaboratori le idee prendono forma. Questa sinergia lo ha portato ad esporre in alcune delle
maggiori città Italiane ed Europee, a cimentarsi in esposizioni, all'esperienza di studio e
realizzazione di scenografie teatrali, alla collaborazione con multinazionali per progetti di design
prodotti in scala industriale. Giovanni ricerca in ogni pezzo il fascino del “pezzo unico”,
lavorando meticolosamente sulla linea e sulla finitura come elemento da valorizzare nel suo
aspetto naturale, associandolo a volte ad altri materiali o attraverso vari processi di ossidazione
ed interventi di smerigliatura.
Mostra di scultura dal 6 maggio al 6 giugno 2010
MADE WITH LOVE (fatto con amore)
Giovanni Casellato raccontato da Giovanni Casellato
Convivo con il metallo da quando ero bambino, prima di me due generazioni di fabbri.
Ricordo l'odore per me nauseante del liquido usato per raffreddare le seghe circolari durante il
taglio dei profili nel laboratorio, il rumore a volte assordante, a volte armonico.
Il dolore al contatto occasionale con tubi, lamiere, riccioli o decori appena forgiati accompagnati
da un “sta tento” di mio padre.
Il ferro, un metallo che ho imparato ad amare lavorandolo e che uso quasi con sfida perché è
sporco, pesante, difficile da gestire, scomodo da trasportare .
Un gioco, una alchimia tra conoscenza e statica, sfruttandola e sfidandola per ottenere illusioni,
cercare di dare leggerezza a strutture molto pesanti come il “nastro” agli occhi morbido e
leggero nelle curve e pesa come una utilitaria, o gli “aquiloni“, che seppur di ferro volano.
Sfruttare la metamorfosi dello stesso favorendo processi di ossidazione, esaltando i toni caldi
dal marrone al giallo ocra o smerigliature, per contrastare i grigi naturali della calamina del
ferro, contribuendo a togliere quel luogo comune che vede il ferro naturale verniciato
trasparente come una finitura esteticamente “fredda”.
Appena laureato, sono stato selezionato per partecipare ad una esposizione durante il Salone
del Mobile di Milano con oggetti di design da me disegnati e autoprodotti in diversi materiali,
compreso il ferro. Questo mi ha dato la possibilità di confrontarmi e conoscere molti maestri
come Achille Castiglioni che mi esortò ad usare il ferro come materiale da cui partire per i miei
progetti, vista la capacità che avevo di plasmarlo, lontano dai canoni tradizionali del “ferro
battuto”, e io... l'ho ascoltato.
I miei primi approcci con il mondo dell'arte nascono successivamente, in contemporanea
all'innamoramento di questo materiale e alla nascita dei miei figli, fondamentali “muse” ispiratrici
del mio lavoro, con gli “aquiloni di Filippo” e le “barchette di Laila” . Riuscire a staccarsi dalle
destinazioni d'uso pratiche e dedicarsi alla pura interpretazione di oggetti e non oggetti che a
me suscitano curiosità o regalano sorrisi. L'uso di tecniche diverse per affrontare l'uno o l'altro
tema con il bisogno di sperimentare come l' “arazzo” o i “gomitoli” o “canzone di Marinella”.
Quasi che appropriatomi di una tecnica di lavorazione per raccontare o rappresentare un
soggetto, diventasse dopo obsoleta nell'approccio con il progetto successivo.
Il mio percorso di crescita lo vedo attraverso le mie opere, penso alla diversità tra la “mano di
Brunello” e i “Dervisci”, tra la “Farfalla” esposta in Biennale di Venezia e i tavoli “omaggio
all'emigrante”
Evoluzione o involuzione come riflesso del mio stato d'animo espresso in modo anche
inconscio dalle cose che ho progettato e realizzato.
Osservo le sculture in ordine cronologico e rivivo le emozioni provate mentre crescevano,
ripercorro le difficoltà, le gioie, le fatiche, i cali e i picchi di energia nella fase embrionale, le
risate... le imprecazioni.
Se penso alla fortuna che ho nel vivere il mio lavoro con passione, interpretare fisicamente
concetti o riflessioni , riconosciute e fatte proprie da persone che se ne appropriano per esaltare
il loro spirito o semplicemente perché vedendole strappano un sorriso rievocando ricordi.
Quando mi è stato proposto di esporre a Roma, in una location colta, ma non convenzionale
all'arte, sentendo la passione che traspariva dagli organizzatori ho pensato di esporre oggetti e
sculture che in questi ultimi anni mi hanno più caratterizzato e che rappresentano il mio
pensiero, il mio percorso, e con affetto le osservo perché sono state “fatte con amore”.
Giovanni.
LOCATION
Luxury Shoroom Milleocchiali Via Vittorio Emanuele II, 9 Roma
Spazio commerciale destinato alla vendita di occhiali. Un'architettura d'interni contemporanea
che ben si presta sia per la raffinatezza dello spazio, la rigorosità dei colori e per l'apertura e
sensibilità dei titolari ad ospitare eventi culturali.
06
maggio 2010
Giovanni Casellato – Made with love
Dal 06 maggio al 06 giugno 2010
arte contemporanea
Location
LUXURY SHOWROOM
Roma, Corso Vittorio Emanuele II, 9/11, (Roma)
Roma, Corso Vittorio Emanuele II, 9/11, (Roma)
Vernissage
6 Maggio 2010, ore 18
Sito web
www.casellatodesign.it
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