Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giovanni Cerri – Pompei industriale
Il mondo archeologico si incontra e si mescola con quello industriale nella ricerca pittorica dell’artista milanese.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo le “monografiche” dedicate a maestri dell'arte contemporanea come Enrico Della Torre, Kengiro
Azuma, Fausto Melotti, Roberto Crippa, Agostino Ferrari, Emilio Tadini, Antonio Paradiso e Lucio Fontana,
l'attività espositiva della Sala Lucio Fontana di Comabbio prosegue con un artista della nuova
generazione: Giovanni Cerri presenta il suo lavoro nella mostra “Pompei industriale”.
Il mondo archeologico si incontra e si mescola con quello industriale nella ricerca pittorica dell'artista
milanese. Una selezione di opere (dipinti e disegni) ripercorre gli ultimi cinque anni di lavoro di Giovanni
Cerri, autore che incentra la sua pittura sui temi attuali dell'abbandono e della decadenza
contemporanea: volti di impronta classica sfregiati e “oltraggiati” da scritte e slogan, relitti di industrie e
fabbriche, scheletri di ferro e rottami in lande desolate di periferia, questi - in sintesi - gli scenari nei
quadri esposti in questa esaustiva rassegna. Ad accompagnare i dipinti, una corpus scelto di studi e
disegni utili ad apprezzare il segno e la progettualità dell'artista.
Dal testo in catalogo di Filippo Cristini:
[...]La carta, materiale elettivo dell’artista, è tutto fuorché delle più pregiate, è bistrattata, strappata,
sporca (altra cifra del lavoro di Cerri). In questa apparente violenza si cela il rispetto per il materiale
povero, per le cattedrali di cenere, che è poi lo stesso che informa lo sguardo dell’artista sulle carcasse di
automobile, sui busti della scultura classica, sui cessi di ceramica abbandonati. Con un sentimento del
sacro che suona quanto mai antimoderno, Cerri dipinge il nostro tempo come un tempo di decadenza e
la decadenza come cifra stessa del tempo. Nella resistenza alla corrosione che accomuna i rifiuti e le
vestigia classiche si riafferma un’istanza egualitaria, una tensione all’esistenza che è propria di tutte le
cose, se possibile ancora più evidente su quegli oggetti che non godono dello statuto di restaurabili,
degni di cura.[...]
L’inaugurazione avrà luogo il 10 marzo 2018 alle ore 15.00 e la mostra proseguirà fino al 18 marzo con il
seguente orario: sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle ore 16.00 alle 18.30.
Ingresso libero. Catalogo disponibile in sala mostra.
Azuma, Fausto Melotti, Roberto Crippa, Agostino Ferrari, Emilio Tadini, Antonio Paradiso e Lucio Fontana,
l'attività espositiva della Sala Lucio Fontana di Comabbio prosegue con un artista della nuova
generazione: Giovanni Cerri presenta il suo lavoro nella mostra “Pompei industriale”.
Il mondo archeologico si incontra e si mescola con quello industriale nella ricerca pittorica dell'artista
milanese. Una selezione di opere (dipinti e disegni) ripercorre gli ultimi cinque anni di lavoro di Giovanni
Cerri, autore che incentra la sua pittura sui temi attuali dell'abbandono e della decadenza
contemporanea: volti di impronta classica sfregiati e “oltraggiati” da scritte e slogan, relitti di industrie e
fabbriche, scheletri di ferro e rottami in lande desolate di periferia, questi - in sintesi - gli scenari nei
quadri esposti in questa esaustiva rassegna. Ad accompagnare i dipinti, una corpus scelto di studi e
disegni utili ad apprezzare il segno e la progettualità dell'artista.
Dal testo in catalogo di Filippo Cristini:
[...]La carta, materiale elettivo dell’artista, è tutto fuorché delle più pregiate, è bistrattata, strappata,
sporca (altra cifra del lavoro di Cerri). In questa apparente violenza si cela il rispetto per il materiale
povero, per le cattedrali di cenere, che è poi lo stesso che informa lo sguardo dell’artista sulle carcasse di
automobile, sui busti della scultura classica, sui cessi di ceramica abbandonati. Con un sentimento del
sacro che suona quanto mai antimoderno, Cerri dipinge il nostro tempo come un tempo di decadenza e
la decadenza come cifra stessa del tempo. Nella resistenza alla corrosione che accomuna i rifiuti e le
vestigia classiche si riafferma un’istanza egualitaria, una tensione all’esistenza che è propria di tutte le
cose, se possibile ancora più evidente su quegli oggetti che non godono dello statuto di restaurabili,
degni di cura.[...]
L’inaugurazione avrà luogo il 10 marzo 2018 alle ore 15.00 e la mostra proseguirà fino al 18 marzo con il
seguente orario: sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle ore 16.00 alle 18.30.
Ingresso libero. Catalogo disponibile in sala mostra.
10
marzo 2018
Giovanni Cerri – Pompei industriale
Dal 10 al 18 marzo 2018
arte contemporanea
Location
SALA LUCIO FONTANA
Comabbio, Via Giuseppe Garibaldi, 560, (Varese)
Comabbio, Via Giuseppe Garibaldi, 560, (Varese)
Orario di apertura
orario: sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle ore 16.00 alle 18.30.
Vernissage
10 Marzo 2018, h 15
Autore