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Giovanni Ciucci – Compresenze
La ricerca artistica perseguita intende approfondire il legame esistente tra immagini, spazio e ambientazione sonora. Seguendo la sequenza dei dipinti in esposizione si evince una personale rielaborazione del linguaggio pittorico in funzione di una libera proiezione di percorsi immaginativi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra "Compresenze" precedentemente inaugurata presso Il Vicolo Galleria Arte Contemporanea il 19 settembre, prosegue con l'evento del 26 settembre 2020 nella settecentesca Chiesa di San Zenone a Cesena, offre un’esperienza visivo-sonora specificamente ideata dall’artista per i due poli espositivi: IL VICOLO GALLERIA ARTE CONTEMPORANEA
e la CHIESA DI SAN ZENONE, entrambi posti nel cuore del centro storico di Cesena.
La ricerca artistica perseguita intende approfondire il legame esistente tra immagini, spazio e ambientazione sonora.
Seguendo la sequenza dei dipinti in esposizione si evince una personale rielaborazione del linguaggio pittorico in
funzione di una libera proiezione di percorsi immaginativi offerti all’osservatore. L’interdipendenza di contenuti e
forme si manifesta mediante richiami al rigore geometrico da un lato e agli interventi pittorici dall’altro, eludendo
una lettura conclusiva, bensì in continua espansione dato che l’originalità compositiva alimenta rapporti inconsueti
tra le componenti formali, caratterizzate da conformazioni enigmatiche e traslucide a un tempo.
Nelle sue opere il disegno-pittura si spande sulla superficie con stesura risoluta, direttamente su lastre di plexiglass.
Un gioco di rimandi e riflessi che, a ben vedere, può perfino prevedere lo specchiamento dello spettatore stesso. A
completare la dimensione immersiva dell’esposizione contribuisce efficacemente l’ambientazione sonora.
L’immaginario presentato in questo contesto espositivo si nutre di sovrapposizioni, alterazioni, zone d’ombra e
interrelazioni che conducono l’osservatore in un’alternanza di suggestioni. La peculiare combinazione di sonorità
elettronica, canto corale rarefatto, spazio ambientale, trasparenza, segno, forma e colore coinvolge l’astante e stimola
un recupero di quella condizione percettiva in grado di generare intuizioni che gradualmente mutano in riflessioni,
facendo sì che la percezione si traduca in “origine di senso”.
In questo preciso contesto ideativo le opere di Giovanni Ciucci potrebbero apparire quali annuncio di uno slittamento
oggettuale dell’opera d’arte. Una proliferazione libera, pur ricongiunta, quale parte di un insieme organico, coerente
nella sua elaborata stratificazione sia percettiva che intellettuale.
Da questa idea di mostra è possibile cogliere un percorso diretto a ridisegnare mappe, topografie operative in divenire,
traiettorie mobili con le quali rintracciare un nucleo pulsante, quel requisito dell’arte inteso come autonoma e autentica generazione del molteplice “atto interpretante”.
e la CHIESA DI SAN ZENONE, entrambi posti nel cuore del centro storico di Cesena.
La ricerca artistica perseguita intende approfondire il legame esistente tra immagini, spazio e ambientazione sonora.
Seguendo la sequenza dei dipinti in esposizione si evince una personale rielaborazione del linguaggio pittorico in
funzione di una libera proiezione di percorsi immaginativi offerti all’osservatore. L’interdipendenza di contenuti e
forme si manifesta mediante richiami al rigore geometrico da un lato e agli interventi pittorici dall’altro, eludendo
una lettura conclusiva, bensì in continua espansione dato che l’originalità compositiva alimenta rapporti inconsueti
tra le componenti formali, caratterizzate da conformazioni enigmatiche e traslucide a un tempo.
Nelle sue opere il disegno-pittura si spande sulla superficie con stesura risoluta, direttamente su lastre di plexiglass.
Un gioco di rimandi e riflessi che, a ben vedere, può perfino prevedere lo specchiamento dello spettatore stesso. A
completare la dimensione immersiva dell’esposizione contribuisce efficacemente l’ambientazione sonora.
L’immaginario presentato in questo contesto espositivo si nutre di sovrapposizioni, alterazioni, zone d’ombra e
interrelazioni che conducono l’osservatore in un’alternanza di suggestioni. La peculiare combinazione di sonorità
elettronica, canto corale rarefatto, spazio ambientale, trasparenza, segno, forma e colore coinvolge l’astante e stimola
un recupero di quella condizione percettiva in grado di generare intuizioni che gradualmente mutano in riflessioni,
facendo sì che la percezione si traduca in “origine di senso”.
In questo preciso contesto ideativo le opere di Giovanni Ciucci potrebbero apparire quali annuncio di uno slittamento
oggettuale dell’opera d’arte. Una proliferazione libera, pur ricongiunta, quale parte di un insieme organico, coerente
nella sua elaborata stratificazione sia percettiva che intellettuale.
Da questa idea di mostra è possibile cogliere un percorso diretto a ridisegnare mappe, topografie operative in divenire,
traiettorie mobili con le quali rintracciare un nucleo pulsante, quel requisito dell’arte inteso come autonoma e autentica generazione del molteplice “atto interpretante”.
26
settembre 2020
Giovanni Ciucci – Compresenze
Dal 26 settembre al 18 ottobre 2020
arte contemporanea
Location
CHIESA DI SAN ZENONE
Cesena, Via Uberti, 6, (Forlì-cesena)
Cesena, Via Uberti, 6, (Forlì-cesena)
Orario di apertura
da ven a dom 16-19
Vernissage
26 Settembre 2020, h 17.00
Ufficio stampa
Il Vicolo Galleria Arte Contemporanea
Autore
Curatore