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Giovanni Ciucci – In esistenza
La forma in origine impenetrabile che l’arte disvela e porta all’apparenza ci introduce alla visione e comprensione del confine tra ciò che è percepibile e ciò che invece resterebbe in una condizione di inesistenza. La mostra si articola sia sul piano visivo che sonoro.
Comunicato stampa
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La forma in origine impenetrabile che l’arte disvela e porta all’apparenza, attraverso il lavoro di Giovanni Ciucci, ci introduce alla visione e comprensione del confine tra ciò
che è percepibile e ciò che invece resterebbe in una condizione di inesistenza. Questo processo ci permette di sondare i limiti della nostra frammentaria possibilità di conoscenza, ma anche di utilizzo del linguaggio, come l’ambivalenza del titolo In esistenza suggerisce.
Le opere offrono un ampio spettro di soluzioni che vanno dal disegno alla grafica, dal residuo testuale all’immagine dipinta, dalla scultura alla musica (composta dall’autore appositamente per questa mostra). Anche in questa occasione, infatti, la mostra si articola sia sul piano visivo che sonoro, secondo quella che possiamo definire una caratteristica intrinseca del lavoro dell’artista.
Percezioni inusuali ed evocative provengono anche dai lavori site specific, realizzazioni queste che potremmo definire libri d’artista, seppur ribaltando dalle fondamenta ciò che abitualmente ci aspettiamo da un libro, sopravanzando anche l’ambito imprevedibile del libro d’arte. Di esso rimane il ritaglio della carta, la lettera sotto forma di carattere tipografico in legno (opportunamente usato) o ancora la ricomposizione tipografica di un foglio ritagliato o frammentato, trasmutato in un linguaggio iconico-testuale, di primo acchito straniante, e ricollocato in un drappo sospeso alla parete. Assistiamo, dunque, al dispiegarsi di un universo creativo autonomo in grado di sprigionare un’inconsueta
domanda partecipativa rivolta allo spettatore, un rapporto che mette in evidenza la necessità di essere riconciliato, per poter così rifondare le nostre risorse immaginative.
A completare la mostra viene proiettato in anteprima il video che documenta la performance Play # 3 (2013), dove la video animazione digitale dialoga con le sonorità prodotte dalle
chitarre elettriche di due musicisti (GIOVANNI CIUCCI e OMAR AMADORI), il tutto inserito in uno spazio deputato alla pratica teatrale.
Contestualmente a questa mostra tematica, Ciucci ha scritto un lucido testo teorico che offre una sfaccettata prospettiva di indagine inerente sia il dato percepito che l’esperienza irraggiungibile, perché appunto ormai irripetibile o inesorabilmente dimenticata. Il testo è integralmente pubblicato sulla rivista d’arte Graphie n. 63, anno XV, dedicata al tema “Natura e Artificio”.
che è percepibile e ciò che invece resterebbe in una condizione di inesistenza. Questo processo ci permette di sondare i limiti della nostra frammentaria possibilità di conoscenza, ma anche di utilizzo del linguaggio, come l’ambivalenza del titolo In esistenza suggerisce.
Le opere offrono un ampio spettro di soluzioni che vanno dal disegno alla grafica, dal residuo testuale all’immagine dipinta, dalla scultura alla musica (composta dall’autore appositamente per questa mostra). Anche in questa occasione, infatti, la mostra si articola sia sul piano visivo che sonoro, secondo quella che possiamo definire una caratteristica intrinseca del lavoro dell’artista.
Percezioni inusuali ed evocative provengono anche dai lavori site specific, realizzazioni queste che potremmo definire libri d’artista, seppur ribaltando dalle fondamenta ciò che abitualmente ci aspettiamo da un libro, sopravanzando anche l’ambito imprevedibile del libro d’arte. Di esso rimane il ritaglio della carta, la lettera sotto forma di carattere tipografico in legno (opportunamente usato) o ancora la ricomposizione tipografica di un foglio ritagliato o frammentato, trasmutato in un linguaggio iconico-testuale, di primo acchito straniante, e ricollocato in un drappo sospeso alla parete. Assistiamo, dunque, al dispiegarsi di un universo creativo autonomo in grado di sprigionare un’inconsueta
domanda partecipativa rivolta allo spettatore, un rapporto che mette in evidenza la necessità di essere riconciliato, per poter così rifondare le nostre risorse immaginative.
A completare la mostra viene proiettato in anteprima il video che documenta la performance Play # 3 (2013), dove la video animazione digitale dialoga con le sonorità prodotte dalle
chitarre elettriche di due musicisti (GIOVANNI CIUCCI e OMAR AMADORI), il tutto inserito in uno spazio deputato alla pratica teatrale.
Contestualmente a questa mostra tematica, Ciucci ha scritto un lucido testo teorico che offre una sfaccettata prospettiva di indagine inerente sia il dato percepito che l’esperienza irraggiungibile, perché appunto ormai irripetibile o inesorabilmente dimenticata. Il testo è integralmente pubblicato sulla rivista d’arte Graphie n. 63, anno XV, dedicata al tema “Natura e Artificio”.
28
settembre 2013
Giovanni Ciucci – In esistenza
Dal 28 settembre al 19 ottobre 2013
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTE CONTEMPORANEA IL VICOLO
Cesena, Via Chiaramonti, 6, (Forlì-cesena)
Cesena, Via Chiaramonti, 6, (Forlì-cesena)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 9.00 - 12.30 / 15.30 - 19.30
chiuso il giovedì
Vernissage
28 Settembre 2013, ore 17.00
Autore
Curatore