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Giovanni Cutrupi – Puro sguardo
Il titolo “puro sguardo” è un omaggio alla fotografia tradizionale, al suo rapporto diretto con il mondo reale, fatto di tutto quello che si trova attorno a noi, ovunque, a quel modo di fotografare che cerca di oltrepassare la barriera dell’apparenza, con lo scopo di vedere le cose, non solo di guardarle.
Comunicato stampa
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Il titolo "puro sguardo" è un omaggio alla fotografia tradizionale, al suo rapporto diretto con il mondo reale, fatto di tutto quello che si trova attorno a noi, ovunque, a quel modo di fotografare che cerca di oltrepassare la barriera dell'apparenza, con lo scopo di vedere le cose, non solo di guardarle.
In questa mostra Giovanni Cutrupi esteriorizza il suo percorso interiore teso alla scoperta della realtà dunque, quella vera, per arrivare a cogliere l'intima bellezza, l'essenza stessa delle cose.
E' una fotografia che non mette in posa la realtà, ma che vuole coglierla di sorpresa, quasi nascondendosi da essa, rivelandola ai nostri occhi senza alcun trucco. Infatti, benché l'ambiguità della fotografia sia un dato ormai oggettivo, talvolta le sofisticazioni a cui è sottoposta risultano talmente sottili da passare facilmente inosservate.
Una fotografia che, quindi, anziché allontanarsene, corre incontro alla realtà, invece di simularne di nuove, tentando di estrapolare da ciò che ha intorno qualcosa che, altrimenti, rimarrebbe irrimediabilmente nascosto e sconosciuto per sempre.
La scelta della purezza integrale, intesa come utilizzo esclusivo di pellicola e fotocamera analogica a focus manuale, unito alla totale assenza di elaborazioni successive, rappresenta un'affermazione ben precisa, quasi testarda, che riporta la fotografia al suo ruolo di mezzo di 'rivelazione', capace di re-indirizzare le cose alla nostra attenzione, alla ricerca di quel "momento decisivo" che può essere colto solo una e una sola volta, lì, in quell´istante irripetibile.
Gli attimi estrapolati dal fluire del tempo, decontestualizzati fino ad assurgere a realtà a se stante, imprigionati sulla pellicola, sono qui riproposti dunque senza nessuna intermediazione digitale, per avvicinare il più possibile chi guarda a quello che è il reale, come se fosse lui stesso di fronte alla scena rappresentata, mediata solo e unicamente dall'obiettivo del fotografo.
Infine il bianco e nero come cifra stilistica, unico modo per far risaltare l'infinita gamma di grigi presente nelle cose, che rischia di scomparire in un mondo artificialmente colorato che, paradossalmente, si semplifica sempre di più riducendosi a vedere solo il bianco o il nero, senza sfumature.
Due citazioni per comprendere meglio:
"La vera arte non ha un obiettivo, è priva di intenzione. Si liberi di se stessa, lasci da parte tutto ciò che è, tutto ciò che possiede, così che non le resti più niente, se non la tensione senza uno scopo."
Eugen Herrigel - Lo Zen e il tiro con l'arco
"La vita è a colori, ma il bianco e nero è più reale."
Wim Wenders - Lo stato delle cose
Il Presidente: Stefania Pennacchio
In questa mostra Giovanni Cutrupi esteriorizza il suo percorso interiore teso alla scoperta della realtà dunque, quella vera, per arrivare a cogliere l'intima bellezza, l'essenza stessa delle cose.
E' una fotografia che non mette in posa la realtà, ma che vuole coglierla di sorpresa, quasi nascondendosi da essa, rivelandola ai nostri occhi senza alcun trucco. Infatti, benché l'ambiguità della fotografia sia un dato ormai oggettivo, talvolta le sofisticazioni a cui è sottoposta risultano talmente sottili da passare facilmente inosservate.
Una fotografia che, quindi, anziché allontanarsene, corre incontro alla realtà, invece di simularne di nuove, tentando di estrapolare da ciò che ha intorno qualcosa che, altrimenti, rimarrebbe irrimediabilmente nascosto e sconosciuto per sempre.
La scelta della purezza integrale, intesa come utilizzo esclusivo di pellicola e fotocamera analogica a focus manuale, unito alla totale assenza di elaborazioni successive, rappresenta un'affermazione ben precisa, quasi testarda, che riporta la fotografia al suo ruolo di mezzo di 'rivelazione', capace di re-indirizzare le cose alla nostra attenzione, alla ricerca di quel "momento decisivo" che può essere colto solo una e una sola volta, lì, in quell´istante irripetibile.
Gli attimi estrapolati dal fluire del tempo, decontestualizzati fino ad assurgere a realtà a se stante, imprigionati sulla pellicola, sono qui riproposti dunque senza nessuna intermediazione digitale, per avvicinare il più possibile chi guarda a quello che è il reale, come se fosse lui stesso di fronte alla scena rappresentata, mediata solo e unicamente dall'obiettivo del fotografo.
Infine il bianco e nero come cifra stilistica, unico modo per far risaltare l'infinita gamma di grigi presente nelle cose, che rischia di scomparire in un mondo artificialmente colorato che, paradossalmente, si semplifica sempre di più riducendosi a vedere solo il bianco o il nero, senza sfumature.
Due citazioni per comprendere meglio:
"La vera arte non ha un obiettivo, è priva di intenzione. Si liberi di se stessa, lasci da parte tutto ciò che è, tutto ciò che possiede, così che non le resti più niente, se non la tensione senza uno scopo."
Eugen Herrigel - Lo Zen e il tiro con l'arco
"La vita è a colori, ma il bianco e nero è più reale."
Wim Wenders - Lo stato delle cose
Il Presidente: Stefania Pennacchio
28
febbraio 2009
Giovanni Cutrupi – Puro sguardo
Dal 28 febbraio al 28 marzo 2009
fotografia
Location
GALLERIA D’ARTE LEUCO’
Reggio Di Calabria, Via Crocefisso, 44-46 , (Reggio Di Calabria)
Reggio Di Calabria, Via Crocefisso, 44-46 , (Reggio Di Calabria)
Orario di apertura
dalle ore 17.00 alle 20.00
Vernissage
28 Febbraio 2009, ore 20
Autore
Curatore