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Giovanni Dalessi
L’artista olandese, nato nel 1964, e che dal ’93 ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, (Olanda, Germania e U.S.A.) presenta una decina di nuovi lavori eseguiti ad olio su tela e di dimensioni medie
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dall’8 febbraio al 16 marzo la eRmanno tedeschi GALLeRY ospita nuovamente, a distanza di due anni, una personale di Giovanni Dalessi nel suo spazio di Milano.
L’artista olandese, nato nel 1964, e che dal ’93 ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, (Olanda, Germania e U.S.A.) presenta una decina di nuovi lavori eseguiti ad olio su tela e di dimensioni medie.
L’idea dell’esposizione nasce dall’intenzione dell’artista di avvicinarsi alla cultura ebraica nei suoi momenti di vita quotidiana e ai rituali che la scandiscono, che ricordano a chi li attua, che solo insieme si è un popolo. Ecco dunque lo spettatore di fronte al pane poggiato sul tavolo di casa prima di essere spezzato e cosparso di sale e poi distribuito ai commensali prima dell’inizio della cena dello Shabbat, che si svolge il venerdì; o in contemplazione di una natura morta composta di melograni, datteri, fichi, uva, spighe di grano che, in occasione dello Schavuot, (letteralmente “Settimane”, con riferimento alle 7 settimane trascorse dall'uscita dall'Egitto al dono della Torá), o Khag Habikkurìm, (“Festa delle primizie”) la frutta migliore veniva portata a Gerusalemme dai suoi proprietari e offerta al Signore come segno di ringraziamento.
Così anche la giovane donna raffigurata assorta alla luce di due candele, che attraverso il suo sguardo e atteggiamento rivela una propria serenità e il desiderio spontaneo di sperimentare la Religiosità in modo pieno e consapevole, dà vita ad un’atmosfera densa di allusioni e di una carica sacrale, tipica della sua pittura.
Benché sia la curiosità verso culture e religioni diverse anche dal cattolicesimo il movente principale della mostra, ciò che spinge Dalessi alla creazione artistica è soprattutto l’investigazione delle cose quotidiane: “Giotto, Botticelli, Memling o Dumas, Knap sono grandi fonti d’ispirazione per me, ma quando isoli le cose quotidiane, le ingrandisci, come se vedessi il valore più grande che possiedono, la loro spiritualità intima.”
L’artista olandese, nato nel 1964, e che dal ’93 ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, (Olanda, Germania e U.S.A.) presenta una decina di nuovi lavori eseguiti ad olio su tela e di dimensioni medie.
L’idea dell’esposizione nasce dall’intenzione dell’artista di avvicinarsi alla cultura ebraica nei suoi momenti di vita quotidiana e ai rituali che la scandiscono, che ricordano a chi li attua, che solo insieme si è un popolo. Ecco dunque lo spettatore di fronte al pane poggiato sul tavolo di casa prima di essere spezzato e cosparso di sale e poi distribuito ai commensali prima dell’inizio della cena dello Shabbat, che si svolge il venerdì; o in contemplazione di una natura morta composta di melograni, datteri, fichi, uva, spighe di grano che, in occasione dello Schavuot, (letteralmente “Settimane”, con riferimento alle 7 settimane trascorse dall'uscita dall'Egitto al dono della Torá), o Khag Habikkurìm, (“Festa delle primizie”) la frutta migliore veniva portata a Gerusalemme dai suoi proprietari e offerta al Signore come segno di ringraziamento.
Così anche la giovane donna raffigurata assorta alla luce di due candele, che attraverso il suo sguardo e atteggiamento rivela una propria serenità e il desiderio spontaneo di sperimentare la Religiosità in modo pieno e consapevole, dà vita ad un’atmosfera densa di allusioni e di una carica sacrale, tipica della sua pittura.
Benché sia la curiosità verso culture e religioni diverse anche dal cattolicesimo il movente principale della mostra, ciò che spinge Dalessi alla creazione artistica è soprattutto l’investigazione delle cose quotidiane: “Giotto, Botticelli, Memling o Dumas, Knap sono grandi fonti d’ispirazione per me, ma quando isoli le cose quotidiane, le ingrandisci, come se vedessi il valore più grande che possiedono, la loro spiritualità intima.”
08
febbraio 2007
Giovanni Dalessi
Dall'otto febbraio al 16 marzo 2007
arte contemporanea
Location
ERMANNO TEDESCHI GALLERY
Milano, Via Voghera, 14, (Milano)
Milano, Via Voghera, 14, (Milano)
Orario di apertura
da mart. a sab. 11-13 e 15.30-19.30, o su appuntamento
Vernissage
8 Febbraio 2007, ore 18.30
Ufficio stampa
VISIONI D'ARTISTA
Autore