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Giovanni Domenico Valentini
prima mostra monografica dedicata in Italia al pittore G.D.V.
Comunicato stampa
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Innumerevoli tele del Seicento che raffigurano interni e nature morte a firma G.D.V. sono presenti nelle grandi collezioni europee. Ma chi era G.D.V.?
A svelarne la storia e ad illuminarne la valenza artistica sarà la prima mostra monografica dedicata al pittore Giovanni Domenico Valentini, in programma a Imola (Centro Polivalente “Gianni Isola”, Palazzo Sersanti) dal 12 novembre 2005 all’8 gennaio 2006. L’evento, promosso della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, prevede un’esposizione di 24 opere provenienti dalle Collezioni d’Arte della Fondazione stessa, da Collezioni private e da importanti Musei italiani e stranieri quali Museo di Capodimonte, Galleria degli Uffizi di Firenze, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, Musée des Beaux Arts de Grenoble, Credito Emiliano….
Perché Imola? Il Valentini, romano (1639-1715), frequentò sia gli ambienti dei pittori italiani che quelli dei pittori fiamminghi da cui fu particolarmente influenzato, ma il suo trasferimento in terra emiliano-romagnola è noto da tempo per la presenza di tele firmate nelle quali si dichiara attivo a Imola nell’anno 1681. La Fondazione Cassa di Risparmio di Imola ha voluto così affidare il compito di approfondire la conoscenza sull’artista e le ragioni che lo spinsero a vivere e lavorare in Romagna ad un Comitato scientifico presieduto da Andrea Emiliani e composto dai seguenti studiosi: Giovanni Asioli Martini, curatore della mostra, Gianluca Bocchi, Andrea Ferri, Angelo Mazza, Carmen Ravanelli Guidotti, Claudio De Dominicis e Sandro Salemme. La mostra si completa così di importanti contributi storici e critici raccolti in un ricco Catalogo di opere firmate G.D.V., edito dall’Editrice “La Mandragora”; si tratta del secondo numero della Collana Tracce, inaugurata nel 2004 con il volume dedicato alle maioliche imolesi del ‘700.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Imola conferma pertanto la sua attenzione al territorio, attraverso la scoperta e la valorizzazione di aspetti culturali inediti che legano, come nel caso di G.D.V., un pittore di fama internazionale alla città di Imola e alla terra di Romagna. In un certo senso G.D.V. torna a vivere ad Imola dopo quattrocento anni e vi resterà per lungo tempo ancora, grazie soprattutto all’acquisizione di 6 opere da parte della Fondazione, un’operazione avvenuta con grande attenzione e scrupolo a partire dal 2002, sia presso aste pubbliche in Italia e a Londra, sia presso collezionisti privati. Le tele, tutte rigorosamente restaurate, insieme ad altre 18 opere di diversa provenienza sveleranno al pubblico della mostra la qualità artistica del suo autore, nonché uno spaccato storico dei tempi da lui vissuti.
Pittore di “ cocine” e di “robe mangiative”, secondo la trascrizione che troviamo annotata nell’inventario dei beni del cardinale Benedetto Pamphilj del 1725, Giovanni Domenico Valentini si distingue, infatti, nel panorama artistico del Seicento italiano proprio per la peculiarità dei suoi soggetti preferiti: sono, in prevalenza, interni di cucine, di cantine, di spezierie o di laboratori alchemici, nei quali rappresentava una grande varietà di vasi, versatoi, orci e albarelli in maiolica, bottiglie, fiaschi, bicchieri e alambicchi in vetro, paioli, bacili e altri contenitori in rame. In mezzo ad essi compaiono spesso cibarie di ogni genere e, con ruoli puramente accessori, piccoli animali o figure umane costantemente relegate in secondo piano da un’attitudine figurativa che l’artista non coltivò mai con interesse nel corso della sua carriera.
Soggetti ideali per arricchire il Baccanale 2005, la nota rassegna enogastronomica e culturale imolese che dal 5 al 20 novembre animerà la città con corsi di cucina, dibattiti, spettacoli, vetrine e menu sul tema “Il dolce della vita” (www.baccanaleimola.it).
Una giornata o un week-end a Imola saranno così l’occasione per scoprire “G.D.V.” e, al contempo, una città ricca di storia e di cultura, dove il dinamismo e la cordialità tipicamente romagnoli si fondono con la piacevolezza dei ritmi di vita e delle belle architetture che costituiscono il centro storico.
Martedì 15-22-29 Novembre dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 19,00.
Giovedì 17-24 Novembre dalle 10,00 alle 12,00.
Sabato 19-26 Novembre dalle 15,00 alle 19,00.
Domenica 13-20-27 Novembre dalle 10,00 alle 12,00
Martedì 6-13-20-27 Dicembre dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 19,00.
Giovedì 15-22-29 Dicembre dalle 10,00 alle 12,00.
Sabato 3-10-17 Dicembre dalle 15,00 alle 19,00.
Domenica 4-11-18 Dicembre dalle 10,00 alle 12,00.
Martedì 3 Gennaio 2006 dalle ore 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 19,00.
Giovedì 5 Gennaio 2006 dalle 10,00 alle 12,00.
Sabato 7 Gennaio 2006 dalle 15,00 alle 19,00.
Domenica 8 Gennaio 2006 dalle 10,00 alle 12,00
A svelarne la storia e ad illuminarne la valenza artistica sarà la prima mostra monografica dedicata al pittore Giovanni Domenico Valentini, in programma a Imola (Centro Polivalente “Gianni Isola”, Palazzo Sersanti) dal 12 novembre 2005 all’8 gennaio 2006. L’evento, promosso della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, prevede un’esposizione di 24 opere provenienti dalle Collezioni d’Arte della Fondazione stessa, da Collezioni private e da importanti Musei italiani e stranieri quali Museo di Capodimonte, Galleria degli Uffizi di Firenze, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, Musée des Beaux Arts de Grenoble, Credito Emiliano….
Perché Imola? Il Valentini, romano (1639-1715), frequentò sia gli ambienti dei pittori italiani che quelli dei pittori fiamminghi da cui fu particolarmente influenzato, ma il suo trasferimento in terra emiliano-romagnola è noto da tempo per la presenza di tele firmate nelle quali si dichiara attivo a Imola nell’anno 1681. La Fondazione Cassa di Risparmio di Imola ha voluto così affidare il compito di approfondire la conoscenza sull’artista e le ragioni che lo spinsero a vivere e lavorare in Romagna ad un Comitato scientifico presieduto da Andrea Emiliani e composto dai seguenti studiosi: Giovanni Asioli Martini, curatore della mostra, Gianluca Bocchi, Andrea Ferri, Angelo Mazza, Carmen Ravanelli Guidotti, Claudio De Dominicis e Sandro Salemme. La mostra si completa così di importanti contributi storici e critici raccolti in un ricco Catalogo di opere firmate G.D.V., edito dall’Editrice “La Mandragora”; si tratta del secondo numero della Collana Tracce, inaugurata nel 2004 con il volume dedicato alle maioliche imolesi del ‘700.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Imola conferma pertanto la sua attenzione al territorio, attraverso la scoperta e la valorizzazione di aspetti culturali inediti che legano, come nel caso di G.D.V., un pittore di fama internazionale alla città di Imola e alla terra di Romagna. In un certo senso G.D.V. torna a vivere ad Imola dopo quattrocento anni e vi resterà per lungo tempo ancora, grazie soprattutto all’acquisizione di 6 opere da parte della Fondazione, un’operazione avvenuta con grande attenzione e scrupolo a partire dal 2002, sia presso aste pubbliche in Italia e a Londra, sia presso collezionisti privati. Le tele, tutte rigorosamente restaurate, insieme ad altre 18 opere di diversa provenienza sveleranno al pubblico della mostra la qualità artistica del suo autore, nonché uno spaccato storico dei tempi da lui vissuti.
Pittore di “ cocine” e di “robe mangiative”, secondo la trascrizione che troviamo annotata nell’inventario dei beni del cardinale Benedetto Pamphilj del 1725, Giovanni Domenico Valentini si distingue, infatti, nel panorama artistico del Seicento italiano proprio per la peculiarità dei suoi soggetti preferiti: sono, in prevalenza, interni di cucine, di cantine, di spezierie o di laboratori alchemici, nei quali rappresentava una grande varietà di vasi, versatoi, orci e albarelli in maiolica, bottiglie, fiaschi, bicchieri e alambicchi in vetro, paioli, bacili e altri contenitori in rame. In mezzo ad essi compaiono spesso cibarie di ogni genere e, con ruoli puramente accessori, piccoli animali o figure umane costantemente relegate in secondo piano da un’attitudine figurativa che l’artista non coltivò mai con interesse nel corso della sua carriera.
Soggetti ideali per arricchire il Baccanale 2005, la nota rassegna enogastronomica e culturale imolese che dal 5 al 20 novembre animerà la città con corsi di cucina, dibattiti, spettacoli, vetrine e menu sul tema “Il dolce della vita” (www.baccanaleimola.it).
Una giornata o un week-end a Imola saranno così l’occasione per scoprire “G.D.V.” e, al contempo, una città ricca di storia e di cultura, dove il dinamismo e la cordialità tipicamente romagnoli si fondono con la piacevolezza dei ritmi di vita e delle belle architetture che costituiscono il centro storico.
Martedì 15-22-29 Novembre dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 19,00.
Giovedì 17-24 Novembre dalle 10,00 alle 12,00.
Sabato 19-26 Novembre dalle 15,00 alle 19,00.
Domenica 13-20-27 Novembre dalle 10,00 alle 12,00
Martedì 6-13-20-27 Dicembre dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 19,00.
Giovedì 15-22-29 Dicembre dalle 10,00 alle 12,00.
Sabato 3-10-17 Dicembre dalle 15,00 alle 19,00.
Domenica 4-11-18 Dicembre dalle 10,00 alle 12,00.
Martedì 3 Gennaio 2006 dalle ore 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 19,00.
Giovedì 5 Gennaio 2006 dalle 10,00 alle 12,00.
Sabato 7 Gennaio 2006 dalle 15,00 alle 19,00.
Domenica 8 Gennaio 2006 dalle 10,00 alle 12,00
12
novembre 2005
Giovanni Domenico Valentini
Dal 12 novembre 2005 all'otto gennaio 2006
arte antica
Location
CENTRO POLIVALENTE GIANNI ISOLA
Imola, Piazza Giacomo Matteotti, 14, (Bologna)
Imola, Piazza Giacomo Matteotti, 14, (Bologna)
Orario di apertura
indicati in calce al comunicato stampa
Vernissage
12 Novembre 2005, ore 18
Sito web
www.fondcrimola.it
Autore
Curatore