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Giovanni Fontana – One more jump
Giovanni Fontana, uno dei massimi rappresentanti della poesia visiva, presenta in questa mostra il suo multiforme lavoro di ricerca nelle diverse modalità espressive. Sono esposti libri d’artista e opere su carta, oltre ad una notevole documentazione di libri di poesia, narrativa, saggi e riviste.
Comunicato stampa
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Lo Studio Varroni / Eos Libri d’Artista inaugura la mostra di Giovanni Fontana, uno dei massimi rappresentanti, nazionali e internazionali, della poesia visiva, di cui è anche studioso, critico e teorico.
In questa piccola antologica l’autore presenta il suo multiforme lavoro di ricerca, svolto con passione, nelle diverse modalità di sperimentazione che lo contraddistinguono. Sono esposti libri d’artista e opere su carta, oltre ad una notevole documentazione di libri di poesia, di narrativa, di saggi e riviste, che testimoniano parte della sua produzione editoriale. Sono inoltre documentate alcune delle numerose performance.
Possiamo definire Giovanni Fontana un poliartista, poeta della voce e del corpo, maestro di intermedialità e cultore di sinestesie. Molteplici sono gli aspetti che confermano i diversi linguaggi da lui sperimentati, in un flusso continuo di esperienze legate alla vocalità e alla scrittura poetica sonora e visiva.
Verranno presentati per l’occasione una riedizione del libro d’artista The last jump of the slacker poet del 1997 e il primo numero di RivistaFoglio, dedicato alla poetica di Giovanni Fontana.
GIOVANNI FONTANA, poliartista, performer, è autore di numerose pubblicazioni in forma tradizionale e multimediale. Tra gli autori storici della poesia visiva e sonora, negli anni Settanta inizia la sua collaborazione con Adriano Spatola, che gli pubblica Radio/Dramma (Geiger, 1977), testo che si pone tra poesia verbo-visiva, scrittura paramusicale, fonetismo, partitura d’azione, libro d’artista. Nel 1978 entra nella redazione di “Tam Tam” e inizia a frequentare i territori della sperimentazione poetica internazionale stringendo rapporti di collaborazione con i più signifi-cativi esponenti: da Dick Higgins a John Giorno, da Henri Chopin a Bernard Heidsieck, da Julien Blaine a Jean-Jacques Lebel. Nel 1979 costituisce con Arrigo Lora Totino, Adriano Spatola, Giulia Niccolai, Milli Graffi ed altri poeti sonori italiani il gruppo “Il Dolce Stil Suono”.
Ha collaborato a lungo con la rivista “Anterem”, ha fatto parte delle redazioni di “Baobab” e “Altri Termini”. Ha fondato la rivista di poetiche intermediali “La Taverna di Auerbach” e l’audiorivista “Momo”. Lavora oggi nelle redazioni di “Doc(k)s” (Francia), “Inter-Art actuel” (Canada), “Bérénice” e “Le Arti del Suono”. È direttore di “Territori”, rivista di architettura e altri linguaggi.
Autore di “romanzi sonori”, tra i quali Tarocco Meccanico (Altri Termini, 1990) e Chorus (Manni, 2000), con Questioni di scarti (Polìmata, 2012) ha vinto il Premio Feronia. Ha pubblicato in Irlanda il testo verbo-visivo Wasted time (Redfoxpress, 2011) e in Francia l’opera intermediale Déchets (Dernier Télégramme, 2014). Teorico della poesia pre-testuale e della poesia epigenetica, ha scritto numerosi saggi, tra i quali La voce in movimento (Harta performing, 2003) e Poesia della voce e del gesto (Sometti, 2004).
Ha dedicato alla performance il volume Italian Performance Art (in coll., Sagep, 2015). Ha curato per la rivista “Il Verri” il CD Verbivocovisual - Antologia di poesia sonora 1964-2004. Una raccolta di testi destinati alla performance sono pubblicati nel volume Frammenti d’ombre e penombre (Fermenti, 2005). La sua produzione di “poesia sonora” è documentata in una vasta discografia, che comprende tra l’altro un LP pubblicato nel 2016 per l’etichetta “Recital” di Los Angeles.
Ha realizzato flash opere con Antonio Poce e videopoesie, sia autonomamente, sia nell’ambito del gruppo “Hermes Intermedia”. Di recente produzione è il video Poema Bonotto, realizzato per l’omonima Fondazione. Ha al suo attivo circa settecento mostre di poesia visuale in Europa, in America, in Giappone e in Australia. Il suo lavoro creativo è ripercorso nella monografia Testi e pre-testi (Fondazione Berardelli, Brescia, 2009). Ha scritto testi poetici per svariati musicisti, tra i quali Roman Vlad ed Ennio Morricone, per il quale ha scritto, tra l’altro, il testo di Elegia per l’Italia, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia.
Ha proposto performance intermediali in Belgio, Canada, Cina, Francia, Gran Bretagna, Germania, Giappone, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Lithuania, Messico, Polonia, Romania, Slovakia, Spagna, Svizzera, Ungheria, USA, ecc.
Ha preso parte a numerose rassegne internazionali di poesia visuale, tra le quali XVI Bienal de São Paulo (1981); XI Quadriennale di Roma (1986); Vitalità della Poesia Visiva Italiana (Mercato del Sale, Milano 1987); Libri e pagine d’artista in Italia, (Forte Belvedere, Firenze 1989); Scrittura e visualità (Biblioteca Nazionale Centrale, Firenze 1993); Musica e no, (Santa Maria della Scala, Siena e Palazzo Ducale, Mantova 1998); Poesia Totale (Palazzo della Ragione, Mantova 1998); Leonardo in action & poetry (Museo Ideale, Vinci 2001); Brain Academy Apartment (50a Biennale di Venezia, 2003), Poeti XXL; Maestri europei della Poesia visiva, (Chiari, Brescia, 2006); Biennale di Malindi, (Malindi, Kenya, 2006); Padiglione Italia (con Hermes Intermedia, 54ª Biennale di Venezia, 2011); Palabras Imagenes y otros textos (Museo de Arte Moderno de Buenos Aires, 2012); Visual Poetry. L’avanguardia delle neoavanguardie. Mezzo secolo di Poesia visiva, Poesia Concreta, Scrittura Visuale, (Castello Visconteo, Pavia, 2014); Progetto XXI. La scrittura visuale. La parola totale (Museo Nitsch, Napoli, 2014),Viva l’Italia, Arte italiana del XX e XXI secolo, Galleria Civica di Bratislava (Palazzo Palffy, Bratislava, 2016), Venice International Performance Art Week (Palazzo Mora, Venezia 2016).
In questa piccola antologica l’autore presenta il suo multiforme lavoro di ricerca, svolto con passione, nelle diverse modalità di sperimentazione che lo contraddistinguono. Sono esposti libri d’artista e opere su carta, oltre ad una notevole documentazione di libri di poesia, di narrativa, di saggi e riviste, che testimoniano parte della sua produzione editoriale. Sono inoltre documentate alcune delle numerose performance.
Possiamo definire Giovanni Fontana un poliartista, poeta della voce e del corpo, maestro di intermedialità e cultore di sinestesie. Molteplici sono gli aspetti che confermano i diversi linguaggi da lui sperimentati, in un flusso continuo di esperienze legate alla vocalità e alla scrittura poetica sonora e visiva.
Verranno presentati per l’occasione una riedizione del libro d’artista The last jump of the slacker poet del 1997 e il primo numero di RivistaFoglio, dedicato alla poetica di Giovanni Fontana.
GIOVANNI FONTANA, poliartista, performer, è autore di numerose pubblicazioni in forma tradizionale e multimediale. Tra gli autori storici della poesia visiva e sonora, negli anni Settanta inizia la sua collaborazione con Adriano Spatola, che gli pubblica Radio/Dramma (Geiger, 1977), testo che si pone tra poesia verbo-visiva, scrittura paramusicale, fonetismo, partitura d’azione, libro d’artista. Nel 1978 entra nella redazione di “Tam Tam” e inizia a frequentare i territori della sperimentazione poetica internazionale stringendo rapporti di collaborazione con i più signifi-cativi esponenti: da Dick Higgins a John Giorno, da Henri Chopin a Bernard Heidsieck, da Julien Blaine a Jean-Jacques Lebel. Nel 1979 costituisce con Arrigo Lora Totino, Adriano Spatola, Giulia Niccolai, Milli Graffi ed altri poeti sonori italiani il gruppo “Il Dolce Stil Suono”.
Ha collaborato a lungo con la rivista “Anterem”, ha fatto parte delle redazioni di “Baobab” e “Altri Termini”. Ha fondato la rivista di poetiche intermediali “La Taverna di Auerbach” e l’audiorivista “Momo”. Lavora oggi nelle redazioni di “Doc(k)s” (Francia), “Inter-Art actuel” (Canada), “Bérénice” e “Le Arti del Suono”. È direttore di “Territori”, rivista di architettura e altri linguaggi.
Autore di “romanzi sonori”, tra i quali Tarocco Meccanico (Altri Termini, 1990) e Chorus (Manni, 2000), con Questioni di scarti (Polìmata, 2012) ha vinto il Premio Feronia. Ha pubblicato in Irlanda il testo verbo-visivo Wasted time (Redfoxpress, 2011) e in Francia l’opera intermediale Déchets (Dernier Télégramme, 2014). Teorico della poesia pre-testuale e della poesia epigenetica, ha scritto numerosi saggi, tra i quali La voce in movimento (Harta performing, 2003) e Poesia della voce e del gesto (Sometti, 2004).
Ha dedicato alla performance il volume Italian Performance Art (in coll., Sagep, 2015). Ha curato per la rivista “Il Verri” il CD Verbivocovisual - Antologia di poesia sonora 1964-2004. Una raccolta di testi destinati alla performance sono pubblicati nel volume Frammenti d’ombre e penombre (Fermenti, 2005). La sua produzione di “poesia sonora” è documentata in una vasta discografia, che comprende tra l’altro un LP pubblicato nel 2016 per l’etichetta “Recital” di Los Angeles.
Ha realizzato flash opere con Antonio Poce e videopoesie, sia autonomamente, sia nell’ambito del gruppo “Hermes Intermedia”. Di recente produzione è il video Poema Bonotto, realizzato per l’omonima Fondazione. Ha al suo attivo circa settecento mostre di poesia visuale in Europa, in America, in Giappone e in Australia. Il suo lavoro creativo è ripercorso nella monografia Testi e pre-testi (Fondazione Berardelli, Brescia, 2009). Ha scritto testi poetici per svariati musicisti, tra i quali Roman Vlad ed Ennio Morricone, per il quale ha scritto, tra l’altro, il testo di Elegia per l’Italia, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia.
Ha proposto performance intermediali in Belgio, Canada, Cina, Francia, Gran Bretagna, Germania, Giappone, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Lithuania, Messico, Polonia, Romania, Slovakia, Spagna, Svizzera, Ungheria, USA, ecc.
Ha preso parte a numerose rassegne internazionali di poesia visuale, tra le quali XVI Bienal de São Paulo (1981); XI Quadriennale di Roma (1986); Vitalità della Poesia Visiva Italiana (Mercato del Sale, Milano 1987); Libri e pagine d’artista in Italia, (Forte Belvedere, Firenze 1989); Scrittura e visualità (Biblioteca Nazionale Centrale, Firenze 1993); Musica e no, (Santa Maria della Scala, Siena e Palazzo Ducale, Mantova 1998); Poesia Totale (Palazzo della Ragione, Mantova 1998); Leonardo in action & poetry (Museo Ideale, Vinci 2001); Brain Academy Apartment (50a Biennale di Venezia, 2003), Poeti XXL; Maestri europei della Poesia visiva, (Chiari, Brescia, 2006); Biennale di Malindi, (Malindi, Kenya, 2006); Padiglione Italia (con Hermes Intermedia, 54ª Biennale di Venezia, 2011); Palabras Imagenes y otros textos (Museo de Arte Moderno de Buenos Aires, 2012); Visual Poetry. L’avanguardia delle neoavanguardie. Mezzo secolo di Poesia visiva, Poesia Concreta, Scrittura Visuale, (Castello Visconteo, Pavia, 2014); Progetto XXI. La scrittura visuale. La parola totale (Museo Nitsch, Napoli, 2014),Viva l’Italia, Arte italiana del XX e XXI secolo, Galleria Civica di Bratislava (Palazzo Palffy, Bratislava, 2016), Venice International Performance Art Week (Palazzo Mora, Venezia 2016).
02
marzo 2017
Giovanni Fontana – One more jump
Dal 02 marzo al 14 aprile 2017
arte contemporanea
Location
STUDIO EOS – LIBRI D’ARTISTA
Roma, Via Saturnia, 55, (Roma)
Roma, Via Saturnia, 55, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a venerdì, su appuntamento
Vernissage
2 Marzo 2017, ore 18,00
Autore
Curatore