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Giovanni Fontana – Testi e pre-testi
La Fondazione Berardelli di Brescia inaugura la prima grande mostra antologica dedicata al poeta visivo, sonoro e performer Giovanni Fontana.
Comunicato stampa
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La Fondazione Berardelli di Brescia inaugura la prima grande mostra antologica dedicata al poeta visivo, sonoro e performer Giovanni Fontana.
Le prime tavole verbo-visuali di Fontana, in cui assembla parole e immagini provenienti da quotidiani e rotocalchi, risalgono al 1966. Si accorge ben presto che la tecnica del collage, intesa in senso classico, è limitante per le sue esigenze espressive. Nella realizzazione della serie delle ottanta tavole, che poi comporranno il libro d'artista "Radio/Dramma", unisce a immagini provenienti dal mondo della comunicazione di massa, brani dattiloscritti a cui sovrappone annotazioni, cancellature e disegni. La sua verve creativa lo spinge poi a superare i limiti imposti dalla parola scritta, per coinvolgere spazio, suono e gesto. Inizia così a cimentarsi con forme espressive legate all’ambito del teatro, del video e della sperimentazione audio per concentrarsi successivamente nella pratica della performance, nella quale riesce a racchiudere tutte le sue precedenti esperienze di attore, regista e poeta sonoro.
Giovanni Fontana non si riconosce quindi all'interno di una specifica corrente artistica e trovando limitante per sé l'appellativo di poeta visivo, preferisce definirsi un “poliartista”. Per differenziare la sua esperienza da quella verbo visuale conia il termine “poesia pre-testuale”: una nuova disciplina capace di servirsi di differenti linguaggi non necessariamente legati ad un unico abito. La scelta di utilizzare un medium per veicolare un'idea non è per Fontana un'operazione definitiva e limitante, ma uno stimolo, un trampolino -per usare la definizione di Bernard Heidsieck- per riuscire a sviluppare ulteriormente il medesimo lavoro, attraverso un altro mezzo.
Giovanni Fontana negli ultimi trent'anni ha partecipato a più di seicento mostre collettive e ha proposto performance e installazioni video e sonore in centinaia di festival di nuova poesia e di arti elettroniche in tutto il mondo.
La mostra allestita presso gli spazi della Fondazione Berardelli presenta i lavori più significativi della sua produzione, dalle prime tavole di poesia visiva degli anni sessanta fino alle opere più recenti. Sarà documenta anche la sua esperienza di poeta sonoro e performer, oltre all’intensa attività editoriale che l’ha accompagnato nel corso di tutta la sua lunga carriera.
L’esposizione è corredata da un ricco catalogo con testi di Marcello Carlino, Pierre Garnier, Arrigo Lora Totino, Eugenio Miccini, Giulia Niccolai e Adriano Spatola.
Le prime tavole verbo-visuali di Fontana, in cui assembla parole e immagini provenienti da quotidiani e rotocalchi, risalgono al 1966. Si accorge ben presto che la tecnica del collage, intesa in senso classico, è limitante per le sue esigenze espressive. Nella realizzazione della serie delle ottanta tavole, che poi comporranno il libro d'artista "Radio/Dramma", unisce a immagini provenienti dal mondo della comunicazione di massa, brani dattiloscritti a cui sovrappone annotazioni, cancellature e disegni. La sua verve creativa lo spinge poi a superare i limiti imposti dalla parola scritta, per coinvolgere spazio, suono e gesto. Inizia così a cimentarsi con forme espressive legate all’ambito del teatro, del video e della sperimentazione audio per concentrarsi successivamente nella pratica della performance, nella quale riesce a racchiudere tutte le sue precedenti esperienze di attore, regista e poeta sonoro.
Giovanni Fontana non si riconosce quindi all'interno di una specifica corrente artistica e trovando limitante per sé l'appellativo di poeta visivo, preferisce definirsi un “poliartista”. Per differenziare la sua esperienza da quella verbo visuale conia il termine “poesia pre-testuale”: una nuova disciplina capace di servirsi di differenti linguaggi non necessariamente legati ad un unico abito. La scelta di utilizzare un medium per veicolare un'idea non è per Fontana un'operazione definitiva e limitante, ma uno stimolo, un trampolino -per usare la definizione di Bernard Heidsieck- per riuscire a sviluppare ulteriormente il medesimo lavoro, attraverso un altro mezzo.
Giovanni Fontana negli ultimi trent'anni ha partecipato a più di seicento mostre collettive e ha proposto performance e installazioni video e sonore in centinaia di festival di nuova poesia e di arti elettroniche in tutto il mondo.
La mostra allestita presso gli spazi della Fondazione Berardelli presenta i lavori più significativi della sua produzione, dalle prime tavole di poesia visiva degli anni sessanta fino alle opere più recenti. Sarà documenta anche la sua esperienza di poeta sonoro e performer, oltre all’intensa attività editoriale che l’ha accompagnato nel corso di tutta la sua lunga carriera.
L’esposizione è corredata da un ricco catalogo con testi di Marcello Carlino, Pierre Garnier, Arrigo Lora Totino, Eugenio Miccini, Giulia Niccolai e Adriano Spatola.
19
dicembre 2009
Giovanni Fontana – Testi e pre-testi
Dal 19 dicembre 2009 al 31 marzo 2010
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE BERARDELLI
Brescia, Via Milano, 107, (Brescia)
Brescia, Via Milano, 107, (Brescia)
Orario di apertura
mar/sab h. 9.00/12.30 - 15.30/19.30
Vernissage
19 Dicembre 2009, ore 18
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore
Curatore