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Giovanni Frangi – Lotteria Farnese
Una mostra spettacolare. Dopo il successo presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Lotteria Farnese di Giovanni Frangi è presentata al Palazzo Storico del Credito Bergamasco. Il migliore repertorio pittorico di Giovanni Frangi – l’alfabeto dei boschi, le visioni acquatiche, la terra vista dal cielo – in formato extra size
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Fondazione Credito Bergamasco organizza, dal 9 al 30 ottobre,
presso la propria sede storica, la mostra dedicata a Giovanni Frangi “Lotteria Farnese”.
È la seconda volta che l’artista milanese, di assoluto rilievo internazionale, espone presso il
Creberg. La prima rassegna si intitolava Divina Wall Paper (2010). All’epoca riscosse un ampio
gradimento sia del pubblico sia degli addetti ai lavori.
Lotteria Farnese è una rassegna che ha debuttato presso il Museo Archeologico Nazionale di
Napoli tra il novembre 2014 e il gennaio 2015. Nella Sala della Meridiana (uno dei più grandi
spazi coperti d’Europa) sono state collocate le opere di Frangi. Un totale di 20 tele dipinte,
distribuite intorno al celebre Atlante Farnese.
È diventato un fatto abbastanza comune vedere delle opere d’arte contemporanea all’interno di
edifici storici con destinazioni museali. Questo genere di contaminazioni interessa sempre di più
il pubblico del nostro tempo.
Nel caso del Palazzo del Credito Bergamasco l’iniziativa acquisisce un ulteriore elemento di
novità. Le opere sono in tutto dieci, montate su strutture autoportanti che somigliano alle porte
di un campo di calcio. Queste strutture sono distribuite sulla superficie della sala maggiore,
secondo un disegno e un’articolazione previsti dall’artista in modo da cogliere di sorpresa il
visitatore. Generalmente racchiuse e circoscritte all’interno di un “contenitore” espositivo,
questa volta le opere in mostra saranno libere di occupare lo spazio e di andare incontro al
“I frequentatori del Palazzo del Credito Bergamasco – dichiara Angelo Piazzoli, Segretario
Generale di Fondazione Creberg – conoscono già l’opera di Giovanni Frangi. Appena varcato
l’ingresso sono quotidianamente salutati da Domenica pomeriggio, una sua tela monumentale
del 2008 che rappresenta un vasto cielo azzurro e nelle collezioni della Fondazione esistono altri
due dipinti dell’artista milanese, parte di una memorabile esposizione organizzata e ospitata da
noi nel 2010 (Divina – Wallpaper). Ora con Lotteria Farnese siamo orgogliosi di poter mostrare al nostro pubblico una serie di tele che costituiscono il più recente approdo espressivo di Frangi. Allestite nell’atrio principale del Palazzo, secondo un disegno articolato, le opere hanno una straordinaria nobiltà, nonostante siano fatte di tele cucite, con pezze di colori diversi. Oltre che spazi fisici illustrano spazi mentali, in entrambi i casi comunque luoghi ospitali, come vogliamo sia la nostra Banca”.
I dipinti sono di grandi dimensioni e sono realizzati su tele di tessuto colorato. I supporti, anche di diversi colori, sono cuciti tra loro, garantendo una base cromatica che varia dal bianco al nero, dall’azzurro al rosso, dal giallo al rosa. Su questa superficie l’artista è intervenuto con segni di colore nero oppure bianco. I disegni svolgono i temi prediletti da Frangi, tratti dal mondo della natura. Sono scorci e vedute che l’artista ha scavato in profondità, fino a restituirli come luoghi mentali. Il risultato finale sono immagini che l’osservatore è chiamato a guardare e, lentamente, a ricostruire attraverso l’immaginazione. Frangi ha compiuto il processo inverso, creando delle formidabili sintesi di opere che aveva già realizzato. Sono sintesi acute e profonde, elaborate tramite una facilità (e felicità) nel disegno che è stata paragonata ad una danza.
“Se provo a chiudere gli occhi per ricordare i temi della Lotteria Farnese – dichiara Simone Facchinetti, Curatore della esposizione con Angelo Piazzoli ed Elisabetta Sinigaglia – la prima cosa che mi appare è un paesaggio visto a volo d’uccello. È un punto di vista che in genere l’occhio umano ama, perché si apre su una prospettiva profonda, ampia, misurabile. La seconda è quella di una fila di alberi che si rispecchia in un fiume. Anche qui l’occhio e la mente riposano, rassicurati dall’immagine riflessa. Nel ricordo le tele sono in bianco e nero, con poco colore, tranne una, rossa. C’è del genio nella cucitura di Rosso Adige, non si può dimenticare. La Lotteria Farnese non si esaurisce in questi temi in cui l’occhio sente di controllare la visione del paesaggio, ma scarta verso situazioni meno rassicuranti. A che punto dell’acqua galleggiano le
Ninfee nere? Dove si interrompono le risaie di San Cristoforo? Non ci è dato sapere. Quello che vediamo sulla tela è solo un arabesco di linee, oppure un germe di un’opera che ancora deve riprodursi nella mente di Frangi. Oppure l’esatto contrario: un’immagine che è talmente presente nella sua mente che può perfino permettersi di stenografarla. In sostanza quello che vediamo non è più un preciso punto della geografia fisica ma un’area della geografia mentale dell’artista.”
presso la propria sede storica, la mostra dedicata a Giovanni Frangi “Lotteria Farnese”.
È la seconda volta che l’artista milanese, di assoluto rilievo internazionale, espone presso il
Creberg. La prima rassegna si intitolava Divina Wall Paper (2010). All’epoca riscosse un ampio
gradimento sia del pubblico sia degli addetti ai lavori.
Lotteria Farnese è una rassegna che ha debuttato presso il Museo Archeologico Nazionale di
Napoli tra il novembre 2014 e il gennaio 2015. Nella Sala della Meridiana (uno dei più grandi
spazi coperti d’Europa) sono state collocate le opere di Frangi. Un totale di 20 tele dipinte,
distribuite intorno al celebre Atlante Farnese.
È diventato un fatto abbastanza comune vedere delle opere d’arte contemporanea all’interno di
edifici storici con destinazioni museali. Questo genere di contaminazioni interessa sempre di più
il pubblico del nostro tempo.
Nel caso del Palazzo del Credito Bergamasco l’iniziativa acquisisce un ulteriore elemento di
novità. Le opere sono in tutto dieci, montate su strutture autoportanti che somigliano alle porte
di un campo di calcio. Queste strutture sono distribuite sulla superficie della sala maggiore,
secondo un disegno e un’articolazione previsti dall’artista in modo da cogliere di sorpresa il
visitatore. Generalmente racchiuse e circoscritte all’interno di un “contenitore” espositivo,
questa volta le opere in mostra saranno libere di occupare lo spazio e di andare incontro al
“I frequentatori del Palazzo del Credito Bergamasco – dichiara Angelo Piazzoli, Segretario
Generale di Fondazione Creberg – conoscono già l’opera di Giovanni Frangi. Appena varcato
l’ingresso sono quotidianamente salutati da Domenica pomeriggio, una sua tela monumentale
del 2008 che rappresenta un vasto cielo azzurro e nelle collezioni della Fondazione esistono altri
due dipinti dell’artista milanese, parte di una memorabile esposizione organizzata e ospitata da
noi nel 2010 (Divina – Wallpaper). Ora con Lotteria Farnese siamo orgogliosi di poter mostrare al nostro pubblico una serie di tele che costituiscono il più recente approdo espressivo di Frangi. Allestite nell’atrio principale del Palazzo, secondo un disegno articolato, le opere hanno una straordinaria nobiltà, nonostante siano fatte di tele cucite, con pezze di colori diversi. Oltre che spazi fisici illustrano spazi mentali, in entrambi i casi comunque luoghi ospitali, come vogliamo sia la nostra Banca”.
I dipinti sono di grandi dimensioni e sono realizzati su tele di tessuto colorato. I supporti, anche di diversi colori, sono cuciti tra loro, garantendo una base cromatica che varia dal bianco al nero, dall’azzurro al rosso, dal giallo al rosa. Su questa superficie l’artista è intervenuto con segni di colore nero oppure bianco. I disegni svolgono i temi prediletti da Frangi, tratti dal mondo della natura. Sono scorci e vedute che l’artista ha scavato in profondità, fino a restituirli come luoghi mentali. Il risultato finale sono immagini che l’osservatore è chiamato a guardare e, lentamente, a ricostruire attraverso l’immaginazione. Frangi ha compiuto il processo inverso, creando delle formidabili sintesi di opere che aveva già realizzato. Sono sintesi acute e profonde, elaborate tramite una facilità (e felicità) nel disegno che è stata paragonata ad una danza.
“Se provo a chiudere gli occhi per ricordare i temi della Lotteria Farnese – dichiara Simone Facchinetti, Curatore della esposizione con Angelo Piazzoli ed Elisabetta Sinigaglia – la prima cosa che mi appare è un paesaggio visto a volo d’uccello. È un punto di vista che in genere l’occhio umano ama, perché si apre su una prospettiva profonda, ampia, misurabile. La seconda è quella di una fila di alberi che si rispecchia in un fiume. Anche qui l’occhio e la mente riposano, rassicurati dall’immagine riflessa. Nel ricordo le tele sono in bianco e nero, con poco colore, tranne una, rossa. C’è del genio nella cucitura di Rosso Adige, non si può dimenticare. La Lotteria Farnese non si esaurisce in questi temi in cui l’occhio sente di controllare la visione del paesaggio, ma scarta verso situazioni meno rassicuranti. A che punto dell’acqua galleggiano le
Ninfee nere? Dove si interrompono le risaie di San Cristoforo? Non ci è dato sapere. Quello che vediamo sulla tela è solo un arabesco di linee, oppure un germe di un’opera che ancora deve riprodursi nella mente di Frangi. Oppure l’esatto contrario: un’immagine che è talmente presente nella sua mente che può perfino permettersi di stenografarla. In sostanza quello che vediamo non è più un preciso punto della geografia fisica ma un’area della geografia mentale dell’artista.”
08
ottobre 2015
Giovanni Frangi – Lotteria Farnese
Dall'otto al 30 ottobre 2015
arte contemporanea
Location
PALAZZO CREBERG
Bergamo, Largo Porta Nuova, 2, (Bergamo)
Bergamo, Largo Porta Nuova, 2, (Bergamo)
Orario di apertura
Da lunedì a venerdì, durante l’apertura della filiale (8.20 - 13.20 e 14.50 - 15.50); sabato 10, 17 e 24 ottobre dalle ore 14.30 alle ore 20.30 (per chi lo desidera, visite guidate gratuite dedicate con inizio alle ore 14.30 - 15.30 - 16.30 - 17.30 - 18.30 - 19.30); domenica 11, 18 e 25 ottobre dalle ore 10.30 alle ore 19.30 (per chi lo desidera, visite guidate gratuite dedicate con inizio alle or
Vernissage
8 Ottobre 2015, ore 18
Autore
Curatore