Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giovanni Frangi – Mt2425
Giovanni Frangi che accetta di lavorare sulle evocazioni di un testo evangelico. Il risultato è una installazione pittorica di grande impatto nella quale un pavimento completamente ricoperto di tele lavorate matericamente, trasformato in una sorta di paesaggio lunare, argenteo e magmatico, dialoga con un grande cielo sospeso, capace di offrire l’illusione di uno scoperchiamento dell’edificio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovanni Frangi, nato a Milano nel 1959, uno dei più importanti artisti italiani della sua generazione, espone dal 31 ottobre 2008 al 6 gennaio 2009 presso l'ex Oratorio di San Lupo a Bergamo. Non si tratterà di una mostra tradizionale ma di una installazione pensata per uno specifico, particolarissimo edificio: un ex Ossario.
Il luogo, assolutamente straordinario, si trova a pochi passi dal Museo Adriano Bernareggi e dall'Accademia Carrara. Si tratta dell'ex Oratorio di San Lupo, un edificio a pianta centrale risalente al 1734 utilizzato, appunto, fino all'inizio dell'Ottocento come ossario della vicina parrocchia di Sant'Alessandro della Croce.
Il lavoro di Frangi si è ultimamente concentrato sulle dinamiche percettive restituite dalle opere inserite in precisi contesti spaziali. I luoghi espositivi diventano così occasioni per riflettere sulla capacità della pittura di entrare in relazione con un ambiente: da "Nobu at Elba", una imponente installazione esposta presso la villa del conte Panza a Biumo Superiore (varese), ai più sofisticati "View Master", omaggi all'ultima opera di Marcel Duchamp.
In MT 2425 la suggestione dell'edificio ha suggerito all'artista un lavoro innovativo. Dopo aver esposto, nell'estate scorsa, tre immensi cieli in occasione di Art Basel, Frangi insiste su questo motivo che da Constable fino a Schifano ha stimolato la fantasia degli artisti. Un cielo solo senza nessun orizzonte, nella sua scoperta imponenza.
In questa occasione il cielo , il più grande mai realizzato da Giovanni Frangi , quattro metri e mezzo per più di otto metri sarà appeso al soffitto della chiesa come se fosse un affresco del Settecento, vivrà in relazione a uno spazio pieno di suggestioni antiche. L'interno dell'oratorio non sarà accessibile ma la visuale sarà possibile solo dalle due balconate in cui affacciandosi lo spettatore scoprirà cinque quadri d'argento appoggiati come tappeti sul pavimento .Quadri realizzati con una particolare resina poliuretanica che ci riportano alla mente la sensazione di vedere dei frammenti della luna dall'alto.
Con MT 2425 Giovanni Frangi ha interpretato il testo del Vangelo di Matteo (25), il cosiddetto "discorso escatologico". Il nuovo lavoro di Giovanni frangi è accompagnato nel catalogo pubblicato per l'occasione da un intervento critico di Simone Facchinetti.
Il luogo, assolutamente straordinario, si trova a pochi passi dal Museo Adriano Bernareggi e dall'Accademia Carrara. Si tratta dell'ex Oratorio di San Lupo, un edificio a pianta centrale risalente al 1734 utilizzato, appunto, fino all'inizio dell'Ottocento come ossario della vicina parrocchia di Sant'Alessandro della Croce.
Il lavoro di Frangi si è ultimamente concentrato sulle dinamiche percettive restituite dalle opere inserite in precisi contesti spaziali. I luoghi espositivi diventano così occasioni per riflettere sulla capacità della pittura di entrare in relazione con un ambiente: da "Nobu at Elba", una imponente installazione esposta presso la villa del conte Panza a Biumo Superiore (varese), ai più sofisticati "View Master", omaggi all'ultima opera di Marcel Duchamp.
In MT 2425 la suggestione dell'edificio ha suggerito all'artista un lavoro innovativo. Dopo aver esposto, nell'estate scorsa, tre immensi cieli in occasione di Art Basel, Frangi insiste su questo motivo che da Constable fino a Schifano ha stimolato la fantasia degli artisti. Un cielo solo senza nessun orizzonte, nella sua scoperta imponenza.
In questa occasione il cielo , il più grande mai realizzato da Giovanni Frangi , quattro metri e mezzo per più di otto metri sarà appeso al soffitto della chiesa come se fosse un affresco del Settecento, vivrà in relazione a uno spazio pieno di suggestioni antiche. L'interno dell'oratorio non sarà accessibile ma la visuale sarà possibile solo dalle due balconate in cui affacciandosi lo spettatore scoprirà cinque quadri d'argento appoggiati come tappeti sul pavimento .Quadri realizzati con una particolare resina poliuretanica che ci riportano alla mente la sensazione di vedere dei frammenti della luna dall'alto.
Con MT 2425 Giovanni Frangi ha interpretato il testo del Vangelo di Matteo (25), il cosiddetto "discorso escatologico". Il nuovo lavoro di Giovanni frangi è accompagnato nel catalogo pubblicato per l'occasione da un intervento critico di Simone Facchinetti.
21
novembre 2008
Giovanni Frangi – Mt2425
Dal 21 novembre 2008 al 15 marzo 2009
arte contemporanea
Location
EX ORATORIO DI SAN LUPO
Bergamo, Via San Tomaso, 7, (Bergamo)
Bergamo, Via San Tomaso, 7, (Bergamo)
Orario di apertura
9 - 12,39; 15 - 18,30 (lunedì chiuso)
Vernissage
21 Novembre 2008, h 18
Sito web
www.fondazioneravasio.it
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore