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Giovanni Gaggia – Aforismi Simpatetici
Fin dalle dai suoi primi interventi, la ricerca di Giovanni Gaggia riflette ossessivamente e ripetutamente sul concetto di corpo, carne, pelle, e sul binomio carnale/corporeo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Comune di Pegola, in collaborazione con il Circuito Giovani SPAC della Provincia di Pesaro e Urbino, promuove un'ampia e articolata personale dell'artista Giovanni Gaggia, da anni attivo nel territorio delle Marche e già presente nelle ultime due edizioni della Biennale dei Giovani Artisti d'Europa e del Mediterraneo.
Fin dalle dai suoi primi interventi, la ricerca di Giovanni Gaggia riflette ossessivamente e ripetutamente sul concetto di corpo, carne, pelle, e sul binomio carnale/corporeo.
"L'artista ha sentito la necessità di lavorare sul corpo come "punto di vista e punto di partenza" (J. P. Sartre), un corpo intriso di valori e di simbologie, un corpo che può avere valenze culturali, socio-politiche e religiose. Fondamentale è la consapevolezza che il corpo abbia un proprio linguaggio, che, come ogni altro sistema di comunicazione, è in continua evoluzione; un linguaggio fisico fondato su segni, in cui il gesto ne è la materia e l'essenza: l'uso del corpo diventa, dunque, una via percorribile per ritrovare una comunicazione diretta, un rapporto sensoriale e tattile con l'Altro, inteso come ciò che è differente da sé e, nello stesso tempo, con lo spettatore.
In un primo momento questo intervento sul corpo si è catalizzato non direttamente sulla pelle e sulla carne dell'uomo o dell'animale, bensì sulle immagini riprodotte e mediate dalla fotografia, spostando in continuazione "l'asta della bussola" dall'organico all'inorganico, da un corpo citato (come nel caso delle opere nate dagli epitaffi) a un corpo reale (i bambini morenti di Bagdad oppure il corpo diretto dell'Io-artista). Ora, dopo sette anni in cui l'ossessione del corpo si è espressa "in vitro", attraverso le immagini riprogettate e rielaborate in studio, Giovanni Gaggia presenta una seconda anima, una duplice modalità d'esistenza estetica, "in vivo", nel tempo reale dell'evento.
Il progetto espositivo, a cura di Chiara Canali, si sviluppa in un percorso virtuale che a partire dagli spazi del Museo dei Bronzi Dorati culmina nel Teatro Angel dal Foco, prima nel Foyer, attraverso una installazione a terra di fotografie illuminate a lume di candela, successivamente nella Sala dell'Abbondanza, con il video Io-Maiale e infine nel proscenio del Teatro con la performance Ali squamose, vivificando in un dialogo prolifico la Sezione d'Arte Contemporanea del Comune di Pergola.
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo, edito da VanillaEdizioni nella collana YBAplus, (96 pagine, 50 illustrazioni a colori), a cura di Chiara Canali, con un testo inedito di Anton Roca e una testimonianza dell'artista pergolese Walter Valentini.
Fin dalle dai suoi primi interventi, la ricerca di Giovanni Gaggia riflette ossessivamente e ripetutamente sul concetto di corpo, carne, pelle, e sul binomio carnale/corporeo.
"L'artista ha sentito la necessità di lavorare sul corpo come "punto di vista e punto di partenza" (J. P. Sartre), un corpo intriso di valori e di simbologie, un corpo che può avere valenze culturali, socio-politiche e religiose. Fondamentale è la consapevolezza che il corpo abbia un proprio linguaggio, che, come ogni altro sistema di comunicazione, è in continua evoluzione; un linguaggio fisico fondato su segni, in cui il gesto ne è la materia e l'essenza: l'uso del corpo diventa, dunque, una via percorribile per ritrovare una comunicazione diretta, un rapporto sensoriale e tattile con l'Altro, inteso come ciò che è differente da sé e, nello stesso tempo, con lo spettatore.
In un primo momento questo intervento sul corpo si è catalizzato non direttamente sulla pelle e sulla carne dell'uomo o dell'animale, bensì sulle immagini riprodotte e mediate dalla fotografia, spostando in continuazione "l'asta della bussola" dall'organico all'inorganico, da un corpo citato (come nel caso delle opere nate dagli epitaffi) a un corpo reale (i bambini morenti di Bagdad oppure il corpo diretto dell'Io-artista). Ora, dopo sette anni in cui l'ossessione del corpo si è espressa "in vitro", attraverso le immagini riprogettate e rielaborate in studio, Giovanni Gaggia presenta una seconda anima, una duplice modalità d'esistenza estetica, "in vivo", nel tempo reale dell'evento.
Il progetto espositivo, a cura di Chiara Canali, si sviluppa in un percorso virtuale che a partire dagli spazi del Museo dei Bronzi Dorati culmina nel Teatro Angel dal Foco, prima nel Foyer, attraverso una installazione a terra di fotografie illuminate a lume di candela, successivamente nella Sala dell'Abbondanza, con il video Io-Maiale e infine nel proscenio del Teatro con la performance Ali squamose, vivificando in un dialogo prolifico la Sezione d'Arte Contemporanea del Comune di Pergola.
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo, edito da VanillaEdizioni nella collana YBAplus, (96 pagine, 50 illustrazioni a colori), a cura di Chiara Canali, con un testo inedito di Anton Roca e una testimonianza dell'artista pergolese Walter Valentini.
29
novembre 2008
Giovanni Gaggia – Aforismi Simpatetici
Dal 29 novembre 2008 al 06 gennaio 2009
arte contemporanea
Location
MUSEO DEI BRONZI DORATI
Pergola, Largo S. Giacomo, 2, (PESARO E URBINO)
Pergola, Largo S. Giacomo, 2, (PESARO E URBINO)
Orario di apertura
da martedì a domenica 10-12.30/15.30-18.30, lunedì chiuso
Vernissage
29 Novembre 2008, ore 18
Sito web
www.spac.pu.it
Editore
VANILLA
Autore
Curatore