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Giovanni Gagino – Fabbriche, fuochi, città
Le opere esposte, provenienti da prestatori privati e dalla collezione personale dell’autore, documentano alcuni dei più significativi momenti della sua esperienza artistica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mercoledì 10 ottobre alle ore 18,30 si inaugurerà presso la sede del Piemonte Artistico e Culturale in Via Roma 264 a Torino la mostra personale dedicata a Giovanni Gagino promossa dalla Regione Piemonte e organizzata dall’Associazione Piemontese Arte. Le opere esposte, provenienti da prestatori privati e dalla collezione personale dell’autore, documentano alcuni dei più significativi momenti della sua esperienza artistica.
Promotore Regione Piemonte
Organizzazione Associazione Piemontese Arte
Sede: Piemonte Artistico e Culturale
Via Roma, 264 - Torino
Ingresso libero
Informazioni
Associazione Piemontese Arte
tel/fax 011 248 1790
e-mail /sito web piemontearte@libero.it
www.piemontearte.com
Coordinamento
Maria Elisabetta Todaro
Giovanni Gagino nasce a Fossano nel 1924. Marinaio, operaio in fonderia e al contempo pittore autodidatta, nel dopoguerra frequenta il pittore cuneese Roberto Luciano, da cui apprende uno stile post-impressionista e con cui condivide fino agli anni Ottanta l’esperienza dei ‘Frères d’Art’, un gruppo di artisti italo-francesi di tendenza figurativa costituitosi nel 1952. Nel 1954 incontra Ego Bianchi, la cui frequentazione gli apre orizzonti di sensibilità e poetica contemporanee che, combinandosi con la solida lezione ricevuta da Luciano, lo conducono a risultati autonomi fortemente espressivi, in cui gli slanci dell’immaginazione vengono sempre sorretti da una solida misura compositiva.
Quando ero giovane mio padre voleva che suonassi, ma io non avevo orecchio. Però per il colore sì. Il colore è tutto. Prendi i pittori sudamericani, i messicani: sembra che il colore sfondi la tela. Ma prendi anche Van Gogh, Gauguin, i Fauves, il colore puro di Matisse... Io uso soprattutto rossi e blu. Non so perché. Mi viene spontaneo. Come mi viene spontaneo usare pochi colori. A volte nei miei quadri trovo che ce ne sono fin troppi. Meno metto e più il quadro mi sembra a posto, finito...
La pittura di Giovanni Gagino è caratterizzata dalla passione per gli effetti atmosferici del colore e dalla particolare attenzione alla struttura della luce. Le violente campiture di colori primari, unite ad un sapiente impiego delle terre, compongono direttamente il disegno dell’immagine, che ritrova nei colori stessi il suo fondamento. In questo senso, le opere in mostra documentano un percorso artistico alquanto singolare nel panorama piemontese, se non italiano. Un percorso lungo mezzo secolo dove biografia e ricerca artistica si uniscono per dar vita a fabbriche fuochi città di rara, crepitante, materica intensità. Opere in cui la tradizione avanguardistica ‘militante’ del Novecento – assorbita e rielaborata - si fonde con una personalissima sintesi di solitudini, emozioni, visioni.
... mi è sempre piaciuto improvvisare, nell’arte come nella vita... quando mi metto davanti a una tela bianca non so come viene fuori, che cosa viene fuori alla fine. Non ci sono studi preparatori, e così è nella vita...
tratto dall’intervista a Giovanni Gagino a cura di Federico Faloppa e Luca Arnaudo (Cuneo, 18.07.07).
Promotore Regione Piemonte
Organizzazione Associazione Piemontese Arte
Sede: Piemonte Artistico e Culturale
Via Roma, 264 - Torino
Ingresso libero
Informazioni
Associazione Piemontese Arte
tel/fax 011 248 1790
e-mail /sito web piemontearte@libero.it
www.piemontearte.com
Coordinamento
Maria Elisabetta Todaro
Giovanni Gagino nasce a Fossano nel 1924. Marinaio, operaio in fonderia e al contempo pittore autodidatta, nel dopoguerra frequenta il pittore cuneese Roberto Luciano, da cui apprende uno stile post-impressionista e con cui condivide fino agli anni Ottanta l’esperienza dei ‘Frères d’Art’, un gruppo di artisti italo-francesi di tendenza figurativa costituitosi nel 1952. Nel 1954 incontra Ego Bianchi, la cui frequentazione gli apre orizzonti di sensibilità e poetica contemporanee che, combinandosi con la solida lezione ricevuta da Luciano, lo conducono a risultati autonomi fortemente espressivi, in cui gli slanci dell’immaginazione vengono sempre sorretti da una solida misura compositiva.
Quando ero giovane mio padre voleva che suonassi, ma io non avevo orecchio. Però per il colore sì. Il colore è tutto. Prendi i pittori sudamericani, i messicani: sembra che il colore sfondi la tela. Ma prendi anche Van Gogh, Gauguin, i Fauves, il colore puro di Matisse... Io uso soprattutto rossi e blu. Non so perché. Mi viene spontaneo. Come mi viene spontaneo usare pochi colori. A volte nei miei quadri trovo che ce ne sono fin troppi. Meno metto e più il quadro mi sembra a posto, finito...
La pittura di Giovanni Gagino è caratterizzata dalla passione per gli effetti atmosferici del colore e dalla particolare attenzione alla struttura della luce. Le violente campiture di colori primari, unite ad un sapiente impiego delle terre, compongono direttamente il disegno dell’immagine, che ritrova nei colori stessi il suo fondamento. In questo senso, le opere in mostra documentano un percorso artistico alquanto singolare nel panorama piemontese, se non italiano. Un percorso lungo mezzo secolo dove biografia e ricerca artistica si uniscono per dar vita a fabbriche fuochi città di rara, crepitante, materica intensità. Opere in cui la tradizione avanguardistica ‘militante’ del Novecento – assorbita e rielaborata - si fonde con una personalissima sintesi di solitudini, emozioni, visioni.
... mi è sempre piaciuto improvvisare, nell’arte come nella vita... quando mi metto davanti a una tela bianca non so come viene fuori, che cosa viene fuori alla fine. Non ci sono studi preparatori, e così è nella vita...
tratto dall’intervista a Giovanni Gagino a cura di Federico Faloppa e Luca Arnaudo (Cuneo, 18.07.07).
10
ottobre 2007
Giovanni Gagino – Fabbriche, fuochi, città
Dal 10 ottobre al 10 novembre 2007
arte contemporanea
Location
PIEMONTE ARTISTICO CULTURALE
Torino, Piazza Solferino , 7 , (Torino)
Torino, Piazza Solferino , 7 , (Torino)
Orario di apertura
lunedì-sabato, ore 15.30-19.30
Vernissage
10 Ottobre 2007, ore 18.30
Autore
Curatore