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Giovanni Garcia-Fenech – Temet Nosce
Le opere di Giovanni Garcia-Fenech, pittore newyorkese, in esposizione sono nove dipinti di cui cinque autoritratti e quattro “Ghost”. Sono dipinti realizzati tra il 2016 e il 2018 e mostrano l’artista investito da forze sconosciute, schiacciato, tormentato, scosso e infine dissolto.
Comunicato stampa
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Galleria Postmasters a New York e PostmastersROMA presentano in concomitanza due mostre del pittore newyorkese Giovanni Garcia-Fenech. Questa è la seconda mostra personale dell'artista presso Postmasters e la sua prima da PostmastersROMA. È anche la prima volta che presentiamo contemporaneamente lo stesso artista in entrambe le nostre sedi.
I soggetti nei suoi dipinti possono variare dall'astratto al figurativo e viceversa, ma le basi del lavoro di Garcia-Fenech rimangono le stesse: opera senza alcuna preparazione dando cosi vita a delle composizioni improvvisate e fluide, utilizza una tavolozza limitata e conferisce una particolare attenzione allo spazio negativo.
La mostra Temet Nosce (dal latino "Conosci te stesso") da PostmastersROMA si ricollega alla precedente di autoritratti nervosi realizzata da Garcia-Fenech negli spazi della galleria di New York. Questi lavori sono invece più agitati e mostrano l'artista investito da forze sconosciute, schiacciato, tormentato, scosso e infine dissolto. I nudi sono sostituiti da fantasmi sinuosi. Abbandona l’architettura muscolare per dare vita a vorticosi arabeschi modellati solo da bordi tondeggianti. Ma sono ancora autoritratti? Possiamo considerare rappresentativi dei dipinti che raffigurano qualcosa che non ha sostanza, che non esiste? Sono essi accostabili ai pionieri dell'astrattismo modernista (in particolare alla corrente dello spiritismo), alle opere di Hilma af Klint, Wassily Kandinsky, e Paul Klee? In A Mala Hora (una frase in spagnolo che significa "in un momento sfortunato") da Postmasters New York, i dipinti di Garcia-Fenech si fanno ancora più astratti. I fantasmi monocromatici diventano trottole colorate, composizioni a forma di diamante i cui strati sembrano essere tenuti insieme solo grazie alla forza centrifuga, minacciando di crollare nel momento in cui si fermano. Facendo uso dello stesso vocabolario delle forme ma manifestandosi con risultati molto diversi, vi sono le vedove: una successione di sagome nere in pose che suggeriscono simultaneamente lutto e disperazione e celebrazione e sensualità. Il nuovo lavoro evidenzia il frequente mélange di influenze di Garcia-Fenech - modernismo classico, illuminazione medievale, - oltre a nuovi interessi, tra cui ceramiche precolombiane, espressionismo astratto americano degli anni '30 e calligrafia islamica.
I soggetti nei suoi dipinti possono variare dall'astratto al figurativo e viceversa, ma le basi del lavoro di Garcia-Fenech rimangono le stesse: opera senza alcuna preparazione dando cosi vita a delle composizioni improvvisate e fluide, utilizza una tavolozza limitata e conferisce una particolare attenzione allo spazio negativo.
La mostra Temet Nosce (dal latino "Conosci te stesso") da PostmastersROMA si ricollega alla precedente di autoritratti nervosi realizzata da Garcia-Fenech negli spazi della galleria di New York. Questi lavori sono invece più agitati e mostrano l'artista investito da forze sconosciute, schiacciato, tormentato, scosso e infine dissolto. I nudi sono sostituiti da fantasmi sinuosi. Abbandona l’architettura muscolare per dare vita a vorticosi arabeschi modellati solo da bordi tondeggianti. Ma sono ancora autoritratti? Possiamo considerare rappresentativi dei dipinti che raffigurano qualcosa che non ha sostanza, che non esiste? Sono essi accostabili ai pionieri dell'astrattismo modernista (in particolare alla corrente dello spiritismo), alle opere di Hilma af Klint, Wassily Kandinsky, e Paul Klee? In A Mala Hora (una frase in spagnolo che significa "in un momento sfortunato") da Postmasters New York, i dipinti di Garcia-Fenech si fanno ancora più astratti. I fantasmi monocromatici diventano trottole colorate, composizioni a forma di diamante i cui strati sembrano essere tenuti insieme solo grazie alla forza centrifuga, minacciando di crollare nel momento in cui si fermano. Facendo uso dello stesso vocabolario delle forme ma manifestandosi con risultati molto diversi, vi sono le vedove: una successione di sagome nere in pose che suggeriscono simultaneamente lutto e disperazione e celebrazione e sensualità. Il nuovo lavoro evidenzia il frequente mélange di influenze di Garcia-Fenech - modernismo classico, illuminazione medievale, - oltre a nuovi interessi, tra cui ceramiche precolombiane, espressionismo astratto americano degli anni '30 e calligrafia islamica.
18
febbraio 2020
Giovanni Garcia-Fenech – Temet Nosce
Dal 18 febbraio al 21 marzo 2020
arte contemporanea
Location
PostmastersROMA
Roma, Via Giovanni Mario Crescimbeni, 11, (Roma)
Roma, Via Giovanni Mario Crescimbeni, 11, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 15-19
sabato su appuntamento
Sito web
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