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Giovanni Gastel
La mostra consisterà in un’ampia antologia del ricco percorso del fotografo, dai suoi esordi negli anni Settanta a oggi, e tenderà a presentare la complessità della sua ricerca nell’ambito della moda, dell’informazione e della sperimentazione visiva.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il 23 Settembre 2016, a Milano, nel Palazzo della Ragione sarà aperta l’esposizione Giovanni
Gastel (working title) a cura di Germano Celant. Consisterà in un’ampia antologia del ricco
percorso del fotografo, dai suoi esordi negli anni settanta a oggi, e tenderà a presentare la
complessità della sua ricerca nell’ambito della moda, dell’informazione e della sperimentazione
visiva.
La mostra aspirerà a offrire un “ritratto” di Gastel in cui si intrecciano sia le vicende professionali,
biografiche e famigliari, quanto a documentare il suo metodo di lavoro, basato sull’analisi e la
proposta seriale del soggetto trattato. Una lettura inedita che contestualizza la sequenza di
fotografie, prodotte per riviste e settimanali, quale proposta narrativa e poetica, composta da diversi
capitoli. Un modo di “scrivere” per immagini che è il riflesso delle parole che appaiono nelle sue
poesie e nella sua scrittura autobiografica. Il corpus espositivo comprenderà allora un intreccio tra
materiali che riguardano la biografia, quanto documenti che testimoniano la classicità e la varietà
della sperimentazione del fotografo artista.
Il lavoro di informazione, comunicazione e ricerca che Gastel ha sviluppato attraverso le riviste, le
mostre e la sua personale indagine, sarà esibito in un inedito display labirintico, dove gli insiemi
“per serie” metteranno in evidenza il carattere della sua narratività, la modalità personale dell’uso
della luce e il confronto con i soggetti, nell’ininterrotto scambio tra la sua formazione e la sua
professione, compresi l’educazione famigliare, il suo muoversi nel mondo imprenditoriale e dei
media contemporanei, sempre coltivando la sua passione poetica.
Il dedalo ideato dallo studio Lissoni Associati amplifica la creatività molteplice di Gastel che si
muove tra fashion e design, ritratto e still life, senza dimenticare di estendere sempre più il limite
estetico e tecnico del fotografare, negli scatti di ricerca.
Gastel è nato a Milano da Ida Pace Visconti di Modrone, detta Nane, origina dalla famiglia Visconti
che risale all’undicesimo secolo e dal 1277 al 1447 ha governato il Ducato di Milano e da Giuseppe
Gastel, imprenditore.
In questo universo ricco di legami con la più aristocratica storia italiana, connessa all’espansione e
al consolidamento della città di Milano, e con l’evoluzione della società contemporanea, indotta
dall’imprenditoria borghese, alle porte del boom culturale e industriale degli anni settanta, Giovanni
2
compie la sua prima formazione estetica e culturale in ambito teatrale, anche influenzato dallo zio
Luchino Visconti, famoso regista di cinema e teatro, recitando in una compagnia sperimentale. Il
legame con la parola si consolida poi nella scrittura poetica, che dagli anni del liceo lo appassiona al
punto che, nel 1971 a soli 16 anni, pubblica Kasbah, una prima raccolta di liriche. Dal 1972
comincia a scattare immagini, come ricerca autonoma sul medium fotografico, durante i viaggi che
lo portano in Africa e sulla costa sud del Mediterraneo. Nello stesso anno vende la sua prima
fotografia ma è solo in seguito che capisce il suo valore professionale. Tra il 1975 e il 1976
comincia a produrre still life per la casa d’aste Christie’s ed elabora l’identità visiva di diverse
aziende italiane.
Dai primi anni ottanta a oggi Gastel ha collaborato con più di 50 testate italiane e internazionali e
pubblicato circa 130 copertine; ha prodotto più di 500 tra campagne e cataloghi per diverse maisons
di moda e grandi firme di beauty, gioiello e design; ha scattato più di 300 ritratti in bianco e nero e a
colori.
In 40 anni la ricchezza della totalità del suo fare fotografico, che si muove tra l’informazione e
l’arte, si è sviluppata attraverso l’uso privilegiato del banco ottico e delle lastre Polaroid 20 x 25,
per aprirsi alle tecnologie digitali appena Gastel ne ha intuito le potenzialità.
La pubblicazione
In occasione della mostra sarà pubblicata, da Francesco Mondadori Editore, una monografia su
Giovanni Gastel a cura di Germano Celant e con progetto grafico dello studio Graph.x, in cui
saranno raccolte immagini, documenti, dichiarazioni, testimonianze e opere a formare un volume
inedito sulla storia di Gastel fotografo e “comunicatore” nel mondo della moda, dell’informazione e
dell’arte.
Gastel (working title) a cura di Germano Celant. Consisterà in un’ampia antologia del ricco
percorso del fotografo, dai suoi esordi negli anni settanta a oggi, e tenderà a presentare la
complessità della sua ricerca nell’ambito della moda, dell’informazione e della sperimentazione
visiva.
La mostra aspirerà a offrire un “ritratto” di Gastel in cui si intrecciano sia le vicende professionali,
biografiche e famigliari, quanto a documentare il suo metodo di lavoro, basato sull’analisi e la
proposta seriale del soggetto trattato. Una lettura inedita che contestualizza la sequenza di
fotografie, prodotte per riviste e settimanali, quale proposta narrativa e poetica, composta da diversi
capitoli. Un modo di “scrivere” per immagini che è il riflesso delle parole che appaiono nelle sue
poesie e nella sua scrittura autobiografica. Il corpus espositivo comprenderà allora un intreccio tra
materiali che riguardano la biografia, quanto documenti che testimoniano la classicità e la varietà
della sperimentazione del fotografo artista.
Il lavoro di informazione, comunicazione e ricerca che Gastel ha sviluppato attraverso le riviste, le
mostre e la sua personale indagine, sarà esibito in un inedito display labirintico, dove gli insiemi
“per serie” metteranno in evidenza il carattere della sua narratività, la modalità personale dell’uso
della luce e il confronto con i soggetti, nell’ininterrotto scambio tra la sua formazione e la sua
professione, compresi l’educazione famigliare, il suo muoversi nel mondo imprenditoriale e dei
media contemporanei, sempre coltivando la sua passione poetica.
Il dedalo ideato dallo studio Lissoni Associati amplifica la creatività molteplice di Gastel che si
muove tra fashion e design, ritratto e still life, senza dimenticare di estendere sempre più il limite
estetico e tecnico del fotografare, negli scatti di ricerca.
Gastel è nato a Milano da Ida Pace Visconti di Modrone, detta Nane, origina dalla famiglia Visconti
che risale all’undicesimo secolo e dal 1277 al 1447 ha governato il Ducato di Milano e da Giuseppe
Gastel, imprenditore.
In questo universo ricco di legami con la più aristocratica storia italiana, connessa all’espansione e
al consolidamento della città di Milano, e con l’evoluzione della società contemporanea, indotta
dall’imprenditoria borghese, alle porte del boom culturale e industriale degli anni settanta, Giovanni
2
compie la sua prima formazione estetica e culturale in ambito teatrale, anche influenzato dallo zio
Luchino Visconti, famoso regista di cinema e teatro, recitando in una compagnia sperimentale. Il
legame con la parola si consolida poi nella scrittura poetica, che dagli anni del liceo lo appassiona al
punto che, nel 1971 a soli 16 anni, pubblica Kasbah, una prima raccolta di liriche. Dal 1972
comincia a scattare immagini, come ricerca autonoma sul medium fotografico, durante i viaggi che
lo portano in Africa e sulla costa sud del Mediterraneo. Nello stesso anno vende la sua prima
fotografia ma è solo in seguito che capisce il suo valore professionale. Tra il 1975 e il 1976
comincia a produrre still life per la casa d’aste Christie’s ed elabora l’identità visiva di diverse
aziende italiane.
Dai primi anni ottanta a oggi Gastel ha collaborato con più di 50 testate italiane e internazionali e
pubblicato circa 130 copertine; ha prodotto più di 500 tra campagne e cataloghi per diverse maisons
di moda e grandi firme di beauty, gioiello e design; ha scattato più di 300 ritratti in bianco e nero e a
colori.
In 40 anni la ricchezza della totalità del suo fare fotografico, che si muove tra l’informazione e
l’arte, si è sviluppata attraverso l’uso privilegiato del banco ottico e delle lastre Polaroid 20 x 25,
per aprirsi alle tecnologie digitali appena Gastel ne ha intuito le potenzialità.
La pubblicazione
In occasione della mostra sarà pubblicata, da Francesco Mondadori Editore, una monografia su
Giovanni Gastel a cura di Germano Celant e con progetto grafico dello studio Graph.x, in cui
saranno raccolte immagini, documenti, dichiarazioni, testimonianze e opere a formare un volume
inedito sulla storia di Gastel fotografo e “comunicatore” nel mondo della moda, dell’informazione e
dell’arte.
22
settembre 2016
Giovanni Gastel
Dal 22 settembre al 13 novembre 2016
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELLA RAGIONE
Milano, Piazza Dei Mercanti, 1, (Milano)
Milano, Piazza Dei Mercanti, 1, (Milano)
Vernissage
22 Settembre 2016, su invito
Autore
Curatore