Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giovanni Greppi
opere grafo-pittoriche dell’artista milanese
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Le "icone dal contemporaneo" di Giovanni Greppi
L’artista milanese Giovanni Greppi, da molti anni attivo e presente in Toscana, in Alta Val di Cecina, si è formatonegli ambienti dell’arte nucleare con Gianni Dova ed a Firenze con Swietlan Kraczyna per la grafica.
Nella mostra nel Castello di Querceto Greppi presenterà il ciclo di opere intitolato “La Pietà”, una serie di tavole realizzate con la complessa tecnica grafo-pittorica dell’incisione calcografica a più lastre, che introduce, attraverso la citazione complessa e reiterata di immagini tratte dalla cronaca quotidiana, in un “racconto” su molti strati, realizzato attraverso la sovrapposizione di più matrici con diverso colore, che ricostruisce il forte impatto della violenza profonda che si sedimenta nella memoria individuale e collettiva, spesso concentrata in un solo giorno di cronaca dal quotidiano, scelto quasi casualmente nello scorrere incessante del tempo, nella carrellata di eventi ed “icone dal contemporaneo” presenti nei moderni mass-media.
Una ricomposizione artistica che suggerisce, camuffa ed improvvisamente sprofonda la percezione su un precipitare vertiginoso di immagini che mima e cita lo stesso ritmo frenetico del reportage giornalistico o radiotelevisivo, nella denuncia estrema della presenza di un “uomo nudo” e ferito a morte sotto una ricostruzione mass-mediatica fredda ed implacabile che relega la violenza percepita ad una dimensione di inconsapevolezza disorientante e frastornante.
Dalla Pop-Art a Mimmo Rotella, ritorna l’intuizione del profondo vuoto esistenziale e della tragicità degli eventi vissuti spesso “senza pietà”, e con distacco analitico e tecnologico (intuitivamente citato dallo stesso procedere di Greppi attraverso un procedimento grafico raffinato e con cromatismi innaturali e di sintesi) che connota nel profondo le società contemporanee.
Resta in ultimo una colata estrema di colore: è la mano istintuale dell’artista informale, la pittura che anticipa e cita la scoperta retrostante di avvenimenti oscuri e tragici, infiniti, in bilico su una terza dimensione costruita con la riproposta continua, ossessiva, con andamento circolare e diagonale di impressioni grafiche sovrapposte.
Elena Capone
L’artista milanese Giovanni Greppi, da molti anni attivo e presente in Toscana, in Alta Val di Cecina, si è formatonegli ambienti dell’arte nucleare con Gianni Dova ed a Firenze con Swietlan Kraczyna per la grafica.
Nella mostra nel Castello di Querceto Greppi presenterà il ciclo di opere intitolato “La Pietà”, una serie di tavole realizzate con la complessa tecnica grafo-pittorica dell’incisione calcografica a più lastre, che introduce, attraverso la citazione complessa e reiterata di immagini tratte dalla cronaca quotidiana, in un “racconto” su molti strati, realizzato attraverso la sovrapposizione di più matrici con diverso colore, che ricostruisce il forte impatto della violenza profonda che si sedimenta nella memoria individuale e collettiva, spesso concentrata in un solo giorno di cronaca dal quotidiano, scelto quasi casualmente nello scorrere incessante del tempo, nella carrellata di eventi ed “icone dal contemporaneo” presenti nei moderni mass-media.
Una ricomposizione artistica che suggerisce, camuffa ed improvvisamente sprofonda la percezione su un precipitare vertiginoso di immagini che mima e cita lo stesso ritmo frenetico del reportage giornalistico o radiotelevisivo, nella denuncia estrema della presenza di un “uomo nudo” e ferito a morte sotto una ricostruzione mass-mediatica fredda ed implacabile che relega la violenza percepita ad una dimensione di inconsapevolezza disorientante e frastornante.
Dalla Pop-Art a Mimmo Rotella, ritorna l’intuizione del profondo vuoto esistenziale e della tragicità degli eventi vissuti spesso “senza pietà”, e con distacco analitico e tecnologico (intuitivamente citato dallo stesso procedere di Greppi attraverso un procedimento grafico raffinato e con cromatismi innaturali e di sintesi) che connota nel profondo le società contemporanee.
Resta in ultimo una colata estrema di colore: è la mano istintuale dell’artista informale, la pittura che anticipa e cita la scoperta retrostante di avvenimenti oscuri e tragici, infiniti, in bilico su una terza dimensione costruita con la riproposta continua, ossessiva, con andamento circolare e diagonale di impressioni grafiche sovrapposte.
Elena Capone
08
aprile 2007
Giovanni Greppi
Dall'otto aprile al 03 maggio 2007
arte contemporanea
Location
ACCADEMIA LIBERA NATURA E CULTURA
Montecatini Val Di Cecina, Via del Borgo, 1, (Pisa)
Montecatini Val Di Cecina, Via del Borgo, 1, (Pisa)
Orario di apertura
ogni giorno, martedì escluso, con orario 10.00-12.30, 16.30-20.30
Vernissage
8 Aprile 2007, ore 18.30
Autore