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Giovanni Lacatena – Oltre la realtà
La pittura di Lacatena, se per certi versi presenta delle affinità con quella dei fiorentini Ghelli e Nesi, esponenti di quella corrente sui generis battezzata da Tommaso Paloscia con il ben noto ossimoro “realismo fantastico”, per altri aspetti se ne distingue nettamente, tanto da poter essere meglio definita con la locuzione “surrealismo fantastico”, espressione di per sé tautologica che peraltro, riferita a Giovanni Lacatena, non possiede certo quella valenza negativa che comunemente si attribuisce a questo termine.
Giorgio Segato, studioso e critico d’arte, ha sostenuto che la pittura di Lacatena è intrisa da una “permanente nostalgia” per l’infanzia che ha descritto come “memoria di sentimenti, di percezioni, di emozioni” che risalgono a quel periodo della sua vita. Nei dipinti figurano in effetti case-castello, scale, corse di ragazzi, copertoni, palloncini, palle, matite colorate, paracadute, barchette di carta, quaderni, vetri rotti, tutti oggetti reali o di fantasia di quando era fanciullo che l’artista ricorda e ci propone in quanto da adulto “non possiede più la capacità di gioco, di maraviglia e di incantamento del bambino o dell’adolescente”.
Giovanni Lacatena – Oltre la realtà
Poggibonsi, Via Fiume, 60, (Siena)