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Giovanni Maranghi – Ama solo me
La mostra è un ulteriore approfondimento dei temi caratterizzanti la ricerca decennale dell’artista toscano: una teoria di donne bellissime, ritratte nel tipico tratto del disegno novecentesco, riportate su supporti diversi, con tecniche e materiali eterogenei, in cui alla figurazione tipica di certa contemporaneità si affianca una ricerca astratta e informale di grande spessore estetico
Comunicato stampa
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A Milano, dal 27 novembre al 2 dicembre 2018, la Fondazione Maimeri presenta, negli spazi del M.A.C. (Piazza Tito Lucrezio Caro 1), la personale di Giovanni Maranghi, Ama solo me, a cura di Angelo Crespi, in collaborazione con Silvia Basta e Francesca Martire.
Secondo il curatore Angelo Crespi, la mostra di Maranghi al M.A.C., dal titolo Ama solo me, è un ulteriore approfondimento dei temi caratterizzanti la ricerca decennale dell’artista toscano: una teoria di donne bellissime, ritratte nel tipico tratto del disegno novecentesco, riportate su supporti diversi, con tecniche e materiali eterogenei, in cui alla figurazione tipica di certa contemporaneità si affianca una ricerca astratta e informale di grande spessore estetico, e il cui risultato sono opere bellissime, nella loro luminosa flatness.
Accompagna la mostra un catalogo edito da Fondazione Maimeri.
Media partner: www.arte.it
In collaborazione con: Casa d’Arte San Lorenzo 1995, C.R.A. Centro Raccolta Arte, Milano Gas e Luce, Percorsi Tommaso Grasso.
Con il patrocinio di: Milano 5, Comune di Milano
Con il sostegno di: Industria Maimeri, BIG Srl / CiaccioArte
Note biografiche
Giovanni Maranghi nasce nel 1955 a Lastra a Signa (FI). Segue gli studi nella vicina Firenze dove si diploma al Liceo Artistico “Leon Battista Alberti” per poi iscriversi alla Facoltà di Architettura. Alterna gli studi da universitario con la frequentazione dei corsi di nudo libero presso l’Accademia delle Belle Arti. Frequenta in quegli anni artisti del calibro di Primo Conti, Lucio Venna e Paulo Ghiglia.
Comincia ad esporre dalla metà degli anni ’70 a Bari, Firenze, Amsterdam e Bruxelles. Gli anni ’90 si aprono con importanti personali a Milano e negli Stati Uniti, alla Medici Gallery di Carmel in California, allo Studio 205 di Chicago e a New Orleans. Gli anni Duemila lo vedono inizialmente impegnato a più riprese a Firenze e in Francia, dapprima alla Galerie Nichido di Parigi e poi nell’antico complesso di Rochevilaine.
Fra il 2005 e la fine del 2007 altri importanti appuntamenti a Siena, Pietrasanta, Matera, Firenze e Forte dei Marmi. Contemporaneamente espone in Olanda, Francia, Russia e Stati Uniti. In questi anni, Maranghi, oltre all’encausto, tecnica da lui a fondo indagata, sperimenta altre soluzioni, che vanno dal “collage”, alle più attuali “resine”.
Il 2008 è l’anno delle mostre dedicate al tema della donna: esporrà all’interno della Basilica della SS. Vergine del Carmelo a Piacenza e alla Galleria Brunetti di Ponsacco. Con “Colazione da Maranghi”, originale evento all’interno dell’Antico Spedale degli Innocenti a Firenze, presenta il calendario “Mukki Latte” per l’anno 2009. Anno che avrà quattro importanti appuntamenti a Palm Beach, New York, Goteborg (Svezia) e Parigi.
Nel 2010 Maranghi è ancora protagonista in Svezia, a Goteborg, nella nuova sede della De Freo Gallery, che lo farà esporre a Monte Carlo (Principato di Monaco) nel 2011 durante il 69° Gran Premio di Formula 1 e organizzerà una sua spettacolare performance nei grandi magazzini NK di Goteborg. Il tenore Andrea Bocelli lo invita ad allestire una mostra a Lajatico in occasione del “Teatro del Silenzio 2011”.
Negli anni seguenti, lo troviamo a Berlino, Parigi, Montreux, Stoccarda.
Il 2014 apre con la mostra “Sono quella che sono”, patrocinata dalla De Freo Gallery, Maranghi torna così a Goteborg per presentare una serie di nuove opere all’interno del prestigioso “Sankt Jörgen Park Resort”, poi presentata da Antonio Natali e con un saggio critico di Ivan Quaroni, espone nelle Sale Museali di Palazzo Medici Riccardi a Firenze “Una storia in bianco” a cura di Filippo Lotti e Roberto Milani in collaborazione con Casa d’Arte San Lorenzo Nel 2015 realizza il calendario per Toscana Energia 2015 e inaugura lo Spazio Italia per “Milano EXPO 2015” a Pechino con la mostra collettiva “Capriccio Italiano”.
Nel 2016 esporrà alla “Fornace Pasquinucci” di Capraia Fiorentina in qualità di Ospite d’Onore. In giugno e luglio è presente a Castiadas per uno Special alla “Settimana dell’Arte”, organizzata da Casa d’Arte San Lorenzo, e con la Kunstgalerie Bech a Schwabisch Gmund, nel Museo Villa Seiz, insieme allo sculture tedesco Max Seiz.
Da gennaio a marzo 2017, supportato da Casa d’Arte San Lorenzo, Maranghi è presente con “Rumore di fondo”, mostra di largo respiro, curata da Ivan Quaroni, presentata nella splendida cornice di Ca’ dei Carraresi a Treviso. Inaugura in seguito due personali a Firenze e Matera. È ancora a Stoccarda, attraverso la Kunstgalerie Bech, all’interno del prestigioso Schloss Solitude per una nuova esposizione dei suoi ultimi lavori e, a fine anno, all’interno dello Spazio Marcolis, poi a Reutlingen, ospite dello Studio SLP.
v Il 2018 si apre con “Immersione”, all’interno del Lu.C.C.A. Lucca Center Of Contemporary Art, mostra personale curata dal critico Maurizio Vanni. Di seguito è a Berlino per “One Night Only” dove presenta la collezione d’alta moda dello stilista Justin Reddig, derivata dai propri dipinti.
Numerose le sue partecipazioni ad alcune delle maggiori mostre mercato d’arte: Bergamo, Ginevra, Bari, Bologna, Genova, Istanbul, in Francia e in Olanda.
Hanno scritto di lui, tra gli altri: Cristina Acidini, Romano Battaglia, Giuseppe Bilotta, Fabrizio Borghini, Luciano Caprile, Roberto Ciabani, Alessandro Coppellotti, Maria Vittoria Corti, Francoise de Céligny, Giovanni Faccenda, Alessandra Gaeta, Silvano Granchi, Thibaud Josset, Filippo Lotti, Ilario Luperini, Albert Manstembrock, Fosco Maraini, Alessandro Marini, Nicola Micieli, Roberto Milani, Antonio Natali, Nicola Nuti, Tommaso Paloscia, Patrice de la Perrierè, Giulio Pisani, Stéphanie Portal, Daniela Pronestì, Ivan Quaroni, Leonardo Romanelli, Gregorio Rossi, Alessandro Sarti, Maurizio Vanni.
Secondo il curatore Angelo Crespi, la mostra di Maranghi al M.A.C., dal titolo Ama solo me, è un ulteriore approfondimento dei temi caratterizzanti la ricerca decennale dell’artista toscano: una teoria di donne bellissime, ritratte nel tipico tratto del disegno novecentesco, riportate su supporti diversi, con tecniche e materiali eterogenei, in cui alla figurazione tipica di certa contemporaneità si affianca una ricerca astratta e informale di grande spessore estetico, e il cui risultato sono opere bellissime, nella loro luminosa flatness.
Accompagna la mostra un catalogo edito da Fondazione Maimeri.
Media partner: www.arte.it
In collaborazione con: Casa d’Arte San Lorenzo 1995, C.R.A. Centro Raccolta Arte, Milano Gas e Luce, Percorsi Tommaso Grasso.
Con il patrocinio di: Milano 5, Comune di Milano
Con il sostegno di: Industria Maimeri, BIG Srl / CiaccioArte
Note biografiche
Giovanni Maranghi nasce nel 1955 a Lastra a Signa (FI). Segue gli studi nella vicina Firenze dove si diploma al Liceo Artistico “Leon Battista Alberti” per poi iscriversi alla Facoltà di Architettura. Alterna gli studi da universitario con la frequentazione dei corsi di nudo libero presso l’Accademia delle Belle Arti. Frequenta in quegli anni artisti del calibro di Primo Conti, Lucio Venna e Paulo Ghiglia.
Comincia ad esporre dalla metà degli anni ’70 a Bari, Firenze, Amsterdam e Bruxelles. Gli anni ’90 si aprono con importanti personali a Milano e negli Stati Uniti, alla Medici Gallery di Carmel in California, allo Studio 205 di Chicago e a New Orleans. Gli anni Duemila lo vedono inizialmente impegnato a più riprese a Firenze e in Francia, dapprima alla Galerie Nichido di Parigi e poi nell’antico complesso di Rochevilaine.
Fra il 2005 e la fine del 2007 altri importanti appuntamenti a Siena, Pietrasanta, Matera, Firenze e Forte dei Marmi. Contemporaneamente espone in Olanda, Francia, Russia e Stati Uniti. In questi anni, Maranghi, oltre all’encausto, tecnica da lui a fondo indagata, sperimenta altre soluzioni, che vanno dal “collage”, alle più attuali “resine”.
Il 2008 è l’anno delle mostre dedicate al tema della donna: esporrà all’interno della Basilica della SS. Vergine del Carmelo a Piacenza e alla Galleria Brunetti di Ponsacco. Con “Colazione da Maranghi”, originale evento all’interno dell’Antico Spedale degli Innocenti a Firenze, presenta il calendario “Mukki Latte” per l’anno 2009. Anno che avrà quattro importanti appuntamenti a Palm Beach, New York, Goteborg (Svezia) e Parigi.
Nel 2010 Maranghi è ancora protagonista in Svezia, a Goteborg, nella nuova sede della De Freo Gallery, che lo farà esporre a Monte Carlo (Principato di Monaco) nel 2011 durante il 69° Gran Premio di Formula 1 e organizzerà una sua spettacolare performance nei grandi magazzini NK di Goteborg. Il tenore Andrea Bocelli lo invita ad allestire una mostra a Lajatico in occasione del “Teatro del Silenzio 2011”.
Negli anni seguenti, lo troviamo a Berlino, Parigi, Montreux, Stoccarda.
Il 2014 apre con la mostra “Sono quella che sono”, patrocinata dalla De Freo Gallery, Maranghi torna così a Goteborg per presentare una serie di nuove opere all’interno del prestigioso “Sankt Jörgen Park Resort”, poi presentata da Antonio Natali e con un saggio critico di Ivan Quaroni, espone nelle Sale Museali di Palazzo Medici Riccardi a Firenze “Una storia in bianco” a cura di Filippo Lotti e Roberto Milani in collaborazione con Casa d’Arte San Lorenzo Nel 2015 realizza il calendario per Toscana Energia 2015 e inaugura lo Spazio Italia per “Milano EXPO 2015” a Pechino con la mostra collettiva “Capriccio Italiano”.
Nel 2016 esporrà alla “Fornace Pasquinucci” di Capraia Fiorentina in qualità di Ospite d’Onore. In giugno e luglio è presente a Castiadas per uno Special alla “Settimana dell’Arte”, organizzata da Casa d’Arte San Lorenzo, e con la Kunstgalerie Bech a Schwabisch Gmund, nel Museo Villa Seiz, insieme allo sculture tedesco Max Seiz.
Da gennaio a marzo 2017, supportato da Casa d’Arte San Lorenzo, Maranghi è presente con “Rumore di fondo”, mostra di largo respiro, curata da Ivan Quaroni, presentata nella splendida cornice di Ca’ dei Carraresi a Treviso. Inaugura in seguito due personali a Firenze e Matera. È ancora a Stoccarda, attraverso la Kunstgalerie Bech, all’interno del prestigioso Schloss Solitude per una nuova esposizione dei suoi ultimi lavori e, a fine anno, all’interno dello Spazio Marcolis, poi a Reutlingen, ospite dello Studio SLP.
v Il 2018 si apre con “Immersione”, all’interno del Lu.C.C.A. Lucca Center Of Contemporary Art, mostra personale curata dal critico Maurizio Vanni. Di seguito è a Berlino per “One Night Only” dove presenta la collezione d’alta moda dello stilista Justin Reddig, derivata dai propri dipinti.
Numerose le sue partecipazioni ad alcune delle maggiori mostre mercato d’arte: Bergamo, Ginevra, Bari, Bologna, Genova, Istanbul, in Francia e in Olanda.
Hanno scritto di lui, tra gli altri: Cristina Acidini, Romano Battaglia, Giuseppe Bilotta, Fabrizio Borghini, Luciano Caprile, Roberto Ciabani, Alessandro Coppellotti, Maria Vittoria Corti, Francoise de Céligny, Giovanni Faccenda, Alessandra Gaeta, Silvano Granchi, Thibaud Josset, Filippo Lotti, Ilario Luperini, Albert Manstembrock, Fosco Maraini, Alessandro Marini, Nicola Micieli, Roberto Milani, Antonio Natali, Nicola Nuti, Tommaso Paloscia, Patrice de la Perrierè, Giulio Pisani, Stéphanie Portal, Daniela Pronestì, Ivan Quaroni, Leonardo Romanelli, Gregorio Rossi, Alessandro Sarti, Maurizio Vanni.
27
novembre 2018
Giovanni Maranghi – Ama solo me
Dal 27 novembre al 02 dicembre 2018
arte contemporanea
Location
MAC – MUSICA ARTE CULTURA
Milano, Piazza Tito Lucrezio Caro, 1, (Milano)
Milano, Piazza Tito Lucrezio Caro, 1, (Milano)
Orario di apertura
dalle 10 alle 19
Vernissage
27 Novembre 2018, ore 19 con performance di Elsa Martignoni
Autore
Curatore