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Giovanni Maranghi – per continuare a sentir se, la donna”
E’ un universo femminile dai tanti volti, quello che attraverso la sperimentazione e la creatività compone la nuova personale dell’artista Giovanni Maranghi
Comunicato stampa
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E’ un universo femminile dai tanti volti, quello che attraverso la sperimentazione e la creatività compone la nuova personale dell’artista Giovanni Maranghi, in mostra dal 23 novembre 2012 al 10 gennaio 2013 a Colle di Val d’Elsa (Siena) presso Senzalimite Arte, al numero 53 di via Garibaldi.
Il nuovo spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea e dintorni che dopo il successo della collettiva “L’esercito marciava”, ospita la raccolta di opere che va sotto il titolo di “per continuare a sentir se, la donna”.
L’esposizione è curata da Angela Corsi che ha firmato anche l’introduzione al catalogo, che è di Daniela Pronestì, autrice del testo critico. Le traduzioni sono di Erika Becchi. Le foto di Tommaso Maranghi. La mostra si svolge con il patrocinio del Comune di Colle Di val D’Elsa. L’iniziativa avrà uno spazio speciale in “Incontri con l’Arte”, la trasmissione tv condotta da Fabrizio Borghini su Toscana Tv.
“Quello delle donne di Maranghi – spiega Angela Corsi – è un universo femminile in movimento. Movimento espresso attraverso le mani e i piedi, attraverso quelle posizioni in fondo così naturali e meravigliosamente normali. Le forme, le pose, i sorrisi sottolineano carattere, determinazione e allo stesso modo dolcezza e sensualità. Sono donne che non aspettano, fanno, non sembrano, sono”
Il titolo della mostra è nato per caso da una domanda che la Corsi ha fatto a Maranghi: «Ti va di fare la prima personale della galleria?». Lui l’ha guardata e ha detto: « ...Te la senti?». E lei: «Certo!!! Perché bisogna continuare a “sentirsela”, sempre». Un aneddoto legato a questa frase ha fatto il resto ed è nato così il titolo per questa bellissima avventura, con un sorriso, con un grande, grosso, perpetuo sorriso alla vita.
«Una pittura tutta nuova quella di Maranghi, senza essere rivoluzionaria - sottolinea Daniela Pronestì nel testo critico che accompagna il catalogo. Quel che conta per lui è vedere ogni cosa nella sua verità, decantare il virtuosismo tecnico in una forma semplificata e più vicina al suo sentire, dimenticare i cori dei consensi per essere libero, sempre libero, di tentare strade nuove. Perché niente è più difficile che essere artista col cuore e con la carne…»
La mostra contiene più di quaranta opere, realizzate su tavola, su carta, su lattice e plexiglas, con encausti, e sculture in legno, terracotta e metallo.
Giovanni Maranghi nasce nel 1955 a Lastra a Signa, in provincia di Firenze, dove ancora adesso lavora, in un caratteristico studio sulle rive dell’Arno. Dopo essersi diplomato al Liceo Artistico di Firenze, si iscrive alla facoltà di Architettura dell’Ateneo fiorentino e contemporaneamente frequenta l’Accademia di Belle Arti della stessa città. Dalla metà degli anni settanta inizia la sua attività espositiva sia in Italia che all’estero, con mostre in Olanda, Belgio, Stati Uniti, Turchia e Francia. La pittura di Maranghi è corposa, tattile, attivata in qualche occasione dall’uso dell’encausto, una tecnica antichissima che contempla l’impiego dei colori sciolti nella cera per essere applicati a caldo sulla superficie. Ma lo spessore e la densità vengono ottenuti col concorso successivo della sabbia, della polvere di marmo, del gesso e dello stucco francese a produrre un impasto grazie all’intervento di opportuni collanti. Giovanni Maranghi si muove per citazioni e per trasparenti metafore che riguardano l’universo femminile e quello degli oggetti che ruotano intorno alla donna rendendola palpabile anche nell’assenza, gli uomini appaiono come figure assenti e di contorno.
Quella di “Senzalimite Arte” è una nuova avventura (di questi tempi il termine è appropriato) a firma di Angela Corsi. Una giovane disegnatrice di gioielli e appassionata d’arte che ha deciso di volgere lo sguardo oltre. Angela Corsi ha collezionato esperienze professionali in più parti del mondo, da Amsterdam a New York fino a Bogotà. Il suo percorso lavorativo, oltre che sui gioielli, l’ha vista impegnata nell’oggettistica, nei complementi e nei mobili. Nella gioielleria si è specializzata in materiali tecnologici, come la fibra di carbonio, il kevlar e il titanio. Dalla gioielleria è passata anche alla scultura di piccole dimensioni con metalli quali il bronzo, l’argento e l’acciaio. L’idea di Angela Corsi e dei suo compagni di viaggio è di pensare a Senzalimite Arte come ad uno spazio dove davvero non ci sono confini alle idee e alla espressione artistica. In carnet, oltre a personali e collettive, anche iniziative legate al design, ma anche letteratura, musica, teatro e, perché no, piccole sorprese.
Informazioni: orario mostra 10/19 dal martedì al sabato. Per visite su appuntamento telefonare allo 0577921126. O scrivere alla e-mail: info@senzalimitearte.com. Web: www.senzalimitearte.com.
Il nuovo spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea e dintorni che dopo il successo della collettiva “L’esercito marciava”, ospita la raccolta di opere che va sotto il titolo di “per continuare a sentir se, la donna”.
L’esposizione è curata da Angela Corsi che ha firmato anche l’introduzione al catalogo, che è di Daniela Pronestì, autrice del testo critico. Le traduzioni sono di Erika Becchi. Le foto di Tommaso Maranghi. La mostra si svolge con il patrocinio del Comune di Colle Di val D’Elsa. L’iniziativa avrà uno spazio speciale in “Incontri con l’Arte”, la trasmissione tv condotta da Fabrizio Borghini su Toscana Tv.
“Quello delle donne di Maranghi – spiega Angela Corsi – è un universo femminile in movimento. Movimento espresso attraverso le mani e i piedi, attraverso quelle posizioni in fondo così naturali e meravigliosamente normali. Le forme, le pose, i sorrisi sottolineano carattere, determinazione e allo stesso modo dolcezza e sensualità. Sono donne che non aspettano, fanno, non sembrano, sono”
Il titolo della mostra è nato per caso da una domanda che la Corsi ha fatto a Maranghi: «Ti va di fare la prima personale della galleria?». Lui l’ha guardata e ha detto: « ...Te la senti?». E lei: «Certo!!! Perché bisogna continuare a “sentirsela”, sempre». Un aneddoto legato a questa frase ha fatto il resto ed è nato così il titolo per questa bellissima avventura, con un sorriso, con un grande, grosso, perpetuo sorriso alla vita.
«Una pittura tutta nuova quella di Maranghi, senza essere rivoluzionaria - sottolinea Daniela Pronestì nel testo critico che accompagna il catalogo. Quel che conta per lui è vedere ogni cosa nella sua verità, decantare il virtuosismo tecnico in una forma semplificata e più vicina al suo sentire, dimenticare i cori dei consensi per essere libero, sempre libero, di tentare strade nuove. Perché niente è più difficile che essere artista col cuore e con la carne…»
La mostra contiene più di quaranta opere, realizzate su tavola, su carta, su lattice e plexiglas, con encausti, e sculture in legno, terracotta e metallo.
Giovanni Maranghi nasce nel 1955 a Lastra a Signa, in provincia di Firenze, dove ancora adesso lavora, in un caratteristico studio sulle rive dell’Arno. Dopo essersi diplomato al Liceo Artistico di Firenze, si iscrive alla facoltà di Architettura dell’Ateneo fiorentino e contemporaneamente frequenta l’Accademia di Belle Arti della stessa città. Dalla metà degli anni settanta inizia la sua attività espositiva sia in Italia che all’estero, con mostre in Olanda, Belgio, Stati Uniti, Turchia e Francia. La pittura di Maranghi è corposa, tattile, attivata in qualche occasione dall’uso dell’encausto, una tecnica antichissima che contempla l’impiego dei colori sciolti nella cera per essere applicati a caldo sulla superficie. Ma lo spessore e la densità vengono ottenuti col concorso successivo della sabbia, della polvere di marmo, del gesso e dello stucco francese a produrre un impasto grazie all’intervento di opportuni collanti. Giovanni Maranghi si muove per citazioni e per trasparenti metafore che riguardano l’universo femminile e quello degli oggetti che ruotano intorno alla donna rendendola palpabile anche nell’assenza, gli uomini appaiono come figure assenti e di contorno.
Quella di “Senzalimite Arte” è una nuova avventura (di questi tempi il termine è appropriato) a firma di Angela Corsi. Una giovane disegnatrice di gioielli e appassionata d’arte che ha deciso di volgere lo sguardo oltre. Angela Corsi ha collezionato esperienze professionali in più parti del mondo, da Amsterdam a New York fino a Bogotà. Il suo percorso lavorativo, oltre che sui gioielli, l’ha vista impegnata nell’oggettistica, nei complementi e nei mobili. Nella gioielleria si è specializzata in materiali tecnologici, come la fibra di carbonio, il kevlar e il titanio. Dalla gioielleria è passata anche alla scultura di piccole dimensioni con metalli quali il bronzo, l’argento e l’acciaio. L’idea di Angela Corsi e dei suo compagni di viaggio è di pensare a Senzalimite Arte come ad uno spazio dove davvero non ci sono confini alle idee e alla espressione artistica. In carnet, oltre a personali e collettive, anche iniziative legate al design, ma anche letteratura, musica, teatro e, perché no, piccole sorprese.
Informazioni: orario mostra 10/19 dal martedì al sabato. Per visite su appuntamento telefonare allo 0577921126. O scrivere alla e-mail: info@senzalimitearte.com. Web: www.senzalimitearte.com.
23
novembre 2012
Giovanni Maranghi – per continuare a sentir se, la donna”
Dal 23 novembre 2012 al 10 gennaio 2013
arte contemporanea
Location
SENZALIMITE ARTE
Colle Di Val D'elsa, Via Giuseppe Garibaldi, 53, (Siena)
Colle Di Val D'elsa, Via Giuseppe Garibaldi, 53, (Siena)
Orario di apertura
10/19 dal martedì al sabato
Autore
Curatore