Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giovanni Marozzini – Mama. l’Africa di Giovanni Marozzini
Circa 90 fotografie scattate in questi anni in Somalia, Etiopia, Zambia, Angola e Camerun. Marrozzini non vede, non documenta, ma sente, e quello che introietta si metabolizza nell’anima tanto da fuoriuscire in scatti fotografici di un’intensità così rara da soffocare qualsiasi commento.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra, a cura di Fabrizio Boggiano, si distende attraverso un percorso interiore dal quale l'Africa emerge in tutti i suoi aspetti più intimi e profondi. Circa 90 fotografie scattate in questi anni in Somalia, Etiopia, Zambia, Angola e Camerun. Marrozzini non vede, non documenta, ma sente, e quello che introietta si metabolizza nell’anima tanto da fuoriuscire in scatti fotografici di un’intensità così rara da soffocare qualsiasi commento. Con audace curiosità, penetra i luoghi più arcani del continente africano e con umana partecipazione li riporta ai nostri occhi. Il suo racconto si fa interprete di un’impetuosa carica espressiva, attraverso un’articolata e consapevole successione di inquadrature. Con discrezione e rispetto del vero, dunque, Marrozzini ci conduce alla scoperta del continente africano del XXI secolo, mettendone in luce gli aspetti sociali e culturali più arcani e inspiegabili. Esse possiedono una forza espressiva e una densità di significato tali da poter aspirare a una presa di posizione da parte di chi le osserva, ad una riflessione sulla storia e sulla memoria e idealmente a un collettivo e audace risveglio delle coscienze.
Tra le sezioni presenti, una segnalazione particolare va data a “Eve” (che affronta con rara sensibilità il tema dell’infibulazione), e a “Falene” (che sa raccontare con delicata tenerezza gli sguardi di non vedenti etìopi).
La mostra, che apre nella sua seconda sede espositiva dopo Genova (Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo, che ne ha curato gli apparati didattici progettando contestualmente la sua fruizione tattile e sonora, con l’assistenza dei Servizi Educativi e Didattici del Settore Musei del Comune di Genova) è accompagnata da otto fotografie tattili studiate e realizzate appositamente (con la collaborazione dell’Istituto David Chiossone di Genova) per permettere a persone non vedenti di fruire e comprendere come possa essere una fotografia, e da una breve guida del percorso espositivo realizzata in Braille con la collaborazione dell’UIC (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) sez. provinciale di Ferrara. A corredo dell’esposizione c’è un catalogo bilingue di oltre cento pagine nel quale sono raffigurate quasi tutte le opere esposte, con testi specifici per ogni sezione (Maria Camilla De Palma, Fabrizio Boggiano, Denis Curti, Michela Fusaschi) e un dvd contenente un'interessante intervista all'autore.
Oltre al Patrocinio dell’UIC, l’iniziativa gode di quello dell’ISLL (Italian Society for Law and Literature) e della collaborazione dell’UDI di Ferrara.
Tra le sezioni presenti, una segnalazione particolare va data a “Eve” (che affronta con rara sensibilità il tema dell’infibulazione), e a “Falene” (che sa raccontare con delicata tenerezza gli sguardi di non vedenti etìopi).
La mostra, che apre nella sua seconda sede espositiva dopo Genova (Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo, che ne ha curato gli apparati didattici progettando contestualmente la sua fruizione tattile e sonora, con l’assistenza dei Servizi Educativi e Didattici del Settore Musei del Comune di Genova) è accompagnata da otto fotografie tattili studiate e realizzate appositamente (con la collaborazione dell’Istituto David Chiossone di Genova) per permettere a persone non vedenti di fruire e comprendere come possa essere una fotografia, e da una breve guida del percorso espositivo realizzata in Braille con la collaborazione dell’UIC (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) sez. provinciale di Ferrara. A corredo dell’esposizione c’è un catalogo bilingue di oltre cento pagine nel quale sono raffigurate quasi tutte le opere esposte, con testi specifici per ogni sezione (Maria Camilla De Palma, Fabrizio Boggiano, Denis Curti, Michela Fusaschi) e un dvd contenente un'interessante intervista all'autore.
Oltre al Patrocinio dell’UIC, l’iniziativa gode di quello dell’ISLL (Italian Society for Law and Literature) e della collaborazione dell’UDI di Ferrara.
25
settembre 2010
Giovanni Marozzini – Mama. l’Africa di Giovanni Marozzini
Dal 25 settembre al 12 dicembre 2010
fotografia
Location
CASA DELL’ARIOSTO
Ferrara, Via Ludovico Ariosto, 67, (Ferrara)
Ferrara, Via Ludovico Ariosto, 67, (Ferrara)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Domenica dalle 10.00 alle 13.00. Chiuso il lunedì.
Vernissage
25 Settembre 2010, ore 18
Autore