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Giovanni Monti – L’uomo che inciampò nella sua ombra
Tra i flutti del fashion di tendenza s’innalza l’onda anomala del colore
che ricopre sagome/ritagli di immagini incollate su “tavole da muro”
inutilizzabili per cavalcare i marosi.
Carta eloquente, carte “appiccicate” che intrattengono discorsi e
mostrano ferite compiaciute e sensi cinestetici.
L’inquietudine è dentro le nostre tasche, sopra la linea sottile che
divide (confine e tragitto) la soglia di casa dal tramestio della
strada.
Scoveremo le opere di Giovanni Monti unitamente ai manichini abbigliati
à la page, potremo misurare la proliferazione di forme
bidimensionalizzate sul perimetro scenico del piano verticale, proprio
della parete; innocui peluche residenti sotto il letto e/o dentro lo
specchio – porte immaginarie socchiuse verso prospettive galleggianti
nell’altrove onirico – travestiti da terrifici mostri infantili.
Ibridi, ambigui, anfibi; interludio fra umano e animale, fra l’orrore
del sangue e il sollievo divertito di scoprire che trattasi soltanto di
tintura di iodio.
Giovanni Monti – L’uomo che inciampò nella sua ombra
Riccione, Via Milano, 60, (Rimini)