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Giovanni Morgese – Iron&fire
La Galleria ARCA di Lecce, ospita la terza tappa della mostra “Ferro&fuoco” dopo la prima a Roma nella galleria “Arte Fuoricentro”e la seconda nella Pinacoteca Michele De Napoli a Terlizzi (Ba). Il progetto presenta il risultato della ricerca più recente dell’artista.
Comunicato stampa
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La Galleria ARCA di Lecce, ospita la terza tappa della mostra “Ferro&fuoco” dopo la prima a Roma nella
galleria “Arte Fuoricentro”e la seconda nella Pinacoteca Michele De Napoli a Terlizzi (Ba). Il progetto
presenta il risultato della ricerca più recente dell’artista.
“ Dall’inizio del proprio lavoro, Morgese indaga specificità linguistiche e operative diverse, componendo
e scomponendo pazientemente ogni elemento del linguaggio visivo...”. “ Nella serie di progetti messi a
punto dopo il Duemila – cicli generati all’insegna del ferro e del fuoco – i metalli poveri si sommano ai
materiali naturali e insieme affrontano combustioni, consunzioni, fusioni. Ne nascono sculture filiformi e
spazi ermetici, figure drammatiche e silenti testimoni della condizione contemporanea. Nelle composizioni
dedicate alla figura umana, eleganti forme femminili e corpi celesti asessuati appaiono forati da segni di
stelle, di spirali generative, di falci di lune e di soli nascenti, mentre figurazioni di esseri immoti meditano
o pregano con le braccia levate al cielo.””Nelle vuote sagome architettoniche circolari/quadrangolari/
rettangolari, con frammenti di lettere e parole che bucano gli assemblaggi dei ferri, nei microuniversi di
simboli primari nascosti tra le lamiere, lo scultore sospende i pesi dei pezzi ferrosi incastrandoli e saldandoli
tra loro.” (Maria Vinella)
“La ricerca artistica di Giovanni Morgese è orientata da una spiritualità nuda, essenziale, francescana,
radicale. Incarnata e svettante. “Pesante” e “leggera” insieme. Dolente e gioiosa. In sintesi: crocifissa e
risorta. Segnata dalla materia povera (il legno e il ferro, in cui l’artista scava) e dal simbolo (in cui l’homo
religiosus indaga). Arte e vita si tuffano nello stesso mare, inverate dalla testimonianza. E non richiedono
molte parole per manifestarsi.” “Ecco, allora,che accostare le silhouette e le strutture metalliche di
Morgese è come entrare fiduciosi in una cattedrale; anzi nell’umanità traviata e redenta, cattedrale di Dio:
varcata la soglia del luogo sacro, viene naturale segnarsi e... abbeverarsi a quote di cielo, smaltita la polvere
e le morchie del vissuto”. (Renato Brucoli)
Giovanni Morgese inizia la sua attività artistica nel 1980 con una personale alla galleria « Pino Pascali » di Polignano a mare
(Ba). Subito notato dai critici d’arte per la sua originale ricerca segnico-simbolica, avvia un percorso di mostre che lo porterà
in diverse città italiane. Farà parte de « La Cooperativa » di Mimmo Conenna (Bari 1983) con la quale sarà presente nelle
mostre: « Laboratorio Puglia » ; « Una nuovissima generazione nell’arte italiana » (Siena 1985 a cura di E. Crispolti) ; « Linee
parallele » (Taranto a cura di F. Sossi) . «Transit art » (Grecia a cura di A. D’Elia) ; « Via col vento » (Barletta 1988 a cura di M.
Vinella) ; « Triennale internazionale di arte sacra » (Celano 1999 a cura di G. Di Genova) . Sarà presente nella « I^ Biennale d’arte
d’italia » a cura di Politi (Trevi ‘Perugia’ 1998) ; « Festival mondiale dell’arte sulla carta » (Slovenia 2000). Altre sue mostre saranno
in fiere come « Miart » a Milano, « Expo arte » a Bari e in diverse città italiane in spazi pubblici e privati. Fortemente legato alla sua
terra, è tra i fondatori delle gallerie« Omphalos » di Terlizzi (1990) e di « ADSUM artecontemporanea (2005). Molto attivo nell’arte
sacra con numerose opere pubbliche e private.
galleria “Arte Fuoricentro”e la seconda nella Pinacoteca Michele De Napoli a Terlizzi (Ba). Il progetto
presenta il risultato della ricerca più recente dell’artista.
“ Dall’inizio del proprio lavoro, Morgese indaga specificità linguistiche e operative diverse, componendo
e scomponendo pazientemente ogni elemento del linguaggio visivo...”. “ Nella serie di progetti messi a
punto dopo il Duemila – cicli generati all’insegna del ferro e del fuoco – i metalli poveri si sommano ai
materiali naturali e insieme affrontano combustioni, consunzioni, fusioni. Ne nascono sculture filiformi e
spazi ermetici, figure drammatiche e silenti testimoni della condizione contemporanea. Nelle composizioni
dedicate alla figura umana, eleganti forme femminili e corpi celesti asessuati appaiono forati da segni di
stelle, di spirali generative, di falci di lune e di soli nascenti, mentre figurazioni di esseri immoti meditano
o pregano con le braccia levate al cielo.””Nelle vuote sagome architettoniche circolari/quadrangolari/
rettangolari, con frammenti di lettere e parole che bucano gli assemblaggi dei ferri, nei microuniversi di
simboli primari nascosti tra le lamiere, lo scultore sospende i pesi dei pezzi ferrosi incastrandoli e saldandoli
tra loro.” (Maria Vinella)
“La ricerca artistica di Giovanni Morgese è orientata da una spiritualità nuda, essenziale, francescana,
radicale. Incarnata e svettante. “Pesante” e “leggera” insieme. Dolente e gioiosa. In sintesi: crocifissa e
risorta. Segnata dalla materia povera (il legno e il ferro, in cui l’artista scava) e dal simbolo (in cui l’homo
religiosus indaga). Arte e vita si tuffano nello stesso mare, inverate dalla testimonianza. E non richiedono
molte parole per manifestarsi.” “Ecco, allora,che accostare le silhouette e le strutture metalliche di
Morgese è come entrare fiduciosi in una cattedrale; anzi nell’umanità traviata e redenta, cattedrale di Dio:
varcata la soglia del luogo sacro, viene naturale segnarsi e... abbeverarsi a quote di cielo, smaltita la polvere
e le morchie del vissuto”. (Renato Brucoli)
Giovanni Morgese inizia la sua attività artistica nel 1980 con una personale alla galleria « Pino Pascali » di Polignano a mare
(Ba). Subito notato dai critici d’arte per la sua originale ricerca segnico-simbolica, avvia un percorso di mostre che lo porterà
in diverse città italiane. Farà parte de « La Cooperativa » di Mimmo Conenna (Bari 1983) con la quale sarà presente nelle
mostre: « Laboratorio Puglia » ; « Una nuovissima generazione nell’arte italiana » (Siena 1985 a cura di E. Crispolti) ; « Linee
parallele » (Taranto a cura di F. Sossi) . «Transit art » (Grecia a cura di A. D’Elia) ; « Via col vento » (Barletta 1988 a cura di M.
Vinella) ; « Triennale internazionale di arte sacra » (Celano 1999 a cura di G. Di Genova) . Sarà presente nella « I^ Biennale d’arte
d’italia » a cura di Politi (Trevi ‘Perugia’ 1998) ; « Festival mondiale dell’arte sulla carta » (Slovenia 2000). Altre sue mostre saranno
in fiere come « Miart » a Milano, « Expo arte » a Bari e in diverse città italiane in spazi pubblici e privati. Fortemente legato alla sua
terra, è tra i fondatori delle gallerie« Omphalos » di Terlizzi (1990) e di « ADSUM artecontemporanea (2005). Molto attivo nell’arte
sacra con numerose opere pubbliche e private.
06
settembre 2014
Giovanni Morgese – Iron&fire
Dal 06 al 20 settembre 2014
arte contemporanea
Location
A.R.C.A.
Lecce, via Palmieri , 28, (Lecce)
Lecce, via Palmieri , 28, (Lecce)
Orario di apertura
18,30 – 21,30 (chiuso i giorni festivi)
Vernissage
6 Settembre 2014, ore 18,30
Autore
Curatore