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Giovanni Morgese – Miserere
Una rara personale dello scultore terlizzese noto per le sue opere di arte povera ma dal forte significato etico, religioso, antropologico.
Comunicato stampa
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La mostra documenta il lavoro di alcuni anni dell’artista Giovanni Morgese, incentrato sulla ricerca scultorea in ferro.
L’ intensa attività artistica inizia negli anni ’80 durante i quali si mette in evidenza per la sua originale ricerca segnico-simbolica orientata verso l’analisi di realtà arcaico-religiose.
Negli anni ’90 la sua ricerca artistica si orienta in direzione solidaristico-umanitario: legnetti di risulta diventano sculture “povere”, ma ricche di profonda umanità e di spiritualità.
Nel 2000 rappresenta la violenza reale e tangibile attraverso l’indagine del proprio volto che perde la sua identità fisica e diventa maschera di dolore identificandosi così con l’umanità sofferente nell’attesa di un nuovo giorno.
Nel 2008 un nuovo materiale, il ferro, diventa il mezzo espressivo di Morgese. Parte dalla figura: sagome di lamiera dal contorno irregolare e frastagliato. Figure ridotte all’essenziale e prive di volume, simili ad ombre, forate, attraversate da segni e simboli: figure come microcosmi di realtà più grandi. Ma ben presto il bisogno di passare dalla figura al segno. Alla linea e al simbolo, infatti, è affidato il compito di ‘scrivere’ la realtà dell’uomo, il dramma esistenziale, il suo destino, in maniera leggera, trasparente. Le opere prodotte in questa mostra infatti sono realizzate assemblando resti di materiale ferroso o utilizzando lamiere sagomate in forma di figure umane fortemente stilizzate e simboliche. Queste si svuotano e si liberano da tutto ciò che le lega alla materia pesante. Per “dire” il dramma dell’esistenza, la dimensione verticale, la spiritualità. Si passa, così, dalle sagome umane alle linee e ai simboli dove il tutto diventa più essenziale e minimale. “Miserere” è il grido dell’uomo provato nel crogiuolo della vita, alla ricerca di senso e di salvezza.
L’ intensa attività artistica inizia negli anni ’80 durante i quali si mette in evidenza per la sua originale ricerca segnico-simbolica orientata verso l’analisi di realtà arcaico-religiose.
Negli anni ’90 la sua ricerca artistica si orienta in direzione solidaristico-umanitario: legnetti di risulta diventano sculture “povere”, ma ricche di profonda umanità e di spiritualità.
Nel 2000 rappresenta la violenza reale e tangibile attraverso l’indagine del proprio volto che perde la sua identità fisica e diventa maschera di dolore identificandosi così con l’umanità sofferente nell’attesa di un nuovo giorno.
Nel 2008 un nuovo materiale, il ferro, diventa il mezzo espressivo di Morgese. Parte dalla figura: sagome di lamiera dal contorno irregolare e frastagliato. Figure ridotte all’essenziale e prive di volume, simili ad ombre, forate, attraversate da segni e simboli: figure come microcosmi di realtà più grandi. Ma ben presto il bisogno di passare dalla figura al segno. Alla linea e al simbolo, infatti, è affidato il compito di ‘scrivere’ la realtà dell’uomo, il dramma esistenziale, il suo destino, in maniera leggera, trasparente. Le opere prodotte in questa mostra infatti sono realizzate assemblando resti di materiale ferroso o utilizzando lamiere sagomate in forma di figure umane fortemente stilizzate e simboliche. Queste si svuotano e si liberano da tutto ciò che le lega alla materia pesante. Per “dire” il dramma dell’esistenza, la dimensione verticale, la spiritualità. Si passa, così, dalle sagome umane alle linee e ai simboli dove il tutto diventa più essenziale e minimale. “Miserere” è il grido dell’uomo provato nel crogiuolo della vita, alla ricerca di senso e di salvezza.
20
aprile 2011
Giovanni Morgese – Miserere
Dal 20 aprile al 15 maggio 2011
arte contemporanea
Location
ADSUM ARTECONTEMPORANEA
Terlizzi, Via Guglielmo Marconi, 5, (Bari)
Terlizzi, Via Guglielmo Marconi, 5, (Bari)
Orario di apertura
ore 10,00-12,30 /18,00 – 20,30
Vernissage
20 Aprile 2011, ore 19.00
Autore
Curatore