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Giovanni Nardini – Gli ultimi calafati di Viareggio
Dalle pagine del libro alle preziose pareti di Villa Paolina: l’omaggio che il fotografo viareggino Giovanni Nardini ha tributato a “Gli ultimi calafati di Viareggio”, immortalando con la sua macchina fotografica momenti
unici di un lavoro ormai in via di estinzione, diventa una mostra
Comunicato stampa
Segnala l'evento
DALLE PAGINE DEL LIBRO (PEZZINI EDITORE) ALLE PARETI DI VILLA PAOLINA:
L'OMAGGIO IN BIANCO E NERO CHE GIOVANNI NARDINI HA TRIBUTATO A “GLI ULTIMI
CALAFATI DI VIAREGGIO” DIVENTA UNA MOSTRA, CHE SARA' INAUGURATA IL 10
MARZO.
Dalle pagine del libro (pubblicato a Natale dalla Pezzini Editore) alle preziose pareti di
Villa Paolina: l'omaggio che il fotografo viareggino Giovanni Nardini ha tributato a “Gli
ultimi calafati di Viareggio”, immortalando con la sua macchina fotografica momenti
unici di un lavoro ormai in via di estinzione, diventa una mostra, che sarà inaugurata
sabato 10 marzo alle ore 17.Una cinquantina le foto – di cui quattordici ingrandimenti
– che saranno esposte fino al 24 marzo nelle sale di Palazzo Paolina e che saranno
visitabili tutti i giorni – lunedì escluso – dalle 15,30 alle 19,30. Scatti, che ritraggono gli
ultimi protagonisti di un mestiere, se non di un'arte, che sta per essere dimenticato e
archiviato sotto la voce “ricordo”. Prima che ciò succeda Giovanni Nardini ha bloccato
sulla carta immagini – rigorosamente in bianco e nero, secondo il suo stile - dal sapore
antico, fissando con il suo obbiettivo vecchi arnesi ormai in disuso, come il maglio,
la marmotta, il raschino, o immortalando gesti e rituali ormai inconsueti, come lo
sfregare la stoppa sulle ginocchia. Un mondo che sembra davvero appartenere ad
epoche passate ma che vive ancor oggi in un angolo della Darsena. E' lì al cantiere
Del Carlo (fondato nel 1963 da Francesco Del Carlo), in un capannone verde dove si
costruiscono prestigiose barche in legno e ristrutturando pescherecci, che Nardini
ha incontrato casualmente i protagonisti del suo libro e ora della sua nuova mostra: “
Era molto tempo - spiega il fotografo viareggino nel suo intervento che accompagna il
libro - che volevo dedicare un lavoro a Viareggio, raccontare qualcosa della mia città,
che fosse legato alla sua tradizione e memoria marinaresca”. Nardini lo aveva già fatto
in passato rispetto ad altre realtà, usando la sua macchina fotografica per raccontare
il mondo contadino di alcuni paesi della Lucchesia e della Garfagnana, i laboratori
del marmo, le fonderie artistiche di Pietrasanta, e l’anno scorso (sempre per Pezzini
editore) le stanze vuote di quello che era stato l’ospedale psichiatrico di Maggiano
del grande Mario Tobino. Sempre sulle orme di una realtà destinata a scomparire e
diventare pura memoria. Viaggio che il 10 marzo approderà a Villa Paolina grazie al
fondamentale contributo della Croce Verde di Viareggio.
Biografia del fotografo Giovanni Nardini
Giovanni Nardini è nato e vive a Viareggio. Laureato in Filosofia, si è
avvicinato alla fotografia agli inizi degli anni ’80. Attento osservatore della
vita quotidiana, intende la fotografia come ricerca, strumento per raccontare
in maniera personale realtà sociali e culturali della propria terra e non solo.
Legato alla fotografia in bianco e nero, ha realizzato reportage sulla
lavorazione del ferro nell’alta Versilia e nella Garfagnana, sui laboratori del
marmo a Pietrasanta, sul mondo contadino nella Lucchesia e su alcuni
vecchi e suggestivi paesi della Garfagnana. Dal primo lavoro è stato tratto nel
2007 il libro L’officina di Vulcano per la casa editrice Franche Tirature. Ha
documentato con un reportage di 60 immagini la strada e la cultura del vino
nella sua terra. Primo fotografo ad entrare nel mondo chiuso e riservato dei
Certosini della Certosa di Farneta, ha realizzato un racconto fotografico dal
quale nel 1998 la casa editrice di Lucca Maria Pacini Fazzi ha pubblicato un
libro fotografico " La certosa di Farneta - Voci del silenzio". Nel 2006 e nel
2007 ha pubblicato per la Ditta CAEN di Viareggio due calendari: il primo
sulle strade del vino nella lucchesia e il secondo sui laboratori del marmo a
Pietrasanta. Per il 2008 ha realizzato il calendario poster per conto della
Comunità Montana dell’Alta Versilia sul mondo contadino. Nel Dicembre del
2008 ha pubblicato il libro fotografico “ Fuoco D’Arte. Fonderie artistiche a
Pietrasanta” edito dalla casa editrice Monte Altissimo di Pietrasanta. Tra il
2005 e il 2007 ha realizzato un racconto fotografico sui sassi di Matera, alla
ricerca delle tracce che la civiltà contadina ha lasciato. Tra il 2008 e il 2009
ha compiuto una ricerca di forte impatto lirico sull’ex ospedale psichiatrico di
Maggiano, ripercorso attraverso la lettura delle opere di Mario Tobino e che
ha portato alla realizzazione nel febbraio del 2010 di una importante mostra
fotografica a Viareggio all’interno delle celebrazioni del centenario della
nascita di Mario Tobino . La casa Editrice Pezzini di Viareggio ha pubblicato
su questo lavoro il libro “Luci d’Ombra. Viaggio per le antiche stanze dell’ex
ospedale psichiatrico di Maggiano.”. Nel 2011 pubblica il libro “ Gli ultimi
Calafati di Viareggio” Pezzini Editore, un reportage su un cantiere viareggino
che mantiene in vita, nella costruzione di barche di legno, le vecchie tecniche
dei calafati. Parallelamente a queste ricerche coltiva l’altra grande passione,
la fotografia di strada con cui riesce a rappresentare la quotidianità delle più
grandi città d’Europa e di Italia. Giovanni Nardini ha all’attivo numerose e
importanti mostre personali.
L'OMAGGIO IN BIANCO E NERO CHE GIOVANNI NARDINI HA TRIBUTATO A “GLI ULTIMI
CALAFATI DI VIAREGGIO” DIVENTA UNA MOSTRA, CHE SARA' INAUGURATA IL 10
MARZO.
Dalle pagine del libro (pubblicato a Natale dalla Pezzini Editore) alle preziose pareti di
Villa Paolina: l'omaggio che il fotografo viareggino Giovanni Nardini ha tributato a “Gli
ultimi calafati di Viareggio”, immortalando con la sua macchina fotografica momenti
unici di un lavoro ormai in via di estinzione, diventa una mostra, che sarà inaugurata
sabato 10 marzo alle ore 17.Una cinquantina le foto – di cui quattordici ingrandimenti
– che saranno esposte fino al 24 marzo nelle sale di Palazzo Paolina e che saranno
visitabili tutti i giorni – lunedì escluso – dalle 15,30 alle 19,30. Scatti, che ritraggono gli
ultimi protagonisti di un mestiere, se non di un'arte, che sta per essere dimenticato e
archiviato sotto la voce “ricordo”. Prima che ciò succeda Giovanni Nardini ha bloccato
sulla carta immagini – rigorosamente in bianco e nero, secondo il suo stile - dal sapore
antico, fissando con il suo obbiettivo vecchi arnesi ormai in disuso, come il maglio,
la marmotta, il raschino, o immortalando gesti e rituali ormai inconsueti, come lo
sfregare la stoppa sulle ginocchia. Un mondo che sembra davvero appartenere ad
epoche passate ma che vive ancor oggi in un angolo della Darsena. E' lì al cantiere
Del Carlo (fondato nel 1963 da Francesco Del Carlo), in un capannone verde dove si
costruiscono prestigiose barche in legno e ristrutturando pescherecci, che Nardini
ha incontrato casualmente i protagonisti del suo libro e ora della sua nuova mostra: “
Era molto tempo - spiega il fotografo viareggino nel suo intervento che accompagna il
libro - che volevo dedicare un lavoro a Viareggio, raccontare qualcosa della mia città,
che fosse legato alla sua tradizione e memoria marinaresca”. Nardini lo aveva già fatto
in passato rispetto ad altre realtà, usando la sua macchina fotografica per raccontare
il mondo contadino di alcuni paesi della Lucchesia e della Garfagnana, i laboratori
del marmo, le fonderie artistiche di Pietrasanta, e l’anno scorso (sempre per Pezzini
editore) le stanze vuote di quello che era stato l’ospedale psichiatrico di Maggiano
del grande Mario Tobino. Sempre sulle orme di una realtà destinata a scomparire e
diventare pura memoria. Viaggio che il 10 marzo approderà a Villa Paolina grazie al
fondamentale contributo della Croce Verde di Viareggio.
Biografia del fotografo Giovanni Nardini
Giovanni Nardini è nato e vive a Viareggio. Laureato in Filosofia, si è
avvicinato alla fotografia agli inizi degli anni ’80. Attento osservatore della
vita quotidiana, intende la fotografia come ricerca, strumento per raccontare
in maniera personale realtà sociali e culturali della propria terra e non solo.
Legato alla fotografia in bianco e nero, ha realizzato reportage sulla
lavorazione del ferro nell’alta Versilia e nella Garfagnana, sui laboratori del
marmo a Pietrasanta, sul mondo contadino nella Lucchesia e su alcuni
vecchi e suggestivi paesi della Garfagnana. Dal primo lavoro è stato tratto nel
2007 il libro L’officina di Vulcano per la casa editrice Franche Tirature. Ha
documentato con un reportage di 60 immagini la strada e la cultura del vino
nella sua terra. Primo fotografo ad entrare nel mondo chiuso e riservato dei
Certosini della Certosa di Farneta, ha realizzato un racconto fotografico dal
quale nel 1998 la casa editrice di Lucca Maria Pacini Fazzi ha pubblicato un
libro fotografico " La certosa di Farneta - Voci del silenzio". Nel 2006 e nel
2007 ha pubblicato per la Ditta CAEN di Viareggio due calendari: il primo
sulle strade del vino nella lucchesia e il secondo sui laboratori del marmo a
Pietrasanta. Per il 2008 ha realizzato il calendario poster per conto della
Comunità Montana dell’Alta Versilia sul mondo contadino. Nel Dicembre del
2008 ha pubblicato il libro fotografico “ Fuoco D’Arte. Fonderie artistiche a
Pietrasanta” edito dalla casa editrice Monte Altissimo di Pietrasanta. Tra il
2005 e il 2007 ha realizzato un racconto fotografico sui sassi di Matera, alla
ricerca delle tracce che la civiltà contadina ha lasciato. Tra il 2008 e il 2009
ha compiuto una ricerca di forte impatto lirico sull’ex ospedale psichiatrico di
Maggiano, ripercorso attraverso la lettura delle opere di Mario Tobino e che
ha portato alla realizzazione nel febbraio del 2010 di una importante mostra
fotografica a Viareggio all’interno delle celebrazioni del centenario della
nascita di Mario Tobino . La casa Editrice Pezzini di Viareggio ha pubblicato
su questo lavoro il libro “Luci d’Ombra. Viaggio per le antiche stanze dell’ex
ospedale psichiatrico di Maggiano.”. Nel 2011 pubblica il libro “ Gli ultimi
Calafati di Viareggio” Pezzini Editore, un reportage su un cantiere viareggino
che mantiene in vita, nella costruzione di barche di legno, le vecchie tecniche
dei calafati. Parallelamente a queste ricerche coltiva l’altra grande passione,
la fotografia di strada con cui riesce a rappresentare la quotidianità delle più
grandi città d’Europa e di Italia. Giovanni Nardini ha all’attivo numerose e
importanti mostre personali.
10
marzo 2012
Giovanni Nardini – Gli ultimi calafati di Viareggio
Dal 10 al 24 marzo 2012
fotografia
Location
MUSEI CIVICI – VILLA PAOLINA BONAPARTE
Viareggio, Via Niccolò Machiavelli, 2, (Lucca)
Viareggio, Via Niccolò Machiavelli, 2, (Lucca)
Orario di apertura
tutti i giorni – lunedì escluso – dalle 15,30 alle 19,30
Vernissage
10 Marzo 2012, ore 17
Autore