Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giovanni Picuti / Luigi Frappi – Beata Umbritudine!
Mai l’Umbria è stata così vera e naturale come quella raccontata dagli scatti di Giovanni Picuti e Luigi Frappi. Quasi cento foto tra colore e bianco/nero diventano protagoniste assolute della mostra “Beata Umbritudine!” che inaugurerà il prossimo 28 ottobre al Complesso Museale San Francesco di Trevi, per iniziativa del Commissario Prefettizio del comune di Trevi S. E. dott. Luigi Pizzi. L’organizzazione della mostra è della società Sistema Museo, gestore dello spazio museale, con curatela di Francesca Brozzi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mai l’Umbria è stata così vera e naturale come quella raccontata dagli scatti di Giovanni Picuti e Luigi Frappi. Singolari foto a colori e in bianco/nero diventano protagoniste assolute della mostra “Beata Umbritudine!” allestita presso il Complesso Museale San Francesco di Trevi, per iniziativa del Commissario Prefettizio del comune di Trevi S. E. dott. Luigi Pizzi. L’organizzazione della mostra è della società Sistema Museo, gestore dello spazio museale, con curatela di Francesca Brozzi.
Fotografia, luce, ombra e Umbria. Quattro elementi che si fondono per offrire una lettura inedita dei luoghi e dei volti di questa regione chiusa come un nido al centro dell’Italia, dei suoi paesaggi e dei profumi contaminati dall’esperienza e dai ricordi. Immagini rubate alla quotidianità, panorami e atmosfere attraversate da nubi e poesia, volti rigati dagli anni, sguardi curiosi e gesti spontanei. È la storia di tanti raccontata in un clic.
Giovanni Picuti e Luigi Frappi ci regalano, attraverso un insolito percorso espositivo il loro personale sguardo sull’Umbria e sui luoghi, fisici e metafisici, che la raccontano. La mostra è un racconto, intimo e familiare: sono scatti che parlano di incontri e di solitudini, di serate e risate trascorse all’ombra di un buon vino e di malinconie che affiorano al tramonto. La rude morbidezza e la veemente passionalità dei due autori trovano forma e visione nei loro scatti, confluendo unite senza contraddizione alcuna, dentro quell’ “umbritudine” che rende questa terra misteriosa e al contempo affascinante. È una percezione del mondo guidata da una particolare sensibilità nel cogliere i dettagli, attraverso un obbiettivo che indaga l’essenza della natura e la imprime nella memoria collettiva, con l’uso di una “parola” chiamata fotografia.
Ad aprire la mostra c’è un sentito contributo lasciato da Carlo Cambi, famoso giornalista ideatore del “Gambero Rozzo” e amico comune dei due fotografi, che ha cercato di guidare il visitatore alla comprensione della dimensione ulteriore insita in queste foto, al di là della pura visione estetica: “Sono persuaso che i luoghi non esistano in sé: essi prendono vita, forma e suggestione per come noi li percepiamo. Ora osservando le fotografie di Giovanni e Luigi s’avverte come esse siano l’essenza non di un paesaggio o di una dimensione del reale, ma la trasfigurazione della materia attraverso l’idea, l’anima, l’appartenenza e il corredo valoriale di loro che hanno traguardato il mondo con gli occhi del cuore e dell’intelletto”.
Fotografia, luce, ombra e Umbria. Quattro elementi che si fondono per offrire una lettura inedita dei luoghi e dei volti di questa regione chiusa come un nido al centro dell’Italia, dei suoi paesaggi e dei profumi contaminati dall’esperienza e dai ricordi. Immagini rubate alla quotidianità, panorami e atmosfere attraversate da nubi e poesia, volti rigati dagli anni, sguardi curiosi e gesti spontanei. È la storia di tanti raccontata in un clic.
Giovanni Picuti e Luigi Frappi ci regalano, attraverso un insolito percorso espositivo il loro personale sguardo sull’Umbria e sui luoghi, fisici e metafisici, che la raccontano. La mostra è un racconto, intimo e familiare: sono scatti che parlano di incontri e di solitudini, di serate e risate trascorse all’ombra di un buon vino e di malinconie che affiorano al tramonto. La rude morbidezza e la veemente passionalità dei due autori trovano forma e visione nei loro scatti, confluendo unite senza contraddizione alcuna, dentro quell’ “umbritudine” che rende questa terra misteriosa e al contempo affascinante. È una percezione del mondo guidata da una particolare sensibilità nel cogliere i dettagli, attraverso un obbiettivo che indaga l’essenza della natura e la imprime nella memoria collettiva, con l’uso di una “parola” chiamata fotografia.
Ad aprire la mostra c’è un sentito contributo lasciato da Carlo Cambi, famoso giornalista ideatore del “Gambero Rozzo” e amico comune dei due fotografi, che ha cercato di guidare il visitatore alla comprensione della dimensione ulteriore insita in queste foto, al di là della pura visione estetica: “Sono persuaso che i luoghi non esistano in sé: essi prendono vita, forma e suggestione per come noi li percepiamo. Ora osservando le fotografie di Giovanni e Luigi s’avverte come esse siano l’essenza non di un paesaggio o di una dimensione del reale, ma la trasfigurazione della materia attraverso l’idea, l’anima, l’appartenenza e il corredo valoriale di loro che hanno traguardato il mondo con gli occhi del cuore e dell’intelletto”.
28
ottobre 2011
Giovanni Picuti / Luigi Frappi – Beata Umbritudine!
Dal 28 ottobre 2011 al 06 gennaio 2012
fotografia
Location
MUSEO DELLA CIVILTA’ DELL’ULIVO
Trevi, Largo Don Bosco, 6, (Perugia)
Trevi, Largo Don Bosco, 6, (Perugia)
Orario di apertura
dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17. Chiuso il 25 dicembre.
Vernissage
28 Ottobre 2011, h 18
Autore
Curatore