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Giovanni Pietrobon – Venerabilia
Cinque le sculture di grandi dimensioni esposte in galleria, create con materiali diversi come la terracotta, ma anche l’ottone, la fibra di metallo, il legno e il poliuretano.
Comunicato stampa
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Venerabile: degno di essere rispettato e onorato ma anche titolo attribuito ai servi (e alle serve) di Dio dopo che è stata riconosciuta e proclamata l’eroicità delle loro virtù o il fatto del martirio.
Venerabile è un aggettivo dal significato duale, solo il soggetto a cui si riferisce ha la facoltà di generarne l'accezione ultima.
Venerabile per Giovanni Pietrobon può essere la rappresentazione di un Cristo, ma anche una donna che col suo corpo sinuoso attira a se' l'attenzione dell'uomo.
Venerabilia sono le opere di Giovanni Pietrobon, giovane scultore trevigiano che propone nella sua mostra personale che verrà inaugurata
GIOVEDI 19 GIUGNO DALLE ORE 18.30
allo SPAZIO OPEN (BEVACQUA PANIGAI)
di Piazza Sant'Andrea 5 a Treviso.
Cinque le sculture di grandi dimensioni esposte in galleria, create con materiali diversi come la terracotta, ma anche l'ottone, la fibra di metallo, il legno e il poliuretano.
Tra i soggetti raffigurati, un Cristo nella sue sembianze più umane, un vescovo nell'atto dell'imposizione delle mani e poi i soggetti preferiti e ricorrenti nella poetica di Pietrobon: le donne, sue muse, come ad esempio "La cantante" e "L'abbandono".
In queste opere è possibile cogliere la simbiosi tra l’aspetto sensuale e sacro: la donna intesa come corpo che seduce con le sue forme ma allo stesso tempo tabernacolo della vita, madre generatrice.
Così la donna, oltre che un Essere che attrae, è anche icona divina, oggetto venerabile.
Tanto che per l'occasione Pietrobon ne ha creata una alta 3 metri da un blocco di polistirolo che, come una vestale/ totem, sarà istallata sulla fontana davanti la galleria e, con la sua maestosità, avrà il compito di accogliere gli ospiti presenti.
A corollario delle sculture anche alcuni dipinti nati dai bozzetti preparatori alle opere.
Con Venerabilia l’artista intende mostrare due lati della sacralità apparentemente molto distanti tra loro ma in realtà strettamente connessi dove il trascendente e il misterioso ne sono i massimi comuni denominatori.
Fino al 4 Luglio
Dal mercoledì al venerdì dalle 15 alle 19, il sabato su appuntamento.
Giovanni Pietrobon è nato a Treviso nel 1981.
Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Venezia, diplomandosi in scultura col massimo dei voti e la lode.
Fin dall’inizio della sua attività di scultore si è dedicato al figurativo.
Lo studio del corpo umano, soprattutto quello femminile, lo ha portato ad un suo personale linguaggio espressivo.
Ecco che attraverso questa sua ricerca nascono le steatopigie, le veneri e i negativi di donna, sculture che sottolineano l’essenza della forma femminile e che svelano il pensiero dell’artista sulla sacralità della donna.
Venerabile è un aggettivo dal significato duale, solo il soggetto a cui si riferisce ha la facoltà di generarne l'accezione ultima.
Venerabile per Giovanni Pietrobon può essere la rappresentazione di un Cristo, ma anche una donna che col suo corpo sinuoso attira a se' l'attenzione dell'uomo.
Venerabilia sono le opere di Giovanni Pietrobon, giovane scultore trevigiano che propone nella sua mostra personale che verrà inaugurata
GIOVEDI 19 GIUGNO DALLE ORE 18.30
allo SPAZIO OPEN (BEVACQUA PANIGAI)
di Piazza Sant'Andrea 5 a Treviso.
Cinque le sculture di grandi dimensioni esposte in galleria, create con materiali diversi come la terracotta, ma anche l'ottone, la fibra di metallo, il legno e il poliuretano.
Tra i soggetti raffigurati, un Cristo nella sue sembianze più umane, un vescovo nell'atto dell'imposizione delle mani e poi i soggetti preferiti e ricorrenti nella poetica di Pietrobon: le donne, sue muse, come ad esempio "La cantante" e "L'abbandono".
In queste opere è possibile cogliere la simbiosi tra l’aspetto sensuale e sacro: la donna intesa come corpo che seduce con le sue forme ma allo stesso tempo tabernacolo della vita, madre generatrice.
Così la donna, oltre che un Essere che attrae, è anche icona divina, oggetto venerabile.
Tanto che per l'occasione Pietrobon ne ha creata una alta 3 metri da un blocco di polistirolo che, come una vestale/ totem, sarà istallata sulla fontana davanti la galleria e, con la sua maestosità, avrà il compito di accogliere gli ospiti presenti.
A corollario delle sculture anche alcuni dipinti nati dai bozzetti preparatori alle opere.
Con Venerabilia l’artista intende mostrare due lati della sacralità apparentemente molto distanti tra loro ma in realtà strettamente connessi dove il trascendente e il misterioso ne sono i massimi comuni denominatori.
Fino al 4 Luglio
Dal mercoledì al venerdì dalle 15 alle 19, il sabato su appuntamento.
Giovanni Pietrobon è nato a Treviso nel 1981.
Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Venezia, diplomandosi in scultura col massimo dei voti e la lode.
Fin dall’inizio della sua attività di scultore si è dedicato al figurativo.
Lo studio del corpo umano, soprattutto quello femminile, lo ha portato ad un suo personale linguaggio espressivo.
Ecco che attraverso questa sua ricerca nascono le steatopigie, le veneri e i negativi di donna, sculture che sottolineano l’essenza della forma femminile e che svelano il pensiero dell’artista sulla sacralità della donna.
19
giugno 2014
Giovanni Pietrobon – Venerabilia
Dal 19 giugno al 04 luglio 2014
arte contemporanea
Location
SPAZIO BEVAQUA PANIGAI
Treviso, Vicolo San Pancrazio, 3, (Treviso)
Treviso, Vicolo San Pancrazio, 3, (Treviso)
Orario di apertura
Dal mercoledì al venerdì dalle 15 alle 19, il sabato su appuntamento.
Vernissage
19 Giugno 2014, 18.30
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