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Giovanni Spinazzola – Passante
30 dipinti, oli su tela e su carta di varie dimensioni
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Domenica 27 maggio, alle 18.30, presso la Galleria Idearte di Via Lisbona a Potenza, il Sindaco della città – Vito Santarsiero - inaugurerà la mostra di pittura del giovane artista lucano Giovanni Spinazzola, alla sua prima personale nel capoluogo di regione. La mostra, organizzata da Grazia Lo Re, rientra fra le manifestazioni programmate dal Comune per il Maggio Potentino e sarà integrata dal relativo catalogo “Passante” con testo critico di Rino Cardone.
«Giovanni Spinazzola – spiega Cardone - è un artista che ama intrattenersi con la dualità umana: il dentro e il fuori, l’essere ed il sembrare, l’avere ed il desiderare, l’immaginare e l’appartenere, il vuoto e il pieno, l’oggettivo ed il soggettivo, l’apparire ed il dileguarsi. Tutta la sua pittura è fatta di questi eccentrici paradossi, di queste delicate contraddizioni, di questi nobili controsensi, che con lui assumono una dimensione elegiaca, lirica, poetica, quasi fuori del tempo, immersa in uno spazio fisico (con tante luci radenti e con molteplici ombre d’atmosfera) dove lo sfondo rappresenta, in qualche modo, l’“immaterialità evanescente” del pensiero umano (ovvero sia l’”astrazione”) e la figura centrale riproduce, invece, la consistenza, lo spessore e la solidità della vita umana (vale a dire, in termini accademici, la “raffigurazione semantica”) cui ogni individuo è legato (in maniera stretta e a doppio nodo, sul piano escatologico) perché espressione diretta – egli stesso - del fato, del destino e della predestinazione. Opere come “Guarda”, “Pensa”, “Annota”, “Dove andare” e “Dentro/Fuori” confermano questa precisa linea poetica, “produttiva” e teorica adottata dall’artista lucano, che completati i suoi studi accademici nella lontana città di Brera, in Lombardia, ha iniziato in Basilicata (per una sua scelta di campo di operare in “provincia”, anziché nei cosiddetti “luoghi deputati” dell’arte) un percorso di ricerca incentrato sulla figura umana e sulla spazialità fisica che gli fa da contorno[…]».
Don Vito Telesca, che da anni segue il percorso artistico di Spinazzola, per questa occasione speciale, ha voluto parlare direttamente all'artista, scrivendogli una lettera che racconta un percorso di vita e crescita artistica in comune. «Carissimo Giovanni [...] i passi che hai compiuto per giungere a questa mostra, si contano da quando ancora ragazzo appendevi alle pareti di casa i tuoi disegni che già lasciavano trasparire la bellezza di questa vocazione pittorica che ti appartiene sin dal seno materno.
Da allora i tuoi piedi hanno fatto di te un passante autentico, intento a dare corpo e visibilità ai tuoi sogni, ad assumerti con gioia tutta la fatica di fare quanto era necessario perché il mondo dell'arte fosse, l'habitat dove lasciare la tua impronta.
lo ti sono stato compagno in tutti questi anni. Ho fatto per te quello che in maniera diversa ho fatto per tanti bambini e adolescenti che ho condotto per mano verso il sacerdozio. Insieme, se mi permetti, abbiamo sognato. Anch'io mi sono fatto passante con te […]».
«Giovanni Spinazzola – spiega Cardone - è un artista che ama intrattenersi con la dualità umana: il dentro e il fuori, l’essere ed il sembrare, l’avere ed il desiderare, l’immaginare e l’appartenere, il vuoto e il pieno, l’oggettivo ed il soggettivo, l’apparire ed il dileguarsi. Tutta la sua pittura è fatta di questi eccentrici paradossi, di queste delicate contraddizioni, di questi nobili controsensi, che con lui assumono una dimensione elegiaca, lirica, poetica, quasi fuori del tempo, immersa in uno spazio fisico (con tante luci radenti e con molteplici ombre d’atmosfera) dove lo sfondo rappresenta, in qualche modo, l’“immaterialità evanescente” del pensiero umano (ovvero sia l’”astrazione”) e la figura centrale riproduce, invece, la consistenza, lo spessore e la solidità della vita umana (vale a dire, in termini accademici, la “raffigurazione semantica”) cui ogni individuo è legato (in maniera stretta e a doppio nodo, sul piano escatologico) perché espressione diretta – egli stesso - del fato, del destino e della predestinazione. Opere come “Guarda”, “Pensa”, “Annota”, “Dove andare” e “Dentro/Fuori” confermano questa precisa linea poetica, “produttiva” e teorica adottata dall’artista lucano, che completati i suoi studi accademici nella lontana città di Brera, in Lombardia, ha iniziato in Basilicata (per una sua scelta di campo di operare in “provincia”, anziché nei cosiddetti “luoghi deputati” dell’arte) un percorso di ricerca incentrato sulla figura umana e sulla spazialità fisica che gli fa da contorno[…]».
Don Vito Telesca, che da anni segue il percorso artistico di Spinazzola, per questa occasione speciale, ha voluto parlare direttamente all'artista, scrivendogli una lettera che racconta un percorso di vita e crescita artistica in comune. «Carissimo Giovanni [...] i passi che hai compiuto per giungere a questa mostra, si contano da quando ancora ragazzo appendevi alle pareti di casa i tuoi disegni che già lasciavano trasparire la bellezza di questa vocazione pittorica che ti appartiene sin dal seno materno.
Da allora i tuoi piedi hanno fatto di te un passante autentico, intento a dare corpo e visibilità ai tuoi sogni, ad assumerti con gioia tutta la fatica di fare quanto era necessario perché il mondo dell'arte fosse, l'habitat dove lasciare la tua impronta.
lo ti sono stato compagno in tutti questi anni. Ho fatto per te quello che in maniera diversa ho fatto per tanti bambini e adolescenti che ho condotto per mano verso il sacerdozio. Insieme, se mi permetti, abbiamo sognato. Anch'io mi sono fatto passante con te […]».
27
maggio 2007
Giovanni Spinazzola – Passante
Dal 27 maggio al 20 giugno 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA IDEARTE
Potenza, Via Londra, 75, (Potenza)
Potenza, Via Londra, 75, (Potenza)
Orario di apertura
10.30-12.30 e 17.30-20.30
Vernissage
27 Maggio 2007, ore 18.30
Autore
Curatore